domenica 30 dicembre 2012

Cinque passi per non arenarsi nella scrittura

Per chi ha a che fare con la scrittura in maniera abituale, per lavoro o anche solo per passione, alcune sfide tornano in maniera ricorrente, e la gara sta tutta nel trovare le soluzioni migliori per vincere ognuna di queste sfide.

In tutti questi anni, le persone che si sono rivolte a me per migliorare la loro abilità nello scrivere, hanno girato e rigirato attorno a tre grandi questioni:

  • come iniziare
  • come tagliare ciò che è di troppo in un testo
  • come concludere
Sembrano tre questioni distinte, ma in realtà si comportano come sintomi dello stesso problema che affranca gli scrittori.

Il problema è non comprendere appieno quello che stai cercando di ottenere con il tuo prossimo testo.

Non preoccuparti, è il caso di seguire quel vecchio adagio che recita mal comune mezzo gaudio, perché siamo in tanti a patire le conseguenze di questa incomprensione di fondo.

Voglio salutarti e rinnovarti l'invito a seguire Scrivibene anche per il 2013, suggerendoti una procedura che aggiungerà chiarezza ai tuoi obiettivi e quindi alla tua scrittura.

Ti permetterà anche di dare il calcio d'inizio a un nuovo progetto, facendo leva solo sugli elementi davvero necessari, per cui saprai esattamente che cosa accadrà dopo e come dovrai realizzarlo.

domenica 23 dicembre 2012

In vacanza dalla scrittura? Giammai!

Sebbene io scriva da molti anni, non finisco di stupirmi di quanto diventi difficile farlo nei periodi in cui scrivo di meno, e di quanto invece mi riesca più semplice quando scrivo di più.

In pratica, l'abilità di scrittura si può dire che cresca in maniera esponenziale con la quantità di scrittura.

Se però ritieni la tua attività di scrittura un lavoro, potrebbe coglierti la tentazione di approfittare del Natale e di tutto il resto come di una vacanza dallo scrivere.

In fondo, andiamo in vacanza dal lavoro, è giusto prenderci la dovuta pausa anche dalla penna o dalla tastiera.

Un pensiero facile, ma con qualche ombra da prendere in seria considerazione.

In realtà, proprio le vacanza - di Natale o legate a qualsiasi altro periodo - sono proprio l'ideale per aumentare la quantità di tempo e di energia da dedicare alle tue pagine.

Anche per chi vuole scrivere su Internet e ci tiene a essere ai primi posti delle pagine nei motori di ricerca, la regola vale doppia.

Durante l'estate scorsa, per i miei blog, ho scritto una media di tre o quattro post a settimana, perché ovviamente avevo tempo libero da dedicare alla scrittura.

I risultati però erano evidenti: non solo le visite erano aumentate, ma i miei post comparivano sempre ai primissimi posti della prima pagina relativa nella ricerca su Google.

Appena gli altri impegni hanno ridotto la frequenza dei miei post, inevitabilmente ho visto calare le visite e le posizioni.

È normale e non bisogna farsene un cruccio.

Ma la regola resta confermata: se non approfitti delle vacanze per scrivere, perdi un'occasione d'oro.

Perché?

domenica 9 dicembre 2012

Parole tra noi

Per scrivere testi convincenti ognuno deve fare il punto sulle sue abilità, esperienze e strumenti.

L'abilità è quella del mettere insieme le parole.

Le esperienze sono la somma di quante volte hai provato a metterle insieme.

Ma gli strumenti sono le parole stesse.

Immaginale come una scatola brulicante di tessere di puzzle da combinare per ottenere la figura che ti serve.

Solo che alcune di queste tessere sono più potenti di altre, più capaci di toccare e smuovere chi legge.

Innanzitutto sono parole chiare, addirittura cristalline.

Quando il lettore le incontra sa che cosa stai dicendo, sa che cosa otterrà leggendo, sa che cosa ne farà dopo.

Non deve sorprenderti questo immenso potere.

A dire il vero, sono le stesse parole che il lettore cerca quando si mette al computer e prova a orientarsi tra i motori, digitando chiavi di ricerca a caccia di informazioni.

Funzionano soprattutto per questo.

Averle sottomano è come tenere queste tessere di puzzle più potenti delle altre in una scatolina a parte, e usarle nel momento giusto.

Eccole.

domenica 25 novembre 2012

Prepararsi a scrivere bene

C'è chi cerca la ricetta rapida per scrivere subito un pezzo.

C'è chi vuole diventare un esperto della fine dicitura e si abbuffa di discorsi sulla retorica e le tecniche per rendere esplosivo il discorso di un testo.

C'è il perfezionista sempre a caccia di procedure a prova di bomba per un editing e una revisione capaci di trasformare il rospo della prima stesura nel principe del risultato finale.

Ma c'è una linea, di spazio e di tempo, che separa nettamente tutto ciò che è la pratica della scrittura da tutto ciò che la informa, la anima, le dà sostanza, la rende possibile.

Al di là di questa linea c'è tutto ciò che fai con la tua penna o la tua tastiera per materializzare il tuo prossimo post, articolo o quello che ti pare.

Ma al di qua della linea c'è tutta la tua preparazione.

Chi riesce bene al di là della linea, per qualche motivo ha fatto un buonissimo lavoro anche al di qua.

Se ti stai chiedendo come mai ti riesce difficile sfornare testi efficaci, stringenti, centrati e comunicativi, e stai sbattendo la testa a cercare lo sbaglio in una delle fasi al di là della linea, oggi è il tuo giorno fortunato.

Forse lo sbaglio sta al di qua, in ciò che viene prima, in ciò che non puoi controllare passo dopo passo, però puoi favorire e rendere possibile con una serie di accorgimenti.

Scopri che cosa viene prima della scrittura vera e propria e impara a potenziare la tua preparazione allo scrivere bene.

lunedì 12 novembre 2012

Cinque domande per ottenere il massimo dalla tua scrittura

Non saprei dire quante volte, nella mia vita, mi sono seduto a scrivere senza tuttavia arrivare a mettere la parola fine.

È vero che a me piace lavorare suddividendo la procedura di scrittura in tante fasi differenti, quindi non è che finisco un post tutte le volte che ci lavoro.

Spesso, realizzo pezzetti di post differenti e in capo a qualche giorno li completo.

Perché le idee fluttuano, mutano, si precisano o si sfocano, e il lavoro non è mai univoco.

Però ci sono tante occasioni nelle quali, pur lavorando per fasi, io non riesco a ottenere il massimo dalla mia seduta di scrittura.

Col passare degli anni ho capito meglio come funziona questa disfunzione, così ho messo a punto le domande giuste per capire se la prossima volta che mi siederò a scrivere riuscirò a completare quanto mi sono prefissato.

Sono cinque domande semplici che hanno la capacità di farti tornare in mente tutto il necessario, l'impalcatura che deve reggere il tuo lavoro di scrittura e che ti permetterà di portare a termine almeno quel singolo appuntamento con la scrittura che hai programmato.

Cinque domande, cinque pulsanti per controllare se è il caso di ripensarci meglio oppure se puoi dire con certezza che sarà una seduta all'insegna della produttività.

sabato 27 ottobre 2012

Sono solo parole: la TV che copia il web



 Hai letto bene il titolo?

Non ti sto dando dell'incapace, ma quello che dirò parte da lì e ci gira intorno, perciò voglio assicurarmi che tu sia sul mio stesso punto di partenza.

Che cosa significa la tv che copia il web?

Veniamo ai fatti.

Che Fabio Fazio sia uno che la tv la sa fare, non devo dirtelo certo io.

Proprio in questo ventennio, ha fatto delle sue trasmissioni lo zoccolo duro di una tv che ha provato a non annaspare nel modello di televisione gridata, volgare, nuda, molto in linea con la cultura che abbiamo respirato.

Non a caso, il primo grande successo, Quelli che il calcio, è diventato un circo appena è passato in mano alla Ventura.

Poi è arrivato Che tempo che fa e le altre recenti trasmissioni che ormai sono considerate eventi di spessore, complici anche gli ospiti di livello.

Ma non voglio parlarti della tv di Fazio nello specifico.

Voglio invece farti notare che trasmissioni come Vieni via con me, o anche Quello che non ho e quella ancora in corso del Che tempo che fa del lunedì hanno un paio di elementi in comune, anzi, identici, ma che dico, presi di sana pianta dalla migliore forma di comunicazione del web, cioè i blog.

Per questo, ti ho chiesto di prestare attenzione al titolo del post, e ora mi ci addentro.

sabato 13 ottobre 2012

Scrivere: facciamoci venire un'idea

Con questa frase nella mente, mi trovo spesso ad avvicinarmi al pc per scrivere il prossimo post.

M'illudo ogni volta di trovare la formula definitiva che risolva per sempre il problema dei problemi: avere una procedura precisa e infallibile che dalle idee mi accompagni, senza intoppi, fino alla stesura finale.

L'illusione mi pervade, che posso farci.

Perché, riflettendo su come farsi venire idee per scrivere, ci si imbatte in altre idee.

Un castello di idee, affastellato e pronto a crollare, dal quale diventa difficile uscire.

Le altre idee di cui parlo sono quelle con le quali valuto se scrivere di questo o di quell'altro.

Un processo tendenzialmente infinito, basato sul dubbio, dal quale però bisogna tirarsi fuori per non restare impantanati.

Scegliere la prossima idea è una battaglia, e i combattenti sono le tue abilità, la tua ambizione, i tuoi lettori - o quelli che immagini di avere! - e la tua anima.

Mi sono reso conto che ogni nuova idea per un articolo passa in un filtro, una specie di colino mentale, con quattro buchi.

Se l'idea riesce a passare abbastanza agevolmente in tutti e quattro i fori del filtro, allora forse vale la pena farci un post.

Ecco le quattro domande per capire se ti trovi davanti all'idea giusta per il tuo prossimo articolo.

sabato 6 ottobre 2012

Scrivere come Michelangelo: tre ispirazioni

Michelangelo Buonarroti.

Non c'è bisogno di scrivere altro, dopo questo nome e cognome.

Si fa prima a dire quante persone non conoscono almeno per sommi capi chi sia quest'artista simbolo dell'ultimo grande periodo della cultura italiana (perché nel XVII secolo la produzione artistico-letteraria si perde in un tripudio di sensi per impressionare che genereranno poi una reazione a freddo dettata dal vento illuminista).

Ed è giusto pensare che dai grandi dobbiamo trarre importanti lezioni.

Sì, anche noi che scriviamo modesti blog per pochi lettori affezionati, possiamo farci una domanda pregna di significato.

Che cosa possiamo imparare dalle opere di un grande artista?

Quali stimoli possiamo derivare dalla contemplazione del suo genio?

Che cosa ha da dirci Michelangelo prima di accingerci a battere i tasti e pubblicare l'ennesimo testo?

sabato 29 settembre 2012

Sushi blogging: che cosa puoi imparare da un cuoco giapponese

Parlare del sushi come metafora per imparare a scrivere è rischioso: penso già a tutti i lettori ai quali non piace la cucina giapponese, vuoi per averla assaggiata, vuoi per principio.

Però è un dato di fatto che essa possiede alcune caratteristiche che in generale si ritengono positive per qualsiasi cucina.

E poiché preparare da mangiare cibo per lo stomaco si può equiparare al preparare cibo per la mente con la scrittura, la metafora frutta più di quanto si possa pensare (e anche questa è una metafora).

Ma in che senso un testo può assomigliare al sushi?

In che modo possiamo trasferire i concetti chiave delle preparazioni tipiche giapponesi alla nostra pratica di scrittura?

sabato 22 settembre 2012

Sbloccare il blocco dello scrittore

È arrivato in sordina, ma si è diffuso più virale di un contenuto sul web, e ora chiunque abbia deciso che la scrittura - in qualsiasi forma sia - è la sua strada, lo teme come il male del nuovo millennio.

Il blocco dello scrittore, la scarsità d'idea, il terrore della pagina bianca, il non avere idea di che cosa scrivere.

Chiamalo come vuoi, il nome non ne cambierà la sostanza.

Sostanza?

venerdì 14 settembre 2012

Il romanziere che scriveva post

Stamattina sono salito sulla mia bicicletta per andare al lavoro, ma ho finito per percorrere 52 chilometri e al lavoro forse mi stanno ancora aspettando...

Ci sono ottime probabilità che questa frase abbia catturato la tua attenzione.

Il motivo per cui la frase ti ha portato fin qui (quante righe hai già letto, eh!) è che l'articolo non comincia nel solito, logico modo in cui cominciano tutti gli articoli - anche molti dei miei - e che essa ti dà solo pochi flash di una storia tutta da raccontare.

Analizziamo insieme il meccanismo (ecco, ora diventiamo logici!).

sabato 8 settembre 2012

Il delirio del copia e incolla



  Primo caso
Come tutor per un master universitario, ricevo da una studentessa il file con la sua tesi conclusiva.

Mi sembra che l'esposizione dei contenuti e lo stile subiscano cambi repentini e sospetto che abbia rubacchiato testi qua e là, ma questo non mi preoccupa: quasi sempre, lo studente lo fa perché teme di non saper scrivere bene, mentre attingere a contenuti già esistenti è perfettamente lecito se il fine è la costruzione di un testo rielaborativo e se le fonti vengono citate.

Da una certa pagina in poi, però, si ripetono le stesse sezioni delle pagine precedenti e, superata questa zona doppione del testo, tutto il brano si ripete una terza volta.

Chi ha provato a fare selezioni multiple di contenuti elettronici lo sa, se si passa troppo rapidi sulle zone selezionate il computer ne fa una copia, quindi la studentessa ha selezionato il testo da copiare e incollare senza accorgersi di averlo moltiplicato e l'ha incollato senza controllare.

Se ti scandalizza l'idea che uno studente non controlli ciò che afferma di aver scritto, sappi che almeno io me ne sono accorto leggendo, perché ci sono anche esimi colleghi che danno il loro placet senza leggere.

venerdì 3 agosto 2012

Porta il lettore in spiaggia con te!



  Agosto è cominciato, riportando le temperature a livelli da sbuffo continuo.

Ma forse è meglio così, almeno per chi parte, sapere di lasciare la casa e la città accaldata per andare a rinfrescarsi altrove dà più soddisfazione che andare in vacanza col costume e con l'ombrello.

Proprio le vacanze estive, con i loro luoghi tipici, le atmosfere consuete, sono l'occasione per ribadire l'importanza di alcuni elementi del testo scritto.

Se il tuo post o il tuo articolo sapranno portare il lettore in spiaggia, allora avrai fatto un buon lavoro.

Ma come?

lunedì 30 luglio 2012

Il mensile di Scrivibene: luglio 2012

Superscrivere
Se i supereroi sono fatti, come tutti i grandi protagonisti della narrativa, a immagine e somiglianza degli esseri umani che così vi si appassionano, allora forse ognuno di noi somiglia in modo particolare a un certo eroe dei fumetti.

È valido anche per gli scrittori, questo principio?

Forse sì, a giudicare dai profili degli scrittori-supereroi che puoi leggere in questo post.

Vieni a scoprire che tipo di super-scrittore sei.

Creatività, questa sconosciuta
Sembra un dibattito eterno, e la domanda è: la creatività è un dono o si può acquisire?

Forse la trappola è rimanere chiusi tra queste due false alternative.

La mia esperienza mi dice che la creatività è entrambe le cose, e molte altre ancora.

Ecco tre verità su questo argomento che potranno liberare la tua creatività e farti sentire finalmente capace d'inventare.

TV da bocciare?
Una volta si diceva, citando il saggio di Popper, televisione cattiva maestra.

Forse oggi le cose sono ulteriormente cambiate, e la televisione mostra crepe nella preparazione di base preoccupanti.

Leggi subito qui gli strafalcioni più terribili del programma principale della Rai in preserale, e poi cambia canale.

Hai preso la Bastiglia?
In occasione dell'anniversario della Rivoluzione Francese, ecco un post che ti permetterà di riflettere su come prendere davvero tra le mani la tua creatività e realizzarti nella scrittura.

Una rivoluzione è un cambiamento totale, un rovesciamento dell'ordine precostituito, e si caratterizza per la sua immediatezza.

Leggi attentamente e poi scegli se far valere i tuoi diritti verso la vita che ti aspetta.

Scrivere per i sensi
Se la scrittura funzionale è il regno dell'informazione, ciò non vuol dire che debba mancare la sensualità.

Se un testo, oltre a dare le dritte giuste, è capace anche di impressionare il lettore, forse il suo messaggio avrà vita più lunga e finalmente chi scrive avrà realizzato un cambiamento concreto.

Ma per farlo, c'è bisogno di imparare a scrivere parole che si possano toccare e percepire, che siano in grado di provocare reazioni fisiche nel lettore.

E in questo articolo puoi finalmente capire come farlo.

Dov'è finita la Musa?
Sembra questa la domanda di molti aspiranti scrittori quando si accorgono che scrivere è molto più difficile di quanto avessero pensato.

Così, abituati a non assumersi la responsabilità delle proprie azioni, imputano a una Musa pigra, a una divinità latitante, a uno spirito creativo in vacanza la pochezza della loro scrittura.

Ma come stanno davvero le cose?

Perché, all'improvviso, la vena creativa si secca ed è così difficile rigenerarla?

La risposta la trovi qui.

sabato 28 luglio 2012

Sette motivi per cui non trovi ispirazione

Cantami, o diva... il prossimo post.

Sembra questo il lamento di molti blogger e scrittori, quando si accingono a scrivere qualcosa di nuovo, per hobby o per lavoro che sia.

I tanti romanzi abbozzati o mai cominciati nei cassetti sono solo l'esempio più eclatante di questo fenomeno.

Ed è anche il più comprensibile: un romanzo è un testo impegnativo, lungo, complesso e faticoso.

Ma un post?

Un articolo?

Un piccolo saggio?

Un tema?

Una relazione di lavoro?

Abbiamo bisogno di una musa che ci infonda l'entusiasmo?

Ci vuole uno spirito dall'alto per farci produrre qualcosa di leggibile?

E soprattutto, sarà davvero colpa delle circostanze o c'è qualche errore nel modo in cui ci pensiamo all'opera?

domenica 22 luglio 2012

La scrittura che si tocca

Forse sarà l'epoca di sfrenato materialismo accoppiato alla crisi dilagante, ma qui stiamo tutti diventando dei San Tommaso.

Se non tocchiamo non crediamo.

I lettori saltano da un testo all'altro perché sono stanchi di dover penetrare con lo sforzo delle loro menti i testi che hanno davanti.

Vogliono che il testo salti dalla pagina allo schermo direttamente nei loro sensi, e che lasci loro sensazioni fisiche, percezioni sensoriali.

Vogliono parole che si possano toccare.

Quante pretese, penserai.

Sono d'accordo, ma è la verità e non possiamo far finta che non sia così.

Tuttavia, per noi che scriviamo, non è poi un gran male.

Scrivere un testo che non dia solo informazioni, ma che lasci tracce più profonde nel corpo-mente del lettore, oltre che una sfida è un vantaggio.

Perché usare la retorica, lo stile, le immagini, e tutto l'armamentario della scrittura non fa che facilitarci.

Per esempio, se vado su Facebook e scrivo nel mio status che ho mangiato gli spaghetti al pomodoro, forse qualche amico - nella speranza che io ricambi il favore - cliccherà su mi piace oppure commenterà le mie parole, ma la cosa finisce lì.

Se invece ci metto la foto del piatto, ecco che i mi piace e i commenti crescono a dismisura.

Le immagini toccano i sensi in modo diretto e valgono più delle parole.

Noi però scriviamo, quindi dobbiamo fare a meno delle foto.

Dobbiamo usare le parole.

sabato 14 luglio 2012

3 idee per fare la rivoluzione dentro di te

Visto che oggi ricordiamo la presa della Bastiglia, forse il modo migliore di festeggiare è portare quell'atmosfera dentro di noi.

Come?

La scrittura è una pratica e, come tutte le pratiche, può facilmente irrigidirsi e scimmiottare se stessa.

Così, la persona veramente abile si accorge dei momenti in cui s'impantana e riesce a trovare il modo di tirarsi fuori trascinandosi per i suoi stessi capelli, come fa il barone di Münchhausen.

Forse le tre idee qui di seguito potranno suggerirti il modo di operare questa magia su di te.

Perciò, se la tua creatività ti sembra in stallo e se avverti stanchezza nella tua pratica di scrittura, applica queste tre strategie per tirartene fuori.

Non devi necessariamente applicarle tutte, può darsi benissimo che solo alcune calzino alla perfezione su di te.

Così come è possibile che alcune idee funzionino meglio in certe aree della tua vita e del tuo lavoro, mentre altre trovano la loro ragion d'essere in contesti differenti.

L'importante è che oltre a leggerle tu provi ad applicarle, a trasformarle in realtà.

In due parole, a cambiarti.

venerdì 6 luglio 2012

L'italiano in TV: tiriamo la catena?

Ai tempi di Mike, il quiz in tv era l'occasione per vedere che cosa significa essere esperti in una materia.

Oggi invece, nei giochi televisivi, è facile vedere persone balbettare davanti a domande per le quali serve una conoscenza elementare.

Sarà per questo che i momenti migliori dei quiz di oggi sono basati sull'enigmistica, e il caso più eclatante è la famosa ghigliottina che chiude L'eredità condotto da Conti su Rai 1.

Ben consapevoli del successo di quella prova, da qualche anno i creativi di mamma Rai sostituiscono d'estate L'eredità con Reazione a catena, interamente basato - come la ghighiottina - sull'associazione semantica delle parole.

A differenza dei quiz di una volta, dove qualcosina la dovevi sapere, oggi puoi vincere sia grazie al meccanismo perverso di assegnazione dei punti - che naturalmente crea il brivido capace di incollare lo spettatore - sia perché le parole sono una merce molto più diffusa, anche se non la padroneggi benissimo (del resto, nei giochi in questione non è richiesto).

Così, mentre sorseggio un aperitivo casalingo e guardo quindici minuti di TV, anch'io gioco tra Una tira l'altra e L'intesa vincente - così come d'inverno cerco di vincere la ghigliottina - e non posso fare a meno di assistere alle pericolose derive della nostra lingua.

mercoledì 4 luglio 2012

le tre verità per essere creativi

Che tu scriva per lavoro o per passione, meglio ancora per entrambi i motivi, allora tu affronti come me e tanti altri il problema dei problemi: trovare il contenuto.

Da tre anni, su questo blog, cerco di fornirti il meglio che mi è possibile, dalla mia esperienza e da quella di colleghi, studenti, persone che ammiro, libri che leggo.

Lo faccio per te ma lo faccio anche per me.

Sincero?

Soprattutto per me.

Perché anch'io come te ho bisogno di trovare idee.

Anch'io come te mi batto contro l'indolenza.

Anch'io come te temo di non mettere le parole nel modo giusto.

Anch'io come te esito prima di cliccare su "pubblica".

Anch'io come te dubito del destino dei miei pezzi.

Allora io, tu, e quelli come noi, abbiamo bisogno di ricordarci di queste tre verità, irrinunciabili.

lunedì 2 luglio 2012

Supereroi e scrittori: a quale specie appartieni?

Per la mia generazione e non solo, i supereroi sono stati l'equivalente degli dei per gli antichi, ci hanno permesso di sognare, formarci una moralità, sviluppare passioni e divertirci.

I supereroi hanno sempre funzionato perché riescono a far risuonare in noi caratteristiche latenti, desideri d'emulazione, empatia e identificazione.

Ognuno di essi è dotato di facoltà e strumenti che tutti noi desidereremmo utilizzare per risolvere i nostri problemi.

I supereroi sono però modellati sul carattere degli uomini, e non è strano riconoscere in loro tratti che ci appartengono, nel modo di concepire la vita, di affrontare le avversità e persino di svolgere un lavoro o un'attività.

Anche tutti noi che amiamo scrivere possiamo scoprire di essere molto simili a loro, nel modo in cui viviamo la nostra passione, la nostra creatività e la realizzazione dei nostri testi.

E il tuo alter-ego qual è?

mercoledì 27 giugno 2012

Il mensile di Scrivibene: Giugno 2012

Dalla lettera alla mail
Dal mio punto di vista, non c'è alcuna differenza di contenuto e pochissime sono quelle relative alla forma, imposte dal supporto.

Per il resto, lettere e mail si equivalgono e saper scrivere le une vuol dire partire avvantaggiati nello scrivere le altre.

Leggi subito i post di questo mese sull'argomento:

Social blog?
Se i blog siano assimilabili ai social media è una questione dubbiosa su cui esistono pareri contrastanti.

Le differenze sono davvero così evidenti?

Sono due fenomeni separati o c'è una storia che li lega?

E soprattutto, chi ci impedisce di scrivere bene su entrambi?

Leggi le risposte a questi interrogativi cliccando qui.

Scrittura e magia
Alcuni consigli sulla scrittura sono così efficaci e penetranti da meritarsi una menzione speciale.

In questo elenco, quelli che hanno funzionato di più per me e per coloro con i quali li ho condivisi.

E tu quando scrivi?
Argomento molto controverso, che vede contrapporsi i fautori di una routine di scrittura sempre uguale ai fans della scrittura quando capita.

Ci sono pro e contro in entrambe le posizioni e forse si può trovare una sintesi.

Esistono però istanti nei quali si cela una ricchezza creativa che non va assolutamente sprecata, perciò leggi subito quali sono i momenti ideali per scrivere.

Messaggi di (cattivo) servizio
Mentre i difensori della lingua, che vorrebbero vedere il proprio idioma immutabile nei secoli, si lamentano per il modo in cui i giovani - quest'entità indefinita! - scrivono le loto tremende abbreviazioni con i telefonini e i computer, forse dobbiamo guardare anche a qualcun altro.

In questo post, scoprirai che a scrivere cattivi sms a volte sono le stesse aziende che ci permettono di inviarli.

sabato 23 giugno 2012

SMS, ovvero Siamo Molto Scortesi

La novità delle compagnie telefoniche, da qualche mese, è che tu ricarichi, loro ti danno un codice da inserire in un form sul sito, e hai la possibilità di vincere un premio.

Chiaro che l'entità del premio vada di pari passo con l'importo della ricarica.

È marketing, certo, quindi va da sé che il servizio sia promosso, accompagnato e rinsaldato da un sistema di messaggi, avvisi, inviti a giocare, promemoria dei codici, segnalazione delle scadenze dei concorsi, notifiche della ricezione dei premi, reminders sul loro esaurimento e ringraziamento con sprone a ricaricare, rigiocare e rivincere.

Si vince sempre, dicevano gli imbonitori delle riffe da fiera, e così è anche per questi premi telematici.

Ma allora la fregatura dov'è?

Personalmente, nell'imperizia di chi scrive questi messaggi per pungolare il tuo orgoglio di giocatore (e ricaricatore) incallito.

venerdì 22 giugno 2012

Momenti ideali per scrivere

Ci sono persone che per scrivere hanno bisogno di stabilire una routine fissa nella loro vita, per non perdere l'appuntamento con la penna.

Altre persone sono in grado di farlo di punto in bianco, in qualsiasi momento, a caccia dell'estro che li affascina.

Sono due modalità diffuse, ognuna con i suoi pregi ma anche con le sue magagne.

Se scrivere con regolarità ti garantisce la quantità, il rischio è che tu scriva sotto forzatura, perché l'hai deciso, e quindi senza trasporto.

Scrivere in modo estemporaneo invece, sebbene sia quasi sempre un'attività molto creativa e spontanea, che dà vita a testi vivaci e arguti, pecca però di discontinuità e di qualità complessiva, perché c'è quasi sempre bisogno di editare parecchio il testo prodotto, e soprattutto non sai mai quando ne produrrai un altro.

La virtù ovviamente sta nel mezzo, nel riuscire a cogliere i segnali improvvisi che arrivano dall'ambiente circostante e tuttavia prendersi tutto il tempo necessario per costruire un buon testo.

Però, col passare degli anni, ho avuto modo di collezionare diverse occasioni per scrivere, momenti ideali nei quali certi spunti appaiono in modo miracoloso, oppure istanti di particolare benessere fisico, distacco mentale, lucidità, apertura.

Te li elenco così, senza troppi fronzoli, sperando t'ispirino.

mercoledì 20 giugno 2012

Come si scrive un'email virtuosa

È vero, l'email, nel sostituire le lettere, ne ha preso giocoforza gli aspetti peggiori: una certa asetticità, nel linguaggio e nell'aspetto, contenuti forse utili ma non sempre piacevoli, ambiguità.

Non sono poche le mail che mi stupiscono, sia perché non riconosco la persona che me le ha mandate, in quelle parole, sia perché chi le scrive si esprime come un automa, sia perché a volte, per quanti sforzi faccia, non capisco veramente che cosa mi vogliano dire e devo sempre rispondere per chiedere chiarimenti (ma questo potrebbe anche essere un mio problema).

Per scrivere messaggi di posta elettronica corretti ed efficaci non ci sono poi tante regole, il trucco è avere dei modelli di base da utilizzare a seconda delle occasioni nelle quali si scrive, come quelli che trovi in Come si scrive una lettera (clicca sulla cover qui a destra) l'ebook che t'illustra in modo facile e rapido le vere e proprie ricette per cucinare le tue lettere e le tue mail per ogni esigenza.

Nell'ebook trovi anche una sezione completa di modelli di lettera e mail già strutturati, che dovrai solo riempire con le informazioni specifiche del tuo caso.

Ci sono però fattori che possono aiutarti sin da ora a rendere la tua email più virtuosa.

Ecco i tre più importanti.

sabato 16 giugno 2012

Formule magiche per scrivere

Alcuni consigli sulla scrittura hanno il potere di farci muovere la penna sul foglio o le dita sulla tastiera anche quando ci sembra che il cervello sia a secco, anche quando ci sembra di aver sfornato un capolavoro e di non averne più, anche quando scrivere è l'ultima cosa che saremmo disposti a fare quel giorno.

Sono delle vere e proprie formule magiche: dal nulla, ricostituiscono la tua voglia, la tua disposizione, la tua inventiva.

Non sono da usare tutte insieme, pescane una a caso ogni tanto e vedrai che sarà capace di moltiplicare a dismisura la quantità e la qualità di ciò che scrivi, nonché la tua soddisfazione.

giovedì 14 giugno 2012

Blog contro social network: chi vincerà?

Se ti chiedessi qual è la differenza tra un blog e Facebook o Twitter, quale potrebbe essere la tua risposta?

Non sono i blog occasione di incontro, conoscenza e scambio tra persone, tramite contenuti di varia natura, e comunicazioni prevalentemente scritte?

È anche vero che il social network, di cui Facebook è solo un esempio, simula la realtà molto più di un blog, permettendoti un'immediatezza che somiglia molto a una conversazione reale.

Però c'è tantissima gente che preferisce usare i social network per diffondere contenuti che molte altre persone pubblicano su un blog: in fondo, anche su Facebook puoi scrivere post e corredarli di materiale multimediale, senza contare che puoi formare gruppi d'interesse in cui condividere contenuti più specifici, un po' come accade nel mio blog con l'iscrizione tramite mail e ricevendo corsi e materiali didattici, e su Twitter addirittura sono le persone a decidere di seguire le tue pubblicazioni.

Se è vero che il dilagare dei social network ha influito sui blog, è altrettanto vero che Google ha provato, col suo Google+, a creare un ibrido che comprendesse tutte le funzioni.

Ma è poi così vero che c'è una contrapposizione tra i due canali?

lunedì 11 giugno 2012

Scrivere email: fai anche tu questi errori?

Se la scrittura di una lettera cartacea comporta il rispetto di una serie di regole formali, con l'arrivo delle email sembra che l'etichetta in fatto di comunicazione scritta si stata messa al bando.

Forse solo quando dobbiamo scrivere email alle istituzioni o ai superiori conserviamo un minimo di riguardo nel linguaggio e di correttezza nella forma, per il resto gli scambi email tra colleghi, conoscenti, amici, e nei rapporti commerciali sono spesso conditi di errori e mancanze che ai tempi delle lettere di carta sarebbero costati cari.

Su molti siti che illustrano come scrivere lettere e email si fa distinzione tra messaggi formali e informali, seguendo l'assurda idea che una mail a un amico possa essere scritta senza il rispetto di certi principi mentre un messaggio di tipo professionale avrebbe bisogno anche di un'immagine corretta.

Infatti, quando ricevo mail senza oggetto, che non vanno subito al dunque, e piene di mostruosità linguistiche il disturbo che provo è identico, sia per il mittente-amico che per quello professionale.

La comunicazione scritta non è - e non mi stancherò mai di scriverlo qui e altrove - analoga a quella parlata, perciò esistono regole e procedure esatte anche per scrivere una lettera o una mail nel modo giusto.

Ecco un elenco di errori che faranno sicuramente arrabbiare il destinatario delle tue mail:

martedì 5 giugno 2012

Come scrivere una lettera

In pieno terzo millennio, circondati da marchingegni elettronici sempre più capaci di fare quasi tutto al posto nostro, un articolo come questo potrebbe inizialmente apparire come il relitto di un'altra epoca.

Eppure, basta dare uno sguardo alle statistiche per rendersi conto di tre cose molto semplici:

  • I rapporti di comunicazione in ambiti professionali funzionano ancora tramite messaggi scritti e, con il dilagare dei social media, anche quelli interpersonali vengono abbondantemente vissuti tramite sms, mail, bacheche, commenti e chat da social network
  • Sono ancora pochissime le persone in Italia in grado di trovare tutto ciò che serve su Internet – sebbene ci sia tutto, ma proprio tutto – e che preferiscono trovare il lavoro già fatto, comprese le indicazioni per scrivere lettere
  • Tra le chiavi di ricerca più gettonate su Google – e tra i post più cliccati del mio blog – ci sono quelle relative al titolo di questo manuale e alle sue varianti, quindi come scrivere lettere, mail, biglietti, messaggi, e i siti che offrono frasi già pronte, nonostante siano vecchi e mal curati, continuano a stare ai primissimi posti

La solita contraddizione del nostro paese, fa sì che un manuale su come scrivere lettere, che non solo spiegasse che cosa sono le lettere, quelle formali – o commerciali, come si diceva una volta – e quelle personali, che non solo illustrasse come si scrivono passo dopo passo, ma che addirittura ne fornisse i modelli predefiniti già pronti, da riempire come fossero documenti da compilare, sarebbe invece quanto mai necessario.

Da questa premessa, nasce Come si scrive una lettera, il nuovissimo manuale di www.scrivibene.com che da oggi trovi nella vetrina libri del blog.

giovedì 31 maggio 2012

Il mensile di Scrivibene: Maggio 2012

Tutti a scrivere!
Completata la serie Tutti possono scrivere bene! che permette a chiunque di impostare, realizzare ed editare il proprio testo con la certezza di un risultato dignitoso.

Questo mese abbiamo parlato di titoli, contenuti, persuasione e revisione.

Per chi vuole di più, c'è anche l'Accademia di scrittura!

Quando proprio non sai dove girarti...
Capita a chiunque un momento di nebbia totale, nel quale tutte le idee per scrivere che credevi di avere fino a un attimo prima sembrano svanire nel nulla.

Niente paura: leggi la tecnica spiegata in questo post e non avrai più questo problema!

Il blogging dalla A alla Z
In tre post, trovi una sintesi di che cosa serve per bloggare, a che scopo farlo e quali cose importanti tenere sempre presenti mentre scrivi i tuoi post!

Ricordati poi che nella mia libreria c'è Bloggologia - Guida parziale alla concezione di un blog fatto apposta per te.

mercoledì 23 maggio 2012

Tutti possono scrivere bene: editing

Con questo post si conclude la serie Tutti possono scrivere bene, una versione zip dei concetti fondamentali utili a chi vuole cimentarsi nella scrittura funzionale.

L'operazione finale che ogni scrittore affronta è la revisione e correzione del suo testo, in gergo editing, manovra delicata quanto necessaria, dalla quale dipendono le sorti di tutto il lavoro precedente.

È un tema del quale mi sono occupato diffusamente, a partire da questo post e che in Accademia di scrittura è trattato con grandissima ricchezza di dettagli, tecniche e procedure guidate per effettuare il miglior editing possibile.

L'editing è talmente importante che non importa quanto bello o brutto sia il testo che hai scritto in prima stesura: intervenendo con le tecniche di revisione, migliorerai di molto i testi buoni e renderai quantomeno accettabili quelli meno buoni.

Non a caso, il lavoro di editor è strapagato e spesso le due abilità, scrittura e revisione, non albergano nella stessa persona.

Non pensare mai di fare un buon editing a istinto (o solo con quello): tieni sempre a portata di mano liste di cose da controllare, come questa, e applicale passo dopo passo senza tralasciare nulla:

lunedì 21 maggio 2012

Il promemoria di ogni blogger

Dopo le Cinque riflessioni da fare prima di bloggare e I 10 comandamenti per non impazzire di blogging, visto che non c'è due senza tre, voglio chiudere questa mini-serie sul fare blog con alcuni pensieri generali sul blogging che ti potranno essere utili oggi, domani, tra un anno e per sempre, per tutta l'esistenza del tuo blog.

Ricordati che il blog, a prescindere dal tema, resta un progetto di scrittura, alla pari di un romanzo o di un diario.

La differenza però non è di poco conto: c'è bisogno di uno sforzo costante per far crescere i tuoi post e di conseguenza il seguito di lettori.

Perciò, tieni sempre a disposizione questo promemoria in quattro meditazioni fondamentali per ogni blogger:

martedì 15 maggio 2012

Tutti possono scrivere bene: con-vincere

Perché scrivi?

Certo, è una domandona, come quelle esistenziali, tipo perché siamo qui?

Ma prova a scendere dalle alte sfere della speculazione su terreni più mondani.

Perché scrivi, significa che cosa vuoi ottenere dai tuoi lettori?

Devono comprarti qualcosa?

Devono diventare tuoi seguaci?

Devono iscriversi alla tua lista, al tuo sito, al tuo blog, al tuo club, alla tua schiera?

Come vedi, per rispondere in modo terreno alla domanda perché scrivi devi avere un obiettivo concreto.

Qualsiasi scopo nella scrittura, comunque, non si può raggiungere se non facendo attenzione a questi elementi:

domenica 13 maggio 2012

I 10 comandamenti per non impazzire di blogging!



 Dopo le Cinque riflessioni da fare prima di bloggare, vediamo come puoi organizzare la tua azione di blogger, riuscendo nell'impresa senza tuttavia sfinirti.

Il blogging, infatti, può diventare invasivo e pervasivo, togliere tempo ed energie alle altre aree della tua vita che - consentimi - sono sicuramente più importanti: famiglia, lavoro, passioni (certo, se queste si riversano nel blog, tanto meglio!).

Con questo decalogo, puoi tenere sempre sotto controllo la tua attività di scrittura online, produrre abbastanza da trarne soddisfazione, e avere il tempo di rimanere un essere umano, senza trasformarti in una macchinetta sforna post.

  1. Tu sei l'argomento - Non farti fregare dal fatto che scrivi di pesca, di energia nucleare o di numismatica. Quando scrivi, limitati a farlo su ciò che di quell'argomento ti tocca veramente. Il resto è contorno.
  2. Scrivi secondo l'urgenza - Sì, urgenza forse è un termine spaventoso, ma intendo dire che devi scrivere di ciò che t'interessa nello stesso periodo in cui scrivi. Se ti riprometti di fare un post su un argomento x, magari la prossima settimana, sette giorni dopo non hai nessun obbligo di mantenere quella promessa, perché magari c'è una questione fresca che t'interessa di più. Programmare è un conto, scrivere il futuro e costringersi a rispettarlo è un altro conto (molto più salato).
  3. Usa il tuo mondo - Da dove prendere spunto, per i post? Da ciò che ti circonda: butta l'occhio su un giornale, fai un giro rapido in tv, osserva i cartelloni pubblicitari, ascolta i discorsi della gente in treno, naviga a casaccio per cinque sani minuti (non di più!) su internet e vedrai che qualcosa salta fuori. Non devi ogni volta andare alla biblioteca laurenziana per avere una fonte valida.
  4. Ascolta le voci - Non è un invito all'esoterismo ma alla lettura dei tuoi colleghi. Se apri un blog oggi, di sicuro ne esiste già almeno uno sullo stesso tema. Vai, leggi, comprendi di che cosa parla e come ne parla. Poi fai sentire la tua voce. Rispetto per chi ne parla già, differenza da chi ne parla già.
  5. Archivia - Ci sono spunti che arrivano all'improvviso e che devi assolutamente fermare su un pezzo di carta, su un file nel pc, su una lavagna, 'ndo te pare, ma registra le idee che spuntano da sole. Allo stesso modo, quando fai una ricerca sull'argomento, è probabile che tu non scriva su tutto ciò che hai trovato. In quel caso, conserva il materiale frutto della ricerca, per prossimi spunti. L'archivio è un'invenzione antica come gli esseri umani, ce l'avevano già gli egiziani. Se pensi di essere meglio di loro, costruisci una piramide e poi ne riparliamo.
  6. Scrivi due volte - Nessuno ti obbliga a scrivere un post di mille parole. Meglio farne uno di trecento e... un altro ancora! Il post che stai leggendo nasce alle 17.45 dell'11 maggio, ma lo pubblicherò dopodomani. Scrivi pezzi più brevi, scrivi due volte, conserva e tieni pronto per la pubblicazione.
  7. Usa la tecnologia - Qui ho ben poco da dirti, se non di andare sulla pagina delle risorse gratuite e scaricare i miei special report in cui troverai strategie, scorciatoie, trucchetti e modi produttivi di usare computer e internet per scrivere meglio e più velocemente.
  8. Programma in anticipo - Non è una regola che contraddice la numero 2, ma la integra. Se hai archiviato idee volanti, materiali di ricerca e hai anche scritto post in sovrannumero, allora puoi permetterti di stabilire addirittura il programma di pubblicazione settimanale. Ovviamente, comandi tu: se vuoi trasgredire al tuo stesso programma ne hai piena facoltà.
  9. Sii realista - Così integriamo la regola precedente. Se il programma fatto non è realizzabile perché oggi hai bucato o si è rotta la lavatrice o hai preso l'influenza, non costringerti alla scrittura di quel post che avevi programmato sulla storia dell'organizzazione sociale delle formiche. Limitati a scrivere un posterello su Le formiche nella crime fiction citando i film e i serial in cui questi simpatici insetti compaiono, magari scrivendo solo due righe e linkando i video da youtube. Il tuo tempo è prezioso.
  10. Tieni pronto il piano B - Se i numi avversi sembrano accanirsi e ti è praticamente impossibile scrivere anche uno straccetto di testo, prova a proporre un post dal passato, a scrivere una riga di commento al post di qualcun altro che poi linkerai, a pubblicare una foto con didascalia e basta. In realtà, la tua dignità non ti permetterà mai di ricorrere al piano B, ma sapere che c'è ti darà più sicurezza.
Hai in mente qualcosa per allungare quest'elenco?

Aggiungi i consigli che ritieni importanti scrivendoli nei commenti!

giovedì 10 maggio 2012

Cinque riflessioni da fare prima di bloggare

Sia che tu scriva da una vita, sia che tu muova adesso i tuoi primi passi sul foglio o sullo schermo, in ogni caso ti troverai a dover riflettere ogni volta sui punti che adesso t'illustrerò.

Me ne sono reso conto svolgendo le consulenze legate ai miei corsi: queste riflessioni tornavano in maniera ricorrente, ora con studenti alla loro prima esperienza, ora con grafomani incalliti.

Se vuoi trarne davvero la massima utilità, scrivile da qualche parte e riflettici per qualche minuto ogni volta che stai per accingerti a scrivere per il tuo blog, per i tuoi social network preferiti e per tutte le altre diavolerie che usi per comunicare in forma scritta.

lunedì 7 maggio 2012

Tutti possono scrivere bene: ma de che?

Quanti sforzi, per questa benedetta scrittura!

Scrivi oggi, scrivi domani, scrivi sempre.

I lettori ci sono, ma a quanto pare il tuo messaggio non li colpisce più di tanto.

Essi se ne dimenticano, e in fretta.

In parte, è il destino della scrittura online, velocità e carattere effimero.

Ma pensare che dipenda solo da questo sarebbe una scusa.

In realtà, tutto si gioca con il contenuto del tuo testo.

E in una serie come questa, intitolata Tutti possono scrivere bene, il capitolo sul contenuto è la pietra fondante di tutta l'architettura.

Per dare una sferzata di energia alla tua scrittura, attingi a piene mani da queste tecniche e vedrai subito lievitare lo spessore del tuo lavoro.

giovedì 3 maggio 2012

Oggi scrivo di...? Questo è il problema!

Scrivi, come me, ogni giorno, o comunque diverse volte la settimana?

Allora hai un problema.

Hai più idee per i tuoi testi di quante tu ne possa realmente scrivere.

Ogni giorno zampillano idee a decine e decine, che tu non riusciresti mai a trasformare in articoli, saggi, relazioni, post.

Forse stai pensando che questo sia il problema cui accennavo.

Sbagliato.

Il problema arriva quando ti decidi a scrivere.

Allora la situazione si ribalta: all'improvviso, tutta l'eruzione di idee e argomenti su cui scrivere si ferma, il vulcano della tua mente si spegne, la lava della creatività si solidifica.

Brutto affare, vero?

Brutto, solo se parti dal presupposto che tu debba sederti a scrivere avendo già l'idea o l'argomento.

Certo, se durante gli scoppi d'inventiva giornalieri hai l'accortezza di prendere nota, tutto bene.

Se però inizi a scrivere senza una preventiva raccolta di spunti, ti tocca andare a cercarli.

Come uscire dal blocco?

Con la lettura.

martedì 1 maggio 2012

Tutti possono scrivere bene: a che titolo?

Sai che - in media - solo il venti percento di coloro che leggono un titolo continuano a leggere anche l'articolo sottostante?

Che cosa implica questo?

Che se non scrivi un titolo abbastanza accattivante, le persone a leggere il tuo testo saranno ben al di sotto di quella cifra.

Due sono i nemici principali dei titoli: oscurità e lentezza.

L'oscurità allontana i lettori perché li confonde: essi vogliono capire almeno l'argomento generale del testo che stanno per leggere.

La lentezza fa crollare l'entusiasmo di chi legge: le persone vogliono sentirsi stimolate e intrigate dalla lettura, e se un titolo non da loro la spinta, esse arretreranno.

La base per apprendere l'arte dei titoli è sempre il giornalismo: se sai come scrivere articoli di giornale sicuramente stai partendo col piede giusto.

Qui però puoi trovare alcune indicazioni rapide e di immediata applicazione per incamminarti sulla strada buona.

La serie completa, Tutti possono scrivere bene, la trovi qui.

Ora veniamo ai titoli.

Come fare?

lunedì 30 aprile 2012

Il mensile di Scrivibene: Aprile 2012

L'anima della comunicazione
Il vecchio adagio sulla pubblicità anima del commercio è valido solo se la capacità comunicativa di una reclame, scritta, fotografata, parlata o filmata, arriva a toccare l'anima, ossia la sensibilità di chi legge, osserva, ascolta o vede.

A questo canone corrisponde la campagna della Costa Edutainment in favore degli acquari italiani.

Aprile su Scrivibene parte proprio da lì.

La nuova serie
Visto che il blog si è allungato a dismisura, ho deciso di scrivere una serie di post limitata da tenere sempre a portata di mano, in una sua pagina, per tutti coloro che arrivano per la prima volta come ospiti e vogliono saperne di più sulla scrittura.

Tutti possono scrivere bene è il titolo, sei i capitoli fondamentali nei quali ti mostrerò, a mo' di vademecum, come ottenere sempre qualità dai tuoi testi.

Il primo passo lo trovi qui.

Gli esami sono vicini...
E tu sei troppo lontana dalla mia stanza, cantava Antonello Venditti, ma io invece spero di essere molto vicino a  chiunque si appresti a scrivere il suo tema d'esame.

Nel blog trovi diverse risorse specifiche, ma in questo post ti parlo di come funzionano le cose negli Stati Uniti e del modo in cui puoi trarne vantaggio anche tu in Italia, affinché il tuo tema ti faccia ottenere il risultato che meriti.

Il lettore fedele
Se i fedeli pregano, e se i lettori a volte sono fedeli, allora è giusto che anch'essi preghino, in questo sillogismo da quattro soldi ma dal potere evocativo.

Quale può essere la preghiera del lettore per tutti coloro che scrivono, me compreso?

Che cosa può scongiurare agli autori chi desidera leggere qualcosa che conti?

Che cosa si augura per sé e per il mondo in cui vive?

Scrivere ha conseguenze che vanno ben oltre ciò che l'autore può immaginare.

Non dimenticarlo.

domenica 29 aprile 2012

La preghiera del lettore

Scrivi qualcosa che conti per me.


Qualcosa che possa illuminarmi, che possa trascinarmi.


Scrivi qualcosa che conti per me.


Qualcosa che mi faccia pensare, qualcosa che mi faccia ridere, o anche piangere (di commozione, ovviamente).


Scrivi qualcosa che conti per me.


Qualcosa che mi informi, qualcosa che mi delizi, qualcosa che m'ispiri, qualcosa che mi motivi.


Scrivi qualcosa che conti per me.

venerdì 27 aprile 2012

Scrivere un tema? Fai come gli americani!

Questione di paragrafi
Scrivere un tema completo, conciso e ben focalizzato non è facile per nessuno e non sempre per questioni di capacità.

La nostra tradizione culturale italiana, infatti, ci fa concepire i testi come opere d'intelletto frutto d'ispirazione e non come un prodotto di un saggio artigianato.

Per questo, il modo stesso in cui le tracce dei temi vengono somministrate nel nostro paese è tutto centrato sul contenuto della traccia.

Ora si cita il pensiero di un grande personaggio, ora si descrive una questione di rilevanza sociale, ora si parte da una notizia riportata dai media.

Dopodiché, il testo della traccia invita lo studente a esprimere le sue riflessioni e opinioni.

Giustissimo.

Ma perché nessuno si accorge che gli studenti si chiedono anche come devono scrivere questo tema, e non solo su che cosa?

Anche se dalla fine degli anni novanta la scuola italiana ha riformato la prova d'italiano alla maturità con le famose tipologie, il lavoro sulla forma del testo è ancora disatteso: le tracce sono cambiate - quando lo sono, perché potrei testimoniare che in molte classi si continuano a dare tracce dei tempi di mio nonno! - ma poi se lo studente abbia scritto un articolo di giornale con le sue regole o un testo argomentativo con le proprie caratteristiche, o una qualsiasi altra forma testuale ben definita, è una questione del tutto sorvolata dalla maggior parte dei docenti.

Come insegnante, ho sempre trovato utilissimo far lavorare gli studenti sulle tipologie testuali perché è un lavoro che consente al docente di dispiegare a pieno la sua professionalità.

Ma non sono qui per parlare dei professori, bensì dei ragazzi.

Perché il lavoro sulle tipologie gioverebbe innanzitutto a essi.

Sapere che un articolo si compone di tre parti, che un saggio è fatto di introduzione-tesi-antitesi-argomenti tesi-argomenti antitesi-confutazione argomenti antitesi-conclusione, che l'analisi del testo si fa introducendo il contesto dell'autore per poi spiegare il pezzo prima di chiudere chiedendosi che cosa abbia ancora da dirci oggi, sapere insomma di quante parti deve comporsi il testo e che cosa ci dev'essere in ognuna delle sue parti è proprio ciò che i ragazzi vogliono sapere.

I ragazzi sono perfettamente consci dei loro eventuali limiti contenutistici, della loro arretratezza di conoscenze, della distanza d'interesse tra essi e gli argomenti proposti.

Se gli togliamo anche la possibilità di produrre un testo che abbia almeno la forma giusta, è come infierire.

domenica 22 aprile 2012

Tutti possono scrivere bene: una procedura di ferro!

Come nelle ricette di cucina, che ti spiegano passo dopo passo che cosa usare e come usarlo per ottenere un certo piatto, così nella scrittura dovresti avere la tua ricetta per ottenere sempre un testo leggibile e di qualità.

Il pregio delle buone ricette di cucina, infatti, è che ti aiutano a organizzarti, a preparare per bene tutti gli ingredienti e le attrezzature e, soprattutto, ti dicono con che cosa attaccare prima e che cosa fare dopo, perché ogni ingrediente e base avrà i suoi tempi.

Un esempio banalissimo: se vuoi fare la pasta in casa è inutile che tu metta l'acqua a bollire prima di farla, perché altrimenti quando avrai finito di impastare, stendere e dare forma alla tua pasta l'acqua nella pentola sarà ridotta della metà.

Anche quando scrivi il tuo testo, soprattutto se un testo funzionale, informativo, la ricetta che usi è fondamentale per ottimizzare i tempi, organizzare i dettagli, gestire le tue energie.

Perciò, se stai sempre a tagliuzzare e a riscrivere i tuoi testi, è il momento di adottare una procedura di ferro che ti permetta di avere sempre ben chiaro il messaggio da trasmettere e che ti mostri la strada più rapida ed economia per arrivarci.

Tra i miei corsi puoi senz'altro trovare il metodo giusto per imparare tutto ciò che ti serve per portare a livelli eccellenti la tua scrittura e approfondire tutto ciò che puoi leggere in questo e altri post.

La nostra serie Tutti possono scrivere bene inizia proprio da qui.

Oltre a leggere la procedura, clicca pure sui links per approfondire ognuno dei punti!

martedì 17 aprile 2012

Tutti possono scrivere bene!

Ti piacerebbe portare la tua scrittura a livelli eccellenti?

Vorresti scrivere testi che la gente legge con piacere, ricorda e conserva come cose preziose?

Come ti sentiresti sapendo che a partire dai tuoi testi le persone trovano soluzioni, cambiano sé stesse, o passano all'azione?

Sono senz'altro questi, i tre punti attorno ai quali da più di due anni questo blog si articola.

Non è facile fornire metodi e tecniche per ottenere i risultati elencati qui sopra.

Però non vuol dire che sia impossibile.

In questa serie di post, ho deciso di raccogliere il meglio delle mie conoscenze per consentirti di migliorare la tua scrittura, aumentare la tua capacità persuasiva e diventare indimenticabile.

giovedì 12 aprile 2012

Come scrivere una buona pubblicità in tre mosse

Se in questi giorni di festa appena trascorsi hai usufruito della potente flotta degli aereotrasporti, allora hai perso una grande occasione.

Non capita tutti i giorni di doversi togliere il cappello di fronte alla bravura dei creativi, in fatto di pubblicità cartellonistica.

Spesso, anzi, le loro sono brutture invadenti, ingombranti e stonate.

Invece, per me e per tutti coloro che hanno viaggiato sulle frecce rosse di Trenitalia, l'impatto con l'eccezionale campagna della Costa (non quella delle crociere!) per incentivare le visite agli acquari è stato beneaugurante.

sabato 31 marzo 2012

Il mensile di Scrivibene: Marzo 2012

Anche questo mese, su www.scrivibene.com, abbiamo toccato questioni essenziali a una buona scrittura professionale.

Ecco di che cosa abbiamo parlato.

Lasciati ispirare
Ma da che cosa, potresti chiederti.

Il punto è che l'ispirazione, nella maggior parte dei casi, arriva quando smetti di cercarla con la volontà.

Ecco che una distrazione, un'attività diversa, un periodo anche breve di pausa si rivelano fecondi di nuove energie.

Qui ti racconto che cosa puoi fare mentre le tue idee ti sembrano in standby e come trasformare questo apparente problema in una fertile opportunità.

Il primo passo
Esiste una formula universale per scrivere un buon inizio, con la garanzia di una qualità indiscussa?

Come si fa a esordire in un testo aumentando la curiosità del lettore?

Che cosa ci spinge ad andare fino in fondo nella lettura di un articolo e ci motiva ad andare avanti, parola per parola?

Certo, se ci fosse un testo che parla di questo, non avrei dubbi: lo leggerei subito.

Ora puoi farlo anche tu, leggendo questo post e scoprendo come costruire inizi vincenti.

Hai i titoli per scrivere?
Non sto parlando di laurea e altri attestati, intendo dire se sai quanto sia importante la costruzione del titolo e hai anche una mezza idea su come costruirne di efficaci.

Da questo articolo non solo puoi accedere ai tanti altri post che ho scritto sull'argomento, ma puoi anche immediatamente inventare i tuoi titoli bomba grazie a una formula semplice e di sicura riuscita.

venerdì 30 marzo 2012

Guida rapida ai titoli efficaci

Gli strumenti che trovo più utili alla scrittura sono quelli in cui si riassumono procedure complesse in pochi passi semplici.

Del resto, questo blog ha come motto mosse facili per una scrittura efficace, quindi...

Ho scritto tanto sui titoli, da diverse angolature e seguendo percorsi molto differenti tra loro, per offrire quanto più materiale è possibile per la questione delle questioni, in ambito di scrittura funzionale: i titoli.

Ti invito caldamente a prestare la dovuta cura a questo pezzo di testo, sia perché l'esercizio con i titoli è il più produttivo e istruttivo che ci sia nella scrittura, sia perché è il classico biglietto da visita.

Un buon titolo non è per forza una roba stratosferica, a volte è più efficace titolare con estrema semplicità, come ho fatto oggi con questo post, dal titolo chiaro che più chiaro non si può.

In altre situazioni, può invece essere utile prenderla più alla larga e introdurre una dimensione più narrativa, retorica e affascinante sin dalle prime parole.

In ogni caso, voglio che questo post sia una sorta di scheda pratica da usare, più che da leggere, che ti permetta di inventare all'istante buoni titoli con l'aiuto di formule ultratestate e sempre valide.

giovedì 29 marzo 2012

Innescare l'amo della scrittura

Odiosi momenti, in cui le idee si nascondono.


Puoi avere tutto il talento che ti pare, o aver scritto articoli stupefacenti, nella tua carriera.


Non conta: ciò che conta è il presente, un presente arido di nuove idee, proprio adesso che una spruzzata d'inventiva sarebbe vitale.


Accade a tutti, belli e brutti, a te e a me e a quelli capaci di scrivere capolavori che ci portiamo nella mente e nel cuore.


Eppure, anche in questi casi, che cos'altro puoi fare se non provare a scrivere ugualmente?


Possiamo vergare pagine e pagine su quanto è difficile a volte far sbocciare un germe dal quale sviluppare una pianta valida, ma a nulla serve se poi non tentiamo comunque di farla nascere.


Tentare, tentare e ancora tentare.

Hai notato qualcosa di strano?

mercoledì 7 marzo 2012

Non sai che cosa scrivere? Fai le pulizie!

Chiunque si dica interessato alla scrittura avrà vissuto uno di quei momenti terribili nei quali sembra che l'ispirazione sia partita per un lungo viaggio, la creatività si sia messa in aspettativa e le idee abbiano preso la tangenziale della nostra mente per non passare per il nostro centro.

Sono momenti nei quali lo scrittore può mettere in dubbio la sua sessione di lavoro, ma che dico?, la sua vocazione, anzi, sé stesso.

Chi non ci si è mai trovato è davvero fortunato.

mercoledì 29 febbraio 2012

Il mensile di Scrivibene: Febbraio 2012

Senza più aspettare!
Questa la grande novità da farti conoscere, prima di presentarti i post di questo mese appena trascorso.

Dal mese di marzo ognuno dei corsi di www.scrivibene.com è a download immediato!

Questo significa:
  • scaricare subito sul tuo computer tutto il materiale compreso nel corso!
  • scegliere che cosa guardare e quando, senza dover aspettare la settimana successiva!
  • pagare di meno, perché il servizio di supervisione d'ora in poi sarà effettuato solo se tu lo richiederai!
Tutti i corsi, nessuno escluso, ormai hanno questa caratteristica: clicca subito qui per scegliere quello giusto per te!

A Febbraio abbiamo parlato di...

L'indispensabile per scrivere
Il problema non è decidere di dedicarsi alla scrittura.

Se scrivi abitualmente, lo sai di tuo: hai già fatto questa scelta, la scintilla è già scoccata, il flirt è avviato.

Il problema è tenere vive le condizioni necessarie per continuare a dirsi scrittori, per far sopravvivere questo amore.

Ogni tanto fa bene rinfrescarsi la memoria con le cose veramente indispensabili, e le trovi in questo post.

E come si fa?
Se il post linkato nel paragrafo precedente affronta le condizioni basilari per scrivere, in questo articolo parliamo invece più concretamente di come farlo.

Ecco per te i nove passi fondamentali per andare dal pensiero quasi quasi scrivo un testo alla sua realizzazione definitiva.

1, 2, 3, 4, 5... et voilà!
Cinque sono le operazioni determinanti per trasformare quanto affermato precedentemente in realtà.

Perché la teoria senza la messa in pratica non fa che affaticare il cervello e indebolire la creatività.

E i cinque passi concreti per scrivere post che durano nel tempo e ti fanno guadagnare la fiducia dei lettori, li trovi qui.

Perdersi in un bicchiere...
Anzi, in una multinazionale delle bibite.

La Coca Cola ha paura di www.cocacolla.it, il blog artistico più originale dell'ultimo anno, e così li diffida dal proseguire l'attività.

Gli autori hanno scelto di non combattere il gigante sul suo terreno ma promettono di continuare a diffondere contenuti intriganti in altra forma.

Clicca qui per conoscere i dettagli di questa storia "sgasata".

Scrivo per te!
O almeno, ognuno di noi, professandosi scrittore, dovrebbe avere bene in mente a chi si rivolge.

Le parole si fanno più umane, le frasi più avvolgenti, il senso più stringente, quando vedi il lettore davanti a te.

Non farti fregare dalla genericità: leggi qui quant'è importante trovare la persona che leggerà i tuoi testi.

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