giovedì 3 dicembre 2009

La tecnica della scrittura: l'organizzazione


La tecnica della scrittura è l'insieme di principi che regolano l'attività dello scrivere a prescindere dal tipo di testo scelto come obiettivo.

Che io scriva un articolo, un racconto, un regolamento - e perché no? - una poesia, attraverserò delle fasi ordinate secondo una logica basata per metà sul funzionamento della creatività e per l'altra metà sulla gestione di qualsiasi lavoro strutturato.

Quindi, scrivere è sia un'esperienza artistica sia una pratica artigianale: nel primo caso ci si prende cura di come la mente "crea" contenuti e forme, nel secondo caso si "applicano" procedure più o meno standardizzate per realizzare quegli stessi contenuti e quelle stesse forme.

La tecnica della scrittura coincide con l'esecuzione di cinque operazioni indispensabili: raccogliere le idee, raggrupparle, ordinare i gruppi, scrivere il testo, correggere il testo.


La rassegna completa di tecniche efficaci e testate per realizzare questo percorso con facilità e velocità puoi trovarla in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.




In breve:
  1. raccogliere le idee vuol dire prendere nota di tutto ciò che potrebbe essere utile inserire nel nostro testo, dalle informazioni ricavate da fonti autorevoli alle idee estemporanee che ci colgono nei momenti più impensati
  2. raggruppare le idee significa cogliere somiglianze e differenze, affinità ed estraneità, rapporti di parentela e analogie tra tutte le idee raccolte nella prima fase, per creare nuclei argomentativi dai quali iniziare poi a scrivere
  3. ordinare i gruppi consiste nel decidere in quale sequenza trattare i nuclei argomentativi preparati nella seconda fase, decidendo se adottare una cronologia, una gerarchia o procedere per accostamenti e contrasti fino ad arrivare a una scaletta
  4. scrivere il testo è tradurre le idee elaborate e schematizzate nelle prime tre fasi in un testo esteso e strutturato in proposizioni, periodi, paragrafi e capitoli
  5. correggere il testo coincide col mettere a punto il linguaggio adottato nella quarta fase, smussare le imperfezioni, chiarire le oscurità, velocizzare le lungaggini, semplificare i ragionamenti, far aderire il testo "reale" a quel modello "ideale" che desideriamo raggiungere
Sebbene non tutti gli scrittori seguano questa procedura per intero e/o secondo l'ordine esposto, queste fasi vengono sicuramente "toccate" dalla mente di chi scrive, a volte soffermandosi con cura, altre volte passandovi con rapidità, ma senza dubbio gli scrittori "eseguono" queste cinque azioni.

Sono sufficienti questi criteri o c'è bisogno di comprendere altri aspetti basilari del processo di scrittura?

Come funziona davvero la nostra mente quando si cimenta nell'arte dello scrivere?

La mente non lavora nello stesso modo in tutte e cinque le fasi ma si comporta in due modi diversi lungo il percorso:
  • durante le prime tre fasi è attiva la mente creativa, quella dell'emisfero destro, capace di cogliere relazioni, quantità, somiglianze, affinità, la mente capace di cogliere in uno sguardo d'insieme l'effetto globale dell'opera in creazione
  • durante le ultime due fasi si attiva la mente riflessiva, quella dell'emisfero sinistro, capace di cogliere confini, numeri, identità, peculiarità, ma mente adatta ad addentrarsi nei minimi particolari per smembrare in parti sempre più piccole gli elementi dell'opera in creazione
Non è pensabile lavorare alle prime tre fasi con un atteggiamento analitico, spendendo energie per approfondire ogni minimo aspetto di un'idea raccolta, di una somiglianza trovata o di un ordine pensato per progettare una scaletta.

Così come sarebbe assurdo scrivere il testo o provare a correggerlo - e quindi cercare parole precise e soluzioni formali raffinate - con uno sguardo vago e globale, cercando somiglianze e associazioni rischiando di perdere il filo, o innamorandosi di soluzioni di stile che mettono a rischio la comprensibilità.

Le prime tre fasi e le ultime due hanno una natura mentale diversa, sono due processi ben distinti, al punto che potrebbero essere eseguiti da due persone differenti.

Quindi lo scrittore consapevole di questo funzionamento dovrà assicurarsi di adottare il giusto atteggiamento mentale quando lavora alle prime tre fasi o alle ultime due, dovrà sforzarsi di lavorarvi come fosse due persone diverse egli stesso, per non ostacolare la natura del processo di scrittura.

In definitiva il processo non è unico, ma è frutto dell'accostamento di due processi:
  1. il primo processo copre le prime tre fasi, raccolta di idee, raggruppamenti e ordinamento in scaletta e costituisce la fase creativa, organizzativa e progettuale
  2. il secondo processo si attua nelle ultime due fasi, stesura del testo e correzione e consiste nella fase esecutiva, artigianale e realizzativa
Nei prossimi post esamineremo in dettaglio i due processi.

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