venerdì 29 aprile 2011

Sii breve

A Shakespeare piacque il motto latino brevitas sapientiae anima est tanto da metterlo in bocca a Polonio quando comunica alla madre di Amleto che suo figlio è semplicemente pazzo e null'altro.

Nel tentativo di essere breve, forse Polonio esagera, o forse Shakespeare vuole soltanto prendersi gioco di lui e fargli fare brutta figura.

La scrittura è in assoluto l'attività nella quale è più facile dilungarsi che essere brevi.

Se questa difficoltà sia una questione di sapientia o meno non saprei, ma è certo che la brevitas giova alle penne.

Rendere un testo più leggibile abbreviandolo però richiede un lavoro di revisione aggiuntivo.

È possibile riscrivere del tutto un testo con l'intento di usare meno parole, ma significa scrivere due volte la stessa cosa.

La brevità del testo si paga con la lunghezza della sua elaborazione.


Per lmitare i danni di una revisione lunga, concentrati sulle parole inutili ed eliminale.

Non si tratta di scrivere un testo con meno parole in assoluto, ma scrivere usando solo le parole necessarie.

Vediamo un paio di modi per farlo.

Che... cosa?
Il che è nel novanta per cento dei casi la parola inutile per eccellenza, principalmente nella sua veste di pronome relativo.

Ma è anche la parola più facile da eliminare.

Così

dato che i lettori sono interessati alla revisione, ho deciso di scrivere ancora un post in merito

diventa

per i lettori interessati alla revisione ho scritto ancora un post in merito

oppure

Sergio, che è un formatore e un blogger, ha molti interessi

cambia in

Sergio, formatore e blogger, ha molti interessi

infine

questo post, che è stato scritto da Sergio, approfondisce il tema della revisione

si trasforma in

il post di Sergio approfondisce il tema della revisione

Ma in casi estremi bisogna usare altre maniere.

Più sostanza e meno arte!
Così la regina striglia Polonio mentre si diletta in giochi di parole sulla pazzia del figlio Amleto.

Come mai Polonio afferma che Amleto è pazzo?

Riassumiamo la vicenda:

 Amleto incontra il fantasma del re suo padre, che credeva morto per disgrazia, e che invece gli rivela di essere stato ucciso dallo zio, complice la madre. Poiché Amleto non ha la forza di farsi giustizia come il padre richiede, inizia a comportarsi in modo strambo per temporeggiare e far credere alla madre e allo zio di essere all'oscuro di tutto. (62 parole)

Tutto è sempre abbreviabile, per cui potremmo dire anche

Il fantasma del padre di Amleto gli dice che sua madre e suo zio lo hanno fatto fuori per mettersi insieme, ma il giovane indugia nel farsi giustizia con la vendetta, così si finge pazzo per prendere tempo. (38 parole)

È il caso di usare la brevitas fino a questi livelli?

Quant'è sottile il confine tra eliminare le parole inutili ed eliminare le parole e basta?

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