sabato 12 dicembre 2009

La tecnica della scrittura: dalle idee alla scaletta


Nel post La tecnica della scrittura: l'organizzazione ho introdotto il discorso sull'intero processo di scrittura, dividendolo in due processi:
  • il primo processo va dalle idee alla scaletta
  • il secondo processo consiste nella stesura e revisione del testo
Concentriamoci sul primo processo.

Nel blog ci sono già diversi post su come trovare idee, come elaborarle e quali tipi di scaletta organizzare quindi non mi ripeterò.

Se poi vuoi una rassegna completa, efficace e supertestata di tutte le tecniche relative all'organizzazione testuale, allora puoi trovarle in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

Mi interessa riflettere invece su come lavorare a questo processo ottimizzando al meglio le sue tre fasi:
  1. trovare idee
  2. raggruppare le idee
  3. progettare la scaletta
Ma è necessaria una premessa:

il primo processo è la parte più creativa dell'intero percorso di scrittura di un testo.

Come tale, va svolto dando ampio spazio alla parte destra del cervello, agli spunti improvvisi, all'elasticità mentale.

In una parola, alla creatività.

L'ideale sarebbe lavorare al primo processo come un flusso continuo di creazione, di tipo circolare, partendo dalle idee, passando per i raggruppamenti, arrivando alla scaletta e ricominciando il processo, finché non arriviamo a sapere tutto ciò che dovrà comparire nel testo finale.

Per favorire la creatività - che è come il cuore, a lei non si comanda - dobbiamo metterci nella condizione favorevole affinché la mente "produca" da sola guizzi creativi.



Perciò la prima grande mossa è prendere nota di tutto ciò che ci viene in mente sul nostro futuro testo: idee, spunti, frasi, parole esatte da usare, atmosfere, citazioni, riferimenti, ipotesi di ricerca, tutto ciò che, se opportunamente elaborato, potrà riempire il nostro testo.

Anzi, a chi ha la fortuna di avere molto tempo a disposizione o a chi scrive solo per passione consiglio di non mettersi mai a tavolino di proposito per farsi venire idee: scegliere di trovare idee blocca la vera creatività - quella che ci sorprende - e allora dobbiamo ricorrere alle tecniche.

Sono un fervido sostenitore delle tecniche, l'uomo da sempre le usa per accorciare i tempi di produzione in ogni attività umana, ma se il tempo e l'agio ce lo consentono non priviamoci della creatività allo stato puro e limitiamoci a prendere nota di tutto ciò che nei momenti più impensati si affaccerà alla nostra attenzione.

La seconda mossa è esaminare con distacco la marea di note accumulate.

Sottolineo con distacco: quando si maneggia una raccolta di idee la tentazione è quella di ordinarle subito secondo una logica e approdare presto a una scaletta.

Un altro errore frequente è pensare di trarre brani di testo da ogni idea.

Non fatelo!
  • Nel primo caso rischiereste di usare le idee in modo "già sentito" e banale.
  • Nel secondo caso rischiereste di ottenere un testo privo di coesione, ossia di collegamento profondo tra le sue parti.
Le idee raccolte hanno molto di più da dirvi di quanto voi possiate immaginare a un primo sguardo ma per farlo bisogna dare loro tempo.

In questa fase, limitatevi ad accoppiare o al massimo a creare terne con le idee annotate.

Partite dalle coppie o dai gruppi più ovvi, cercate somiglianze, scovate in che modo due idee sono imparentate:
  • sono due aspetti dello stesso argomento?
  • l'una si genera dall'altra?
  • appartengono alla stessa epoca o allo stesso contesto culturale?
Una volta creati tre o quattro gruppi le idee in avanzo potranno:
  • essere collegate ai gruppi non per somiglianza ma per differenza proprio perché esprimono il contrario (ogni tanto, nei testi, dite anche come la pensano quelli con cui non siete d'accordo!)
  • essere approfondite alla ricerca di un sottile punto di contatto con i gruppi creati
  • essere eliminate! (una soluzione spesso efficace e saggia!)
La terza mossa è dare un ordine ai gruppi ricavati, ossia preparare la scaletta.

Il modo di ordinare i gruppi di idee dipende quasi sempre dal tipo di testo a cui stiamo puntando e allo scopo che ha:
  • se il testo deve informare è bene esporre prima i gruppi di idee dai contenuti più generali e poi quelli che scendono in particolari
  • se il testo deve persuadere è bene esporre prima la nostra opinione, poi le idee contrarie sostenute da altri, infine spiegare perché gli altri si sbagliano
  • se il testo deve intrattenere e raccontare potremo mescolare i gruppi creando una storia con salti temporali e flashback oppure opteremo per una semplice narrazione cronologica
E se durante il primo processo mi vengono in mente altre idee, altri possibili gruppi o altri cambiamenti in scaletta?

Intanto, queste eventualità sono tutte positive: vuol dire che la nostra creatività è in fermento.
  • Da un lato sarà importante prendere nota di tutti i nuovi spunti e integrarli ricominciando a lavorare su tutte e tre le mosse.
  • Dall'altro sarà fondamentale stabilire un termine temporale per non prolungare all'infinito il primo processo e passare alla stesura del testo.
Buon lavoro!

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