venerdì 11 dicembre 2009

Scrivere un tema: idee per raccogliere idee


Scrivere un tema, resta una delle attività principali del mondo scolastico, dell'istruzione e della formazione, nonostante i cambiamenti tecnologici e le "riforme", dato che la valutazione di studenti, candidati a esami e a concorsi vede ancora - per fortuna! - nella prova scritta di italiano il fondamento della preparazione.

Se non lo hai ancora fatto, prova a dare un'occhiata alle teleconferenze I segreti per la scrittura di un tema vincente, potranno esserti utili.

Così ho chiesto ai "miei" studenti di partecipare a un esperimento, in vista di questo post: io avrei dato loro una traccia per un tema di attualità - ho scelto quella del 2009 sull'anniversario della caduta del muro a Berlino - e loro avrebbero dovuto soltanto prendere nota delle idee che, nell'arco di una settimana, "senza volere" si sarebbero affacciate alla loro attenzione, evitando di "pensarci" di proposito.

Ci saremmo poi reincontrati e avremmo cercato di capire quali meccanismi mentali erano scattati per produrre proprio quelle idee in relazione alla traccia.

Il tema della raccolta di idee è oggetto di molte trattazioni di esperti della scrittura e dappertutto si suggerisce - giustamente, a mio avviso - di iniziare il lavoro di scrittura sempre dalla raccolta di idee.

Quello che non si sottolinea abbastanza è la capacità "automatica" della mente di attivarsi e andare a cercare idee pertinenti.

Tutti abbiamo fatto l'esperienza di essere colti da idee originali mentre magari pensavamo o facevamo tutt'altro (spesso con il rammarico di non avere a portata di mano un pezzo di carta per prenderne nota!).

L'esperimento di raccolta è riuscito: gli studenti sono venuti con una media di quattro idee originali a testa, quasi tutte "estemporanee" (in qualcuna si notava un pizzico di "meditazione" in più!).




Ma la cosa interessante è stata la ricerca dei meccanismi con i quali essi hanno prodotto le idee: ne è risultata una lista di tecniche per produrre idee a partire da una traccia e mi sembra interessante elencarle in questo post.
  • Definire le parole-chiave: la traccia chiedeva espressamente di definire libertà, democrazia e il significato simbolico della caduta del muro di Berlino ma gli studenti lo hanno fatto in modo spontaneo senza badare alla richiesta esplicita della consegna. Definire le parole chiave della traccia aiuta a capire in che relazione sono, spiegare questa relazione e quindi produrre testo
  • Ricontestualizzare: un termine o addirittura un argomento può cambiare aspetto se inserito in una cornice diversa da quella di partenza. La parola democrazia, per esempio, portata nel contesto dei discorsi di certi "esportatori di democrazia" moderni assume significati "sinistri" rispetto al concetto di democrazia inteso come sistema politico
  • Dare informazioni storiche e/o di cronaca: è quasi sempre possibile dire chi ha fatto qualcosa per primo, quando e dove e fornire così un po' di cronaca ai lettori. Fare storia è un po' più complicato, bisogna assumersi la responsabilità di dividere il tempo in periodi, ognuno con il suo significato civile, culturale e sociale. Per fare cronaca ci si chiede cosa è successo, per fare storia ci si chiede in che modo ciò che è successo ha cambiato le vite delle persone
  • Spiegare le cause e/o le conseguenze: quando il tema non è prettamente storico si può comunque discuterne chiedendosi in che modo il fatto di cui si parla ha prodotto cambiamenti e ha influito sulle nostre esistenze, lo si può fare sia che si parli di televisione che di immigrazione, sia degli abusi verso i minori che dei pantaloni a vita bassa ecc.
  • Paragonare l'argomento o una parte di esso a qualcosa di simile o di molto diverso: si tratta di confrontare rilevando somiglianze e differenze, affinità e contrasti. Il muro di Berlino somiglia tragicamente a quello israeliano e a tutte le forme di separazione sociale. Una civiltà che produce muri viceversa è del tutto differente da comunità basate sulla condivisione e l'assenza di possessi e confini, come in altre epoche storiche o ancora oggi in alcune tribù dell'Africa equatoriale
  • Esprimere e/o descrivere sentimenti: se abbiamo avuto la fortuna di avere a che fare nella nostra vita con l'oggetto del tema potremo raccontare cosa abbiamo provato in quel momento, oppure se il tema oggi ci indigna o ci entusiasma potremo cercare di trasmettere al lettore queste emozioni. In mancanza di esperienze dirette, potremo raccontare i sentimenti provati da altri, dei quali siamo stati testimoni (nel caso della caduta del muro di Berlino molti ricorderanno l'atmosfera di sfrenata liberazione di quella notte)
  • Riflettere sull'etimologia delle parole-chiave: pensare che democrazia significa governo del popolo produce in alcuni elettori italiani un senso di "beffa" immediato, come del resto accade pensando all'Afghanistan di oggi. A volte scoprire la distanza tra il significato originario del termine e l'accezione comune al giorno d'oggi può farci scrivere riflessioni interessanti
  • Espandere/ridurre: se il tema rappresenta un esempio di una categoria più ampia (nel caso del muro di Berlino, tutte le costruzioni monumentali che hanno assunto valore simbolico) possiamo espandere il discorso trovando i caratteri comuni a tutta la categoria, se invece ci soffermiamo su un aspetto particolare del tema (per esempio, la perdita della libertà significava a Berlino come in altri luoghi la perdita della libertà di parola e/o di movimento, aspetti particolari della libertà) allora stiamo riducendo il focus ma in entrambi i casi arricchiremo la nostra riflessione
  • Fare esempi: io stesso sto fornendo esempi pratici di idee per raccogliere idee in un tema, oltre a spiegarne il meccanismo sottostante. Fare esempi raccontando aneddoti sul tema - anche questo è un esempio! - è un ottimo modo per iniziare un testo (anch'io ho raccontato, nel post, l'aneddoto dell'esperimento con i miei studenti!)
  • Citare altri "testi" sull'argomento: forse non li conosciamo, ma è difficile che sul nostro tema nessuno abbia mai scritto, detto, girato un film, creato una trasmissione televisiva o uno spot, per cui se ne siamo a conoscenza possiamo raccontare al lettore in che modo il tema viene trattato da altri autori
Sebbene alcuni di questi meccanismi richiedano delle conoscenze, con un po' di buon senso, un uso sapiente del dizionario e un minimo di "enciclopedia" personale queste tecniche consentono di produrre idee stimolanti a partire da qualsiasi traccia.

Ringraziamo i veri autori di questo post:

Giovanni Carozzi, Annagrazia Casati, Fabio Coduto, Armando Estelli, Lisa Forchini, Genny Ghilardi, Patrizia Mascheretti, Monica Volpi, Virna Zana

4 commenti:

  1. Sono felice che le nostre idee abbiano prodotto un post così ricco ed interessante..Chi l'avrebbe mai detto! Grazie Sergio e complimenti per il sito..A presto Patrizia

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  2. Grazie a te, Patrizia, dal contributo di molti nasce sempre qualcosa di speciale...

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  3. Buongiorno a tutti.
    Il mio problema è superare la sufficienza nei compiti in classe.
    Come posso fare?

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    1. Ciao Giovanni, tutti i post sull'argomento "tema d'italiano" ti daranno consigli e strategie efficaci e ultracollaudate. C'è poi il manuale specifico sui temi che puoi trovare digitando nella casella di ricerca la parola chiave "tema". Contattami via mail per approfondire, se vuoi. In bocca al lupo per tutto!

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