domenica 26 giugno 2011

Il mensile di Scrivibene: Giugno 2011

Se potessi avere tanti post al mese...
Da oggi puoi leggere ogni mese un riepilogo dei post e delle iniziative pubblicate su www.scrivibene.com.

Il mensile ti permette di avere sott'occhio le informazioni più recenti e di fare ricerche più rapide e mirate all'interno del blog.

Per un aggiornamento costante, lascia il tuo nome e il tuo indirizzo email qui accanto: è gratis e in omaggio riceverai In principio era il verbo, il mio primo, storico Special Report!

A proposito di Special Report...
Qualche post, anche se ben scritto, a volte non basta per avere davvero tutte le informazioni necessarie a scrivere e il tempo per cercarle e trovarle può diventare infinito.

Certo, chiunque può acquistare in libreria o in rete libri, manuali, corsi con le informazioni giusti ma il panorama dei testi è troppo vasto per fare l'acquisto giusto, capace di soddisfare tutte le esigenze.

Se poi il tuo problema non sta nella scrittura in sé ma nella gestione di quest'attività, allora la quantità di cose da sapere cresce di pari passo col tempo e col denaro necessario per procurarsele.

Dalla pagina Gratis per te puoi scaricare gli Special Report gratuiti di www.scrivibene.com:

Per la serie Come fare a...
Forse non lo sai ma ci sono otto semplici modi per farti leggere di più: metterci l'anima, a volte, non basta, lo so.

Per far funzionare la tua scrittura puoi anche ricorrere al fascino del romanticismo: il potere del linguaggio amoroso può far invaghire i tuoi lettori, provare per credere.

Se ami i classici post su Come fare a ottenere determinati risultati, qui trovi il segreto per avere più lettori e la tecnica per rendere i tuoi testi magnetici.

Dal corso al libro
Tutto sugli articoli è il corso più seguito dai lettori di www.scrivibene.com, anche da quelli che non lo hanno seguito perché due mesi di lezioni settimanali sembravano troppo impegnative.

Per questo è nato Tutto sugli articoli ebook, annunciato in questo post sui principi della comunicazione informativa.

Cose degli altri mondi
Non so se ci hai mai pensato ma il computer che hai davanti è nato grazie a tre signori che nel diciassettesimo secolo hanno dato un calcio al dogmatismo religioso e hanno permesso la nascita della scienza moderna.


Forse non abbiamo ancora ringraziato del tutto Galileo Galilei, Giovanni Keplero e Isaac Newton.


Dal lontano oriente, arrivano suggestioni Zen per aiutarti a vedere la scrittura come strada per arrivare al tuo personale nirvana.


Dagli Stati Uniti, invece, gli ultimissimi dati sulle ricerche degli esperti SEO ti confermano una cosa sola: per avere successo nei motori di ricerca bisogna scrivere bene!

La scoperta dell'America

Alla ricerca del vero SEO

2011 Overall Ranking Algorithm

2011 Overall Ranking Algorithm
Mi è arrivata stamattina la news di SeoMoz con il report annuale sui fattori che, secondo le ricerche, detterebbero il successo sul web.

L'immagine rappresenta il peso dei vari fattori nel determinare i risultati del posizionamento nei motori di ricerca.

La ricerca si svolge ogni anno, con l'obiettivo di capire come "ragionino" - se mai lo facciano - gli algoritmi di Google nel determinare il posizionamento delle risorse sul web.

Ripeto, per chi non lo avesse capito o avesse frainteso: i dati non li da Google - stai fresco! - ma vengono calcolati sulla base di una miriade di test e sondaggi effettuati da diversi ricercatori.

mercoledì 22 giugno 2011

Tecniche di scrittura: lo Special Report

Non puoi farne a meno!
A quanto pare, l’argomento Special Report t’interessa.

Qual è il tuo obiettivo nel volerne scrivere uno?

Come dovrà essere strutturato per incontrare il gusto dei tuoi lettori?

Quanto dovrà essere lungo?

Chi dovrebbe scriverlo?

Se non ti stai già ponendo domande del genere, questo è il momento di farsele.

Proveremo a rispondere insieme, non preoccuparti.

Sono certo che questa lettura ti aiuterà a imbroccare la strada giusta.

Che cos'è uno Special Report?
Un Report è in pratica un documento che inquadra un problema, fornendo dati e informazioni, e prova a fornire la possibile soluzione.

I Report sono nati nel mondo della politica e nelle aziende, sia come rapporti ufficiali sull’andamento di determinate attività, sia come testi “interni” con lo scopo di indirizzare il personale dell’ufficio o dell’azienda in questione.

Ogni innovazione tecnologica, per esempio, è preceduta da un Report aziendale, nel quale l’inventore di una nuova diavoleria prova a convincere il consiglio d’amministrazione della sua ditta a finanziare il suo progetto e a fabbricare il nuovo strumento tecnologico.

A chi si rivolge?
È la domanda principale, essenziale e ineludibile.

Tra lo Special Report e il lettore dev’esserci affinità immediata.

Il testo deve subito inquadrare il problema, e questo problema dev’essere lo stesso che ogni giorno i suoi lettori si trovano ad affrontare.

Lo Special Report deve accompagnarli sulla strada di una risoluzione, prima facendo loro capire che è possibile risolvere o superare quel problema in generale, poi spiegando in dettaglio quale soluzione usare.

È fondamentale dare subito ai lettori un assaggio di questi elementi, prima di approfondirli nello Special Report.

Se non catturi l’attenzione dei lettori con i primi paragrafi, non centrerai il tuo obiettivo.

Vuoi continuare a leggere Come si fa uno Special Report?
È semplicissimo!











 Inserisci il tuo nome e la tua email per scaricare subito lo Special Report



venerdì 17 giugno 2011

Lo Zen e l'arte di scrivere online

L'imperatore Wu del Liang chiese al grande maestro Bodhidharma: "Qual è il significato supremo delle sante verità?".
Bodhidharma disse: "Vuote e senza santità".
L'imperatore disse: "Chi mi sta di fronte rispondendomi così?".
Bodhidharma rispose: "Non lo so".

Da questo antico dialogo emerge l'essenza dello Zen, le scuole distaccatesi dal Buddhismo ortodosso giapponese, sulla scia delle scuole cinesi a loro volta ispiratesi proprio al Bodhidharma, il mitico fondatore di questa scuola di pensiero.


  • L'imperatore chiede risposte, Bodhidharma non gliele da.

  • L'imperatore si affida a lui, Bodhidharma lo lascia solo.

  • L'imperatore ha bisogno di etichette, definizioni, Bodhidharma svicola, si scansa.


Il senso è chiaro: non ci sono maestri, non c'è una verità assoluta, nulla è dato per sempre, tutto ciò che troverai - se lo troverai - è lungo il cammino della vita.

Quanto accaduto tra il Buddhismo tradizionale e le scuole Zen si ripete oggi tra la scrittura ufficiale, quella dei libri, delle scuole, delle università, dei professori, e la scrittura online, quella dei siti, dei blog, dei forum, dei social network.

Mentre i primi si presentano come detentori di certezze granitiche, la scrittura in rete è mobile, si adatta, si modifica.

Come scrivere un articolo potente e calamitare l'attenzione

Giusto il tempo di leggere questo post e sarai in grado di aumentare le chance di successo per i tuoi testi.

Non è un segreto: la gente legge più volentieri testi che insegnano loro a ottenere risultati concreti, come puoi vedere dai post più popolari, qui accanto.

Al momento stravincono post che insegnano come fare la scaletta, come scrivere un biglietto d'auguri e come usare alcuni giochi di parole.

Se fin dal titolo i lettori possono immaginare cosa saranno in grado di fare dopo aver letto, è molto probabile che leggano tutto.

mercoledì 15 giugno 2011

Come ottenere il 47 % in più dei lettori

Se potessi avere...
Ti piacerebbe, eh?

Anche a me.

Tu però ne fai parte, ormai ;)

Il concetto è semplice: una cosa è dire come ottenere un numero più alto di lettori, tutto un altro paio di maniche invece dire come ottenere il 47 % (o il 23 %, o il 92 %, dipende da te) in più dei lettori.

lunedì 13 giugno 2011

Tu sei romantica...



Il potere del romanticismo
I lettori maschi non storcano il naso: in fatto di fascino e coinvolgimento, le donne hanno tanto da insegnarci, a partire dal loro romanticismo.

Lasciamo perdere questioni elevate, se l'idea stereotipata di romanticismo sia corretta, se il fenomeno culturale del diciannovesimo secolo così chiamato corrisponda alle passeggiate al chiar di luna, alle dichiarazioni d'amore in ginocchio o alle cene a lume di candela.

Probabilmente no, ma a noi interessa capire perché l'immaginario romantico affascina e se può esserci utile a scrivere meglio.

sabato 11 giugno 2011

Come risparmiare parole e guadagnare tempo per...

Quando scrivi, hai un messaggio preciso da comunicare a un lettore preciso, a prescindere da ciò che scrivi.

Nella scrittura informativa, però, i messaggi spesso hanno conseguenze dirette nella vita dei lettori: a volte le informazioni insegnano come fare qualcosa, altre volte risolvono problemi, altre volte ancora danno indicazioni su eventi e circostanze.

Sono messaggi che spingono il lettore a usare quanto gli hai detto.

O dovrebbero farlo.

La cosa incredibile è questa: tu puoi scrivere i tuoi messaggi, ricevere dagli utenti attestati di stima per come li scrivi, e tuttavia capire che quelle stesse persone prodighe di complimenti poi non fanno quanto gli hai detto nel messaggio.

Puoi cercare centinaia di motivazioni differenti, e di conseguenza inventarti altre centinaia di modi per aumentare il potere persuasivo della tua scrittura.

A volte funziona, altre volte non fa che complicarti la vita.

C'è qualcosa di basilare che forse puoi fare, prima di intraprendere strade dispendiose in tutti i sensi.

Controllare il tuo linguaggio.

giovedì 9 giugno 2011

Se vogliamo che tutto rimanga com'è...



Tutto sugli articoli è il corso più venduto su www.scrivibene.com.

Dirò una cosa rischiosa, ma la verità è regina: non è il mio corso preferito.

Mi sono divertito molto di più con InLaboratorio, per esempio, e ritengo che la creatività e le motivazioni alla scrittura siano meglio contemplate nei miei ebook piuttosto che in questo videocorso.

Ma il dato parla chiaro, Tutto sugli articoli batte sonoramente tutti gli altri corsi.

Il motivo è  presto detto: il corso insegna le basi della scrittura informativa.

La maggioranza delle persone ha bisogno delle basi, per questo funziona di più.

L'esperienza di questo corso però mi ha insegnato quant'è vero quel vecchio adagio, pronunciato anche da Alain Delon ne Il gattopardo di Visconti: se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.

Me lo ha insegnato in due modi.

Primo, nonostante il mezzo di trasmissione si modifichi di continuo, e da cartaceo si sia fatto elettronico, i principi della comunicazione informativa sono ancora quelli del giornalismo puro, e lo resteranno per chissà quanto tempo ancora.

È questo il punto di forza di Tutto sugli articoli, se sai scrivere qualcosa che andrebbe bene su un quotidiano allora con altissima probabilità sai scrivere qualcosa che andrebbe bene da qualsiasi altra parte.

Secondo, sebbene io stesso diffonda la mia passione per la scrittura sfruttando la multimedialità, la stragrande maggioranza delle persone continua a preferire il vecchio, caro libro dal quale leggere ciò che gli serve.

Per questo, da oggi, Tutto sugli articoli è anche in formato ebook.

Da questa pagina puoi acquistare, a soli 27 €, Tutto sugli articoli - formato ebook.

Puoi scaricarlo sul tuo computer, stamparlo (usa la funzione opuscolo, se la tua stampante lo consente) e leggerlo come un qualsiasi manuale, comodo da portar dietro, pratico da consultare.

Non è vero che solo il contenuto è ciò che conta.

Lo sapeva bene Umberto Eco quando scrisse queste parole sull'immortalità del libro cartaceo (cliccando puoi scaricare l'articolo di Eco contenuto in alphacentauri).

lunedì 6 giugno 2011

La scrittura "scientifica"



C'eravamo io, Benjamin e...
Quando vedo Maurizio Crozza fare la parodia di Zichichi rido anche con le unghie dei piedi.

Ma voglio proprio parlare di scienza, anzi, di scienziati, per vedere se i grandi fautori della magnifica rivoluzione culturale del XVII secolo hanno ancora qualcosa da insegnarci.

E soprattutto, se la scienza è ricerca della verità, sperimentazione e rigore, e se queste tre caratteristiche riguardano anche la scrittura, in che modo i grandi scienziati rivoluzionari possono insegnare qualcosa a noi miseri lavoratori della penna che la rivoluzione la possiamo soltanto fingere sulla carta.

Otto semplici modi per farti leggere di più

La fuga dei lettori
Hai scritto un testo.

Ci hai messo tutto l'impegno di cui sei capace, hai scavato sul fondo del tuo bagaglio culturale, hai revisionato tre volte il tuo testo, lo hai fatto leggere a un tal numero di persone da perderne il conto, hai fatto passare una settimana prima di diffonderlo per ricontrollarlo a mente fresca.

Le hai tentate tutte.

Ma lo hanno letto in pochi, troppo pochi se paragonati all'immane fatica spesa per scriverlo.

Ti aspettavi di più: più lettori, più riscontro, più successo.

Sono momenti difficili, metti in discussione addirittura le tue idee, i temi di cui ti piace scrivere.

Vuoi cedere alla più terribile delle tentazioni: rinunciare a ciò che sei purché ti leggano.

Ma il motivo può stare da tutt'altra parte.

Sta nel fatto che le persone più che leggere guardano i testi, hanno poco tempo e vogliono sapere in un battibaleno di cosa parla il tuo scritto, vogliono potersi fare un'idea senza leggere parola per parola.

Non devi cambiare il contenuto.

Puoi assecondare questi bisogni dei lettori.

Non sempre, forse, ma qualche volta sì.

Ecco come.

domenica 5 giugno 2011

Tecniche di scrittura: il testo uno e trino


Prendi tre e scrivi uno
Triplicare i tuoi testi senza sforzo


Introduzione
Credo che il sogno di ogni scrittore sia poter scrivere solo ed esclusivamente ciò che il lettore vuole leggere.

È quello che voglio provare a fare con questo Special Report.

Se riesco a elaborare qualcosa che so essere ai primi posti tra gli interessi dei lettori, allora potrò ritenermi soddisfatto.

L’ideale dunque è partire da una testimonianza diretta: l’email di una lettrice.

Nelle sue parole c’era scritta a chiare lettere la richiesta di una soluzione a un problema di scrittura.

Quando ho letto il suo messaggio, una vocina interna mi ha detto che questa era l’occasione buona di scrivere, in un certo senso, on demand.

Ma partiamo senz’altro dal testo vero e proprio.

Nell’email la lettrice dichiara:

Il mio problema più grande nello scrivere è paradossalmente che sono troppo sintetica (lo sono anche quando parlo) i miei scritti mancano di trama, di abbellimento al contenuto, almeno questo è quello che penso.

Una definizione del problema molto precisa, non c’è che dire: troppa sintesi, poca dimensione narrativa ed estetica, quindi testi scarni e una velata richiesta su come fare.

Aiuto, mi si è ristretto il testo!
Prima di provare a rispondere, è bene chiedersi se ci siano o meno delle lunghezze e delle corposità prestabilite.

È giusto chiedersi quanto dev’essere lungo un testo?

È una domanda che tutti coloro che scrivono si pongono, vuoi perché gli vengono dati dei limiti, vuoi perché temono di annoiare i potenziali lettori.

Proviamo a esaminare insieme alcune tipologie testuali e a misurarle, e vediamo a mo’ di esempio quali differenze passano tra i quotidiani, i romanzi o la rete.

  • L’articolo di giornale, per esempio, si aggira intorno al migliaio di parole: tieni presente che la lunghezza degli articoli su un quotidiano è influenzata da fattori che nulla hanno a che vedere con la scrittura, come la necessità di inserire dei box pubblicitari nella pagina.
  • Se entriamo nel campo della narrativa, i nostri anni hanno visto l’esplosione del formato romanzo e in giro circolano mattoni di quattrocento o cinquecento pagine, se non di più, perché la tecnica compositiva utilizzata dagli autori si basa proprio sull’espansione.
  • Infine, se voltiamo lo sguardo verso internet e ci tuffiamo nel mondo dei blog, possiamo contare una oscillazione tra cinquecento e settecento parole per un post medio, per favorire la velocità di lettura.

Tre contesti editoriali molto diversi, con lettori motivati da fattori completamente distanti tra loro, e quindi con dei limiti di lunghezza estremamente dissimili.

Anche senza voler essere fiscali, delle misure medie e dei limiti massimi senz’altro esistono e tutti ne siamo consapevoli.

Non si può quindi rispondere né alla mia lettrice né a nessun altro che non bisogna crearsi il problema della lunghezza.

Si può provare a riflettere con la consapevolezza che ogni testo in qualche modo richiede una certa estensione.
In base al contesto, infatti, scrivere in una misura inferiore agli standard può essere un problema più o meno grave.

  • È meno grave su un blog, dove un post può essere costituito da una riga di commento a una foto, per esempio.
  • È più grave in un testo argomentativo, dove l’esposizione dev’essere dettagliata e minuziosa.

A ciascuno il suo, insomma.

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Prendi tre e scrivi uno?
È facilissimo!












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sabato 4 giugno 2011

Tecniche di scrittura: il computer, prezioso alleato

Chi trova un computer trova un tesoro
Farsi aiutare a scrivere dal tuo amico pc


Introduzione
Ah, tu scrivi? Meraviglioso!

Quante volte sento dire queste parole dalle persone alle quali mi presento.

E tutte le volte, tra me e me, penso vorrei proprio vedere quanto lo troveresti meraviglioso se dovessi passare ore a cercare idee, a strutturarle in una scaletta ordinata, a fare ricerche tra centinaia di fonti, a ordinare tutto il materiale raccolto cercando di dargli un senso, a scrivere la prima stesura, poi la seconda, poi ancora, dopo aver fatto revisioni su revisioni, chissà quante altre versioni del tuo testo, finché non ti sembra pronto per la lettura, con la schiena a pezzi, gli occhi che ballano e le dita anchilosate…

Altro che ore, tutte queste operazioni possono richiedere anche giorni e giorni se solo il testo è più lungo di qualche pagina o più denso d’informazioni.

Se poi, come me, sei una persona che scrive con delle scadenze da rispettare, tutto il lavoro che sta dietro la scrittura meravigliosa può sembrare davvero un’impresa ai limiti dell’impossibilità!

Sarà per questo che l’essere umano ha sempre cercato i sistemi migliori per ridurre drasticamente il tempo necessario a produrre testi, regalando alla storia grandi invenzioni come la stampa e le tecnologie informatiche.

Sarà anche per questo che la scrittura sembra sempre essere stata appannaggio di minoranze come scribi egiziani, monaci medioevali, e che ancora poco meno di cent’anni fa per strada era possibile trovare degli scrivani pubblici.

Sembra proprio un lavoraccio e non c’è nulla di strano se molti cerchino di evitarlo quanto più gli è possibile.

In realtà tutti gli scrittori, grandi o piccoli, hanno i loro sistemi per ottimizzare i tempi e rendere più agevole la fatica di scrivere.

Il problema è provare a raccogliere tutte in una volta queste diverse strategie per avere sempre la soluzione giusta al momento giusto.

Non è neanche un problema di evoluzione, visto che quasi in ogni casa d’Italia c’è un computer, ma il numero di coloro che sanno davvero usarlo per ciò che è nato, ossia per velocizzare tutta una serie di operazioni, è ancora bassissimo.

Se ti interessa la scrittura, e ti spaventa l’idea di sobbarcarti tutto il lavoro di cui parlavo prima, o se ci hai già provato e la valanga di operazioni da compiere ti ha fatto rotolare a valle, sappi due cose:

  • non sei la sola persona ad essere stata travolta dalla difficoltà che comporta tutto ciò che significa scrivere
  • esistono strumenti efficacissimi per ridurre di molto, se non azzerare, la fatica di questo lavoro
Anch’io come te, avendo scelto la scrittura come via maestra nella vita, combatto contro i carichi di lavoro che essa implica.

Forse però, data l’esperienza accumulata, oggi sono in grado di suggerirti dei piccoli ma significativi accorgimenti che, come delle leve vantaggiose, con un minimo impegno ti faranno ottenere il massimo dei risultati.

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Chi trova un computer trova un tesoro?
È semplicissimo!











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venerdì 3 giugno 2011

Tecniche di scrittura: mai più a corto d'idee

Mai più a corto d’idee
Sedici infallibili tecniche per sapere sempre cosa scrivere nei tuoi testi

A tutti capita di essere a corto d’idee.

Non è questione di talento, tu sai di aver scritto grandi cose, in passato.

Ma negli ultimi tempi, quando ti metti a caccia d’idee fresche, trovi il deserto e ti senti raggelare.

Succede anche ai migliori, ai veterani, a coloro che sfornano ogni giorno migliaia di parole e sembrano inarrestabili macchine produttrici di testi.

Essi sono migliori proprio perché riescono a scrivere anche quando il serbatoio della creatività è a secco.

Possono per un attimo farsi avvolgere da un lieve sconforto e pensare a quanto sia dura scovare ogni volta contenuti nuovi e validi per i loro articoli, ma alla fine riescono sempre a scriverne uno nuovo.

Sempre, sempre e poi sempre.

Non è che siano supereroi o possiedano poteri paranormali o ancora che siano dei prescelti da chissà quale divinità.

Sono persone normali, esseri umani come te e come me.

Qual è il loro segreto?

Nei momenti di magra, essi ricorrono alla scatola degli strumenti d’emergenza per la creazione di testi.

Cosa c’è in questa scatola?

Non posso dirti cosa si cela nei cassetti privati di scrittori che non conosco.

Però, se pensi che io abbia una buona media di produzione e che riesca a produrre degli articoli e dei post di qualità, e ti chiedi come ci riesca tutte le volte, sapendo che anch’io vivo momenti di vuoto e di debolezza creativa, allora forse ti potrà incuriosire dare uno sguardo nella mia scatola degli strumenti d’emergenza.

È una scatola molto ordinata, suddivisa per tipologie di strumenti.

Ogni tipologia mi permette di rinforzare i miei contenuti con una strategia differente.

Ogni strategia riesce a dare il la alla mia inventiva, e così la mia macchina della scrittura si mette in moto, sempre.

Vieni a scoprire cosa c’è dentro.

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Mai più a corto di idee?
È facilissimo!












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