lunedì 12 novembre 2012

Cinque domande per ottenere il massimo dalla tua scrittura

Non saprei dire quante volte, nella mia vita, mi sono seduto a scrivere senza tuttavia arrivare a mettere la parola fine.

È vero che a me piace lavorare suddividendo la procedura di scrittura in tante fasi differenti, quindi non è che finisco un post tutte le volte che ci lavoro.

Spesso, realizzo pezzetti di post differenti e in capo a qualche giorno li completo.

Perché le idee fluttuano, mutano, si precisano o si sfocano, e il lavoro non è mai univoco.

Però ci sono tante occasioni nelle quali, pur lavorando per fasi, io non riesco a ottenere il massimo dalla mia seduta di scrittura.

Col passare degli anni ho capito meglio come funziona questa disfunzione, così ho messo a punto le domande giuste per capire se la prossima volta che mi siederò a scrivere riuscirò a completare quanto mi sono prefissato.

Sono cinque domande semplici che hanno la capacità di farti tornare in mente tutto il necessario, l'impalcatura che deve reggere il tuo lavoro di scrittura e che ti permetterà di portare a termine almeno quel singolo appuntamento con la scrittura che hai programmato.

Cinque domande, cinque pulsanti per controllare se è il caso di ripensarci meglio oppure se puoi dire con certezza che sarà una seduta all'insegna della produttività.


  • Sono coinvolto con tutto me stesso in ciò che sto scrivendo? Col tempo ho capito che se non sono io per primo interessato a esplorare l'idea su cui voglio scrivere, difficilmente la porto a termine. Ti sta a cuore davvero dire la tua su questo argomento, dirla nel modo che stai cercando di approntare, scegliere le parole migliori per far passare il tuo messaggio?
  • Sono nel posto giusto? I due posti favoriti per la mia scrittura sono il computer a casa, al quale però compio solo le operazioni definitive di stesura, editing e pubblicazione, e... la fermata dell'autobus, della quale ho parlato in diversi post. Avere un posto abituale nel quale di solito trovi ispirazione e concentrazione, crea la giusta condizione mentale per accrescere la produttività. Tu ce l'hai il posto giusto?
  • Sono al riparo da distrazioni? Perché la fermata dell'autobus funziona così bene per me, al punto che in piedi, sul mio quaderno, io strutturo praticamente il 90 % di ciò che scrivo? Facile rispondere: perché in quel posto nessuno mi rompe le scatole! Il telefonino è muto e non ci sono né persone né gatti - visto che ne ho tre a casa - a interrompermi. Ci sono persone che per scrivere al computer rischiano di triplicare i loro tempi di produzione, solo perché hanno le notifiche mail o messaggistiche attive, o perché il partner giustamente chiede qualcosa, o ancora perché arriva qualcuno alla porta che vuole vendergli un libriccino per salvargli l'anima. Hai fatto tutto ciò che potevi per scongiurare il pericolo-distrazioni?
  • Sono consapevole del mio obiettivo? Quando strutturo un pezzo alla fermata dell'autobus, vado a casa e lo scrivo. Ma che vuol dire lo scrivo? Significa che prendo ogni punto nell'elenco della struttura e lo trasformo in due o tre frasi. Lo sviluppo, insomma. In base al tempo che ho a casa, decido quanti punti sviluppare. Può capitare che li sviluppi tutti o anche uno solo. Però lo decido prima. Capita anche il contrario, cioè che io faccia una struttura o che avendo solo una decina di minuti faccia solo una ricerca in rete a caccia di informazioni, notizie, argomenti, stimoli. L'importante è decidere prima che cosa farai e limitarti a fare solo quello. Con la pratica, questo confine in realtà diventerà più elastico e capirai da te se è il caso di sforarlo o addirittura di fermarti prima di quanto stabilito. Ma per prendere una simile decisione devi comunque aver stabilito un obiettivo, pur se ipotetico. Hai ben chiaro in mente che cosa devi fare nella prossima seduta?
  • Sono in grado di continuare o devo fare una pausa? Può sembrare ovvio ma nulla come l'ovvio è pregno di contenuto. Fare pause regolari - ogni venti minuti, mezz'ora, tre quarti d'ora - è assolutamente necessario per dare respiro alla tua mente creativa e produttiva. Infatti, adesso è meglio che mi fermo e vado a bere un po' di caffè...


E tu in che modo riesci a trarre il meglio dai tuoi appuntamenti con la scrittura?

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