sabato 29 settembre 2012

Sushi blogging: che cosa puoi imparare da un cuoco giapponese

Parlare del sushi come metafora per imparare a scrivere è rischioso: penso già a tutti i lettori ai quali non piace la cucina giapponese, vuoi per averla assaggiata, vuoi per principio.

Però è un dato di fatto che essa possiede alcune caratteristiche che in generale si ritengono positive per qualsiasi cucina.

E poiché preparare da mangiare cibo per lo stomaco si può equiparare al preparare cibo per la mente con la scrittura, la metafora frutta più di quanto si possa pensare (e anche questa è una metafora).

Ma in che senso un testo può assomigliare al sushi?

In che modo possiamo trasferire i concetti chiave delle preparazioni tipiche giapponesi alla nostra pratica di scrittura?


Osserviamo la materia: nel sushi si usano pochissimi elementi per volta.

  • Riso, pesce, alga nori sono i principali, sia per i vari tipi di maki (riso condito e chiuso da un foglio di alga) sia per i nigiri (le polpette di riso con la fetta di pesce).
  • Il pesce è quasi sempre crudo.
  • In certi casi si utilizzano verdure come zucchina, cetriolo, avocado.
  • Infine, il pezzo appositamente preparato si passa in una miscela di salsa di soia e wasabi, sapida e piccante.

Come puoi fare a scrivere il tuo testo-sushi e ricavare il meglio da questo paragone?

  • usa pochi ingredienti: il pesce del tuo testo dev'essere l'argomento su cui ti focalizzi; il riso è l'ambito cui appartiene l'argomento; se scrivi per esempio di come trovare il miglior albergo, il tuo ambito sono le vacanze; infine, trova una forma - o come piace chiamarla a me, una struttura - del testo che possa contenere il suo contenuto in maniera precisa e deliberata, esattamente come i vari modi di avvolgere l'alga nori danno vita a diversi tipi di maki (a cilindro, a cono, a fascetta intorno al riso)
  • fa' in modo che il tuo contenuto, il tuo argomento centrale, insomma il tuo pesce sia più crudo possibile, cioè meno elaborato; stai più vicino che puoi al carattere puramente informativo dell'argomento, alla notizia, e fai attenzione a non cuocerlo troppo con divagazioni e aggiunte di informazioni ad appesantire il messaggio
  • nessuno ti obbliga a limitarti in maniera pedissequa ai primi due punti: ogni tanto, se necessario alla tua creatività, aggiungi al tuo argomento centrale un sottoargomento che possa dare una luce differente; una digressione o un accenno a una questione differente rispetto al tema centrale può arricchire il tuo testo; a volte, poi, puoi addirittura scegliere di non trattare alcun argomento tipico della tua scrittura (come me oggi che parlo del sushi in rapporto alla scrittura), così come in certi sushi il pesce non c'è ed è sostituito dalle verdure
  • concludi dando sapore al tuo testo, quindi prenditi cura del titolo, delle prime righe, della conclusione e soprattutto della retorica positiva, ossia di tutto l'armamentario che distingue un semplice passaggio d'informazioni scritto da un testo capace di lasciare il segno
Una curiosità: se noi scriviamo testi sushi, i lettori li leggeranno con le bacchette?

In realtà, i giapponesi il sushi lo mangiano con le mani e anche questo ti dice molto: se sei capace di far toccare con mano al lettore il tuo testo, allora sei un grande chef.

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