lunedì 2 luglio 2012

Supereroi e scrittori: a quale specie appartieni?

Per la mia generazione e non solo, i supereroi sono stati l'equivalente degli dei per gli antichi, ci hanno permesso di sognare, formarci una moralità, sviluppare passioni e divertirci.

I supereroi hanno sempre funzionato perché riescono a far risuonare in noi caratteristiche latenti, desideri d'emulazione, empatia e identificazione.

Ognuno di essi è dotato di facoltà e strumenti che tutti noi desidereremmo utilizzare per risolvere i nostri problemi.

I supereroi sono però modellati sul carattere degli uomini, e non è strano riconoscere in loro tratti che ci appartengono, nel modo di concepire la vita, di affrontare le avversità e persino di svolgere un lavoro o un'attività.

Anche tutti noi che amiamo scrivere possiamo scoprire di essere molto simili a loro, nel modo in cui viviamo la nostra passione, la nostra creatività e la realizzazione dei nostri testi.

E il tuo alter-ego qual è?


Più veloce della luce!
Il Superman della penna è uno scrittore dotato per sua natura.

Sembra provenire direttamente dal pianeta della scrittura, le sue parole hanno forza sovraumana, le sue frasi volano, le sue storie guardano al di là dell'ovvio.

Come di Superman ce n'è uno solo e nessun altro supereroe ha mai eguagliato le sue caratteristiche, anche il Superman della penna è unico, raro, se ne vedono pochi e a intervalli molto distanti.

Nell'intimità è una persona anche timida, si schernisce quando qualcuno rivela agli altri queste sue doti e quando è pronto alle sue imprese creative preferisce rintanarsi per indossare i panni dell'autore senza che nessuno lo noti.

Il vostro affezionato amico...
In un bellissimo fumetto del 1976 proprio Superman incontra e si scontra con l'Uomo Ragno, e da lì si capisce come quest'ultimo colmi nell'immaginario collettivo tutto ciò che il primo aveva lasciato in sospeso: umanità, simpatia, sbadataggine, spacconeria, caratteristiche lontanissime dal kryptoniano tutto d'un pezzo.

L'Uomo Ragno della scrittura è un autore che ha scoperto per puro caso di poter scrivere bene, ma per una cronica insicurezza fatica ad assumersi fino in fondo la responsabilità di dichiararsi scrittore e allietare i lettori.

Sempre per questo timore d'inferiorità, cerca di proiettare all'esterno un'immagine shockante e una parlantina caustica, solo per nascondere quanto si sente piccolo e traumatizzato dalla perdita delle figure fondamentali della sua vita.

Potrebbe scrivere dei capolavori ma si accontenta di tamponare le urgenze e in più cerca di arrivare alla sua natura di scrittore-Ragno con l'ausilio della tecnologia, mentre per tessere le trame dei suoi testi gli basterebbe guardarsi dentro.

Anche lui, come l'amico di Metropolis, fatica a rivelarsi, però è narcisista, tanto da fare in modo che i suoi testi siano visibili sui media al maggior numero di persone possibili.

È dotato di un sesto senso notevole, che gli permette di stare sul pezzo come nessun altro e di cogliere gli argomenti giusti sui quali scrivere.

Il cavaliere oscuro
Il Batman della tastiera è arrivato alla scrittura per sua scelta, sebbene nella sua storia quest'attività non gli sia mai stata prospettata.

Non scrive per necessità ma per un profondo senso di giustizia e moralità.

Il Batman della scrittura si serve di ogni mezzo tecnologico per diffondere i suoi testi: blog e social media sono il suo terreno privilegiato e - se è interessato alla narrativa - si autoproduce su Amazon.

È estremamente aggiornato sull'attrezzatura necessaria, sa usare il computer e gli altri supporti in modo magistrale, il che gli permette di essere sempre pronto a pubblicare, con procedure di composizione dei testi all'avanguardia.

Dietro l'immagine super efficiente del Batman paroliere spesso si cela un'anima inquieta che vuole riparare un'ingiustizia, o almeno a qualcosa che egli sente come tale.

Che meraviglia!
Le supereroine sono davvero poche, segno del solito bistrattamento riservato alla donne, anche nella creazione dei fumetti.

La supereroina per eccellenza è sicuramente Wonder Woman, la quale condensa una serie di caratteristiche - anche stereotipate - femminili che, con ironia, possiamo trasferire anche alla scrittura.

Le penne femminili sono sempre più capaci di scrivere portando dentro le parole un respiro antico, come se da Saffo in poi, di donna in donna, ancora sopravvive una fiamma capace di rendere speciale la scrittura delle donne.

Come Wonder Woman, dunque, discende direttamente da un passato mitico e glorioso, e questo si sente.

Se Wonder Woman decide di venire a fare la supereroina nel nostro mondo per amore, con la stessa motivazione la donna decide di imbracciare la penna.

Molte donne scrivono per conoscersi meglio, per comprendersi, per trasformarsi e per guarirsi da sole, facoltà che anche Wonder Woman possiede, dato che riesce a riprendersi in pochissimo tempo dalle peggiori mazzate.

Dire poi che Wonder Woman ha una forza sovraumana che non ti aspetti e che l'identica facoltà ce l'hanno tutte le donne è quasi banale.

Meno banale, rilevare che nella scrittura femminile se c'è una caratteristica che non manca mai è proprio la forza, l'impatto delle loro parole.

Tra Wonder Woman, l'universo femminile e le scrittrici c'è un altro fattore comune: l'eleganza.

Le armi di Wonder Woman infatti sono gioielli, come il diadema o i bracciali, così come la scrittura delle donne reca delle preziosità che in un maschio non potranno mai comparire.

Come continueresti questo elenco?


Quale supereroe ti sembra rispecchiare il tuo modo di approcciare la scrittura?


Quali superpoteri ti piacerebbe possedere per rendere i tuoi testi delle vere e proprie imprese?


Consulta l'elenco dei supereroi da questa pagina e scrivi nei commenti il tuo pensiero.

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