sabato 26 aprile 2014

Scrivere testi originali o dare originalità ai testi?


 Ultimamente, fare battute basate sul chiasmo, come quella del titolo, ci fa sembrare tutti imitatori degli imitatori del presidente del consiglio...

Battute a parte, chiunque scriva desidererebbe sempre sfornare qualcosa di originale, di proprio, di unico.

L'avverbio sempre deve però metterci in guardia: è impossibile, e forse non è neanche un male.


Caro amico che scrivi...
La canzone qui in alto ha molto a che fare con questo argomento.

L'avrai sentita sicuramente centinaia di volte, fa parte del patrimonio italiano, ormai.

Però forse ti starai chiedendo come mai non ho linkato la versione originale di Lucio Dalla o almeno una versione cantata da lui stesso.

La popolarità della canzone resta comunque legata al suo autore, anche se i due signori che la cantano sono altri due mostri sacri.

E la cantano bene, non si può negarlo: anche nella loro versione il pezzo trascina, emoziona, ci tocca.

La canzone in sé è riconoscibile e nello stesso tempo diversa, perché il modo di offrircela cambia.

Che cos'hai da offrire?
Se digitiamo su Google la chiave scrivere bene, il motore ci risponde con la bellezza di 22 milioni e passa di pagine.

Questo potrebbe scoraggiare chi, come me, cerca con i suoi testi di trattare l'argomento.

Potrebbe farmi sentire sconfitto in partenza, immaginando che il mio post finisca nel calderone diventando praticamente inutile.

Mi sbaglierei.

Perché quando scrivi un pezzo sei come Morandi e Renato Zero che cantano un brano di Lucio Dalla.

Non è tanto la canzone, ma il modo in cui la canti.

Il contenuto è importante, ma altrettanto lo è il modo di metterlo giù nel tuo testo.

Mi interessa
È un aspetto misterioso, lo so, ma quando a una persona interessa qualcosa, è capace di prenderne in grande quantità, di volerne ancora, di desiderarne di più.

Se guardo la libreria accanto a me, mentre scrivo, ne ho la prova: mi ricordo della fame continua di leggere su determinati argomenti, comprando e divorando libri che parlano sempre dello stesso argomento, ma con una lieve sfumatura di differenza.

A distanza di tempo mi rendo conto che l'apporto dato da alcuni libri, troppo simili ad altri, è stato minimo.

Ma mentre ero preso dalla mia ricerca di sapere, ogni singola sillaba in più detta sul tema di mio interesse mi sembrava una perla preziosa.

I lettori vogliono sentire anche la tua voce, perché amano sentire altre voci sull'argomento che interessa loro.

Gli piace cogliere le differenze nel modo in cui accordi le parole, dispieghi le idee, fornisci opinioni e soluzioni.

In molti casi, comunque, anche partendo da un contenuto già cantato da qualcun altro, ti troverai a produrre un pezzo unico a suo modo, scoprirai scrivendolo che avevi qualcosa in più da dire anche tu.

Ci saranno poi momenti nei quali ti atterrai maggiormente a quanto già detto, magari fornendo il tuo parere su quanto già scritto da altri.

E ci saranno altre volte nelle quali vivrai la profonda convinzione di aver scritto qualcosa di assolutamente inedito e fondamentale per quell'argomento, e poi scoprirai solo in seguito che qualcun altro ci aveva già pensato e tu non lo sapevi o, per qualche strana ragione della mente, lo avevi rimosso.

Canta tu!
Non conta che cosa scriverai, ma come lo farai.

Ora vai e scrivi il tuo pezzo.

Perché hai sicuramente qualcosa da dire, e c'è qualcuno che amerà leggerlo.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog