venerdì 3 agosto 2012

Porta il lettore in spiaggia con te!



  Agosto è cominciato, riportando le temperature a livelli da sbuffo continuo.

Ma forse è meglio così, almeno per chi parte, sapere di lasciare la casa e la città accaldata per andare a rinfrescarsi altrove dà più soddisfazione che andare in vacanza col costume e con l'ombrello.

Proprio le vacanze estive, con i loro luoghi tipici, le atmosfere consuete, sono l'occasione per ribadire l'importanza di alcuni elementi del testo scritto.

Se il tuo post o il tuo articolo sapranno portare il lettore in spiaggia, allora avrai fatto un buon lavoro.

Ma come?


Intanto, sulla spiaggia c'è il sole.

Grazie al sole, tutto è brillante, luminoso, nitido.

Così nel tuo testo, la chiarezza è la prima qualità della quale non puoi fare assolutamente a meno.

Niente astrusità né cose ambigue, se annunci di parlare di una cosa, attieniti a quanto annunciato e basta.

Per questo, continuiamo a parlare di come portare il lettore in spiaggia.

Il nostro rapporto con la spiaggia è ambivalente, se ci pensi.

Da una parte, vogliamo che il sole abbronzi in fretta la nostra pelle per essere più belli.

Dall'altro, temiamo di scottarci per esserci esposti troppo a lungo e  troppo di colpo ai suoi raggi.

Così, camminiamo sulla sabbia ma ci ripariamo sotto l'ombrellone, ci lamentiamo di quanto scotta sotto i piedi ma sostiamo nei coni d'ombra lungo il cammino saltellante.

Il lettore vuole informazioni, questo è ovvio.

Ma come il villeggiante col sole, egli le vuole nel minimo tempo possibile, col massimo risultato, senza "scottarsi", cioè senza andare in sovraccarico.

Vuole assaggiare il sole delle tue informazioni e tuttavia stare al riparo dell'ombrellone delle tue parole.

Se volesse il "sole pieno" della materia di cui ti occupi nei tuoi testi, acquisterebbe un libro o frequenterebbe un corso.

Ma ci sono lettori ancora incerti, che vogliono solo dare un'occhiata, così prendono un po' di sole ma nello stesso tempo lo fanno al riparo della tua ombra.

Vogliono saperne di più su un certo argomento (il tuo) ma non così tanto da doverselo studiare, meglio piccoli bocconi d'informazione utili e rapidi (i tuoi testi).

Quando però il gioco del sole/ombra si fa eccessivo, quando il calore ormai prende il sopravvento e il corpo suda, ecco che il bisogno di un tuffo nell'acqua si fa incessante.

Il villeggiante a quel punto si lancia senza neanche il minimo segno d'esitazione in quello stesso mare che al mattino, quand'è arrivato, ha guardato sottecchi, magari intingendo appena l'alluce e sentenziando sulla temperatura polare dell'acqua.

Allo stesso modo, se il tuo testo/spiaggia avrà saputo ospitare in maniera accogliente il tuo lettore, abbagliarlo con la chiarezza del suo contenuto, e riscaldare al punto giusto con la qualità delle informazioni e la curiosità circa il saperne di più, allora questi non esiterà a buttarsi nel "mare" dell'argomento, non avrà dubbi nel "tuffarsi" in approfondimenti, magari scrivendoti, contattandoti, cliccando sui vari mi piace o +1, o ancora chiedendoti un passo oltre, decidendo di leggere un libro o frequentare un corso.

Se allestirai bene il tuo stabilimento testuale, allora i bagnanti/lettori ti frequenteranno con grande piacere, e la tua, come la mia, sarà un'altra stagione all'insegna della scrittura di qualità.

Buone vacanze...

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog