domenica 23 dicembre 2012

In vacanza dalla scrittura? Giammai!

Sebbene io scriva da molti anni, non finisco di stupirmi di quanto diventi difficile farlo nei periodi in cui scrivo di meno, e di quanto invece mi riesca più semplice quando scrivo di più.

In pratica, l'abilità di scrittura si può dire che cresca in maniera esponenziale con la quantità di scrittura.

Se però ritieni la tua attività di scrittura un lavoro, potrebbe coglierti la tentazione di approfittare del Natale e di tutto il resto come di una vacanza dallo scrivere.

In fondo, andiamo in vacanza dal lavoro, è giusto prenderci la dovuta pausa anche dalla penna o dalla tastiera.

Un pensiero facile, ma con qualche ombra da prendere in seria considerazione.

In realtà, proprio le vacanza - di Natale o legate a qualsiasi altro periodo - sono proprio l'ideale per aumentare la quantità di tempo e di energia da dedicare alle tue pagine.

Anche per chi vuole scrivere su Internet e ci tiene a essere ai primi posti delle pagine nei motori di ricerca, la regola vale doppia.

Durante l'estate scorsa, per i miei blog, ho scritto una media di tre o quattro post a settimana, perché ovviamente avevo tempo libero da dedicare alla scrittura.

I risultati però erano evidenti: non solo le visite erano aumentate, ma i miei post comparivano sempre ai primissimi posti della prima pagina relativa nella ricerca su Google.

Appena gli altri impegni hanno ridotto la frequenza dei miei post, inevitabilmente ho visto calare le visite e le posizioni.

È normale e non bisogna farsene un cruccio.

Ma la regola resta confermata: se non approfitti delle vacanze per scrivere, perdi un'occasione d'oro.

Perché?


Primo: perché c'è un sacco di gente intorno a te
La buona scrittura riguarda sempre le persone.

Durante le vacanze, passiamo molto più tempo con gli altri, non per motivi pratici o lavorativi, ma per incontrarci in quanto esseri umani.

I desideri, le storie, i comportamenti degli altri arrivano ai nostri occhi e alle nostre orecchie arricchendo la nostra ispirazione.

Senza contare le occasioni di condivisione personale, nelle quali puoi ascoltarli raccontare del loro passato, entrare nei dettagli dei loro pensieri, e scoprire decine di particolari che faranno da trampolino per conoscere meglio l'essere umano che più t'interessa: il lettore.

Secondo: perché le vacanze sono un limbo
Un limbo, non quello ballato, ma quella dimensione che sta tra due condizioni di vita differenti.

La vacanza è una porta bidimensionale, tra la routine quotidiana e la libertà dagli impegni.

Qualcosa che fa scattare meccanismi incredibili in te e negli altri.

Ciò che durante tutti i giorni lavorativi non trova spazio o coraggio per venir fuori ha maggiori possibilità di emergere.

Durante le vacanze, molto più che nei periodi feriali, questo cambiamento provoca avvenimenti.

Accadono delle cose.

E un testo è interessante se in qualche modo riesce a raccontare che cosa è accaduto, che cosa è cambiato rispetto al passato, che cosa succederà  di nuovo, rivoluzionario e sconvolgente.

Non perderti l'occasione di notare come le persone intorno a te si trasformano durante le vacanze e fanno venire a galla la loro vera essenza.

È a quella che dovrai indirizzarti poi nei tuoi testi durante il resto dell'anno.

Terzo: perché l'attenzione si dilata
Durante l'anno, il nostro cervello agisce per programmi prestabiliti.

Ogni giorno facciamo la stessa strada da casa al lavoro e chissà quanti dettagli ci perdiamo, tutti differenti da un giorno all'altro.

Perché stiamo solo pensando, come un'automa, devo arrivare in ufficio, a scuola, in fabbrica, allo studio e così via.

Poi, durante le vacanze, ti capita di ripassare per la strada che fai ogni giorno, e notare quant'è particolare la luce del sole al tramonto, o che la casa sul ciglio della strada è stata appena ristrutturata, o ancora che per andare dove di solito ti rechi ogni giorno c'è un'altra via, diversa, che non fai mai perché magari è più lunga, ma che ti sembra molto più affascinante.

Solo durante le vacanze puoi accorgerti di tutto questo, con la testa libera dai programmi prestabiliti e il cervello disinnestato.

E il bello è che, dato che sei in vacanza, hai anche il tempo di tornare a casa e scrivere un po' su tutte le incredibili novità che avrai raccolto grazie alle vacanze.

Questo è il più bel regalo che Babbo Natale può portare a chiunque ami scrivere.

Buone feste...

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