C'è una bella differenza tra avere una mente aperta e avere un buco in testa dal quale il cervello caschi per terra.
La frase è dello smascheratore di falsi maghi
James Randi e divulgata dal divulgatore italiano per eccellenza,
Piero Angela.
Ma ci interessa il significato.
Perché ci sono cose che tutti noi facciamo credendo di migliorare le nostre prestazioni cognitive e mentali e che invece finiscono per impantanarci ancora di più.
In tanti anni di insegnamento ho visto troppo spesso coi miei occhi che la gente non riesce a
scrivere perché
pensa di non sapere come fare, quando
invece sa troppo e questo
troppo si rivela un fardello insopportabile.
L'insicurezza ti porta a credere che tu non sia
abbastanza intelligente,
abbastanza preparato,
abbastanza capace e tanti altri
abbastanza illusori quanto dannosi.
Inoltre, la
scrittura è soprattutto una questione di creatività, anche quando si tratti di
scrittura funzionale.
La
creatività però ha bisogno di libertà, ci si può preparare a essa ma non la si può chiamare a comando, bisogna saperla cogliere quando arriva ma non la si può costringere a restare, è inopportuna come le belle occasioni e muore nella prevedibilità.
Purtroppo, sono tante le abitudini con le quali impediamo alla nostra
creatività di prosperare.
Le abbiamo imparate sin da bambini, siamo stati influenzati dagli altri nell'adottarle e adesso, dopo tanto tempo, è difficile liberarsene.
Il primo passo è conoscerle.
Ecco le peggiori, quelle che stanno schiacciando la testa e il cuore della tua
creatività, e che devi assolutamente abbandonare se vuoi cambiare questa condizione.