mercoledì 24 luglio 2013

Titoli con la doppietta: come istigare alla lettura dei post


 Lo guardi mai Zelig?

Ti piace di più Bertolino o Ale e Franz?

Gioele Dix o Ficarra e Picone?

Annamaria Barbera o Nuzzo e Di Biase?

E soprattutto, lo guarderesti ancora se invece di due conduttori ce ne fosse solo uno?

Chi scrive per il teatro lo sa: il testo di un monologo dev'essere di ferro, mentre nel dialogo contano gli attori e i tempi di recitazione.

In un certo senso, il duo comico va più sul sicuro, perché ognuno può contare sull'altro, mentre i monologhisti devono avere battute eccezionali.

Anche l'attenzione di chi li guarda e ascolta viene stimolata diversamente, e nell'assistere all'esibizione di un duo c'è maggior attesa per come reagirà l'altro.

Lo stesso principio puoi sfruttarlo nel costruire i titoli dei tuoi post, con la doppietta: la procedura non cambia, se sai scrivere buoni titoli, ma in questa versione lo sparo sul lettore è duplice.


Che cos'è un titolo con la doppietta?
Un titolo a due teste: come per le coppie menzionate sopra, l'una e l'altra testa sono fondamentali per funzionare.

Qualche esempio?

  • Perché ogni testo ha bisogno di struttura, e come farla in dieci minuti
  • Perché leggere ti è indispensabile: due mosse per farlo al meglio
  • La strategia dell'orso. La forza è nella calma
  • Titoli con la doppietta: come istigare alla lettura dei post
Eh sì, ci ho messo anche il titolo del pezzo che stai leggendo perché ne è un esempio lampante.

Ognuno si compone di due parti, separate da punteggiature più o meno marcate.

Ognuna delle parti sta in piedi sintatticamente e può essere separata.

Come funzionano i titoli con la doppietta?
In realtà, anche se tu separassi le parti dei quattro titoli in alto, ti accorgeresti che c'è una differenza tra i primi due e gli altri.

Se io dico Perché ogni testo ha bisogno di struttura, oppure Perché leggere ti è indispensabile, tu comprendi perfettamente il senso del mio discorso e ti aspetti che il testo sottostante ti spieghi questi perché.

In un certo senso, hai capito già dal titolo di che cosa si parlerà nel post.

Se io invece dico La strategia dell'orso e basta, o Titoli con la doppietta e punto, il massimo che puoi capire è che c'è una strategia o un sistema per titolare che prendono come esempio metaforico un animale e un'arma da fuoco, ma devi essere parecchio competente nella lettura e nella scrittura, altrimenti questi due mezzi titoli da soli non ti diranno quasi nulla.

Quando però continui a leggere il titolo e arrivi alla seconda parte, l'immagine inizialmente monca si completa, i due pensieri vengono messi in connessione dal tuo cervello, la tua capacità di predire il contenuto del testo  a partire dal titolo ti farà immaginare quali possibili collegamenti ci sono tra il primo e il secondo colpo della doppietta.

La tua mente, insomma, lavora di più davanti a un titolo simile, proprio come ci vuole più attenzione a seguire Ale e Franz che Bertolino.

Forse invece della doppietta avrei potuto usare un'altra metafora: il rasoio bilama.

Nelle pubblicità di questi rasoi si vede sempre la prima lama che solleva il pelo e la seconda che... zac, lo trancia via!

Doppietta o rasoio, il titolo così costruito farà soffermare chi legge, istigandolo a continuare, e tu avrai raggiunto il tuo obiettivo.

Quando scrivere titoli con la doppietta?
Sicuramente, tutte le volte che parli di un metodo, di una strategia, di un sistema, di una procedura, di un effetto scientifico, di un movimento politico, insomma, di qualcosa che ha un nome al quale è necessario associare spiegazioni ulteriori.

Tuttavia, come hai potuto vedere dai primi due titoli negli esempi, il meccanismo funziona anche se la prima parte è chiara: la doppietta spara comunque due colpi e il rasoio non smette di sollevare prima e tagliare poi i peli.

Anche con titoli composti da parti perfettamente indipendenti e autonome, il meccanismo della doppia attenzione funzionerà sempre.

Questo però non vuol dire prenderci la mano e scrivere sempre titoli con la doppietta.

Dipenderà dal grado di sorpresa che vuoi creare, dal tipo di scossa che vuoi trasmettere, e non sempre si scrivono post con questo intento.

Quanto dev'essere lungo?
Sicuramente sarà un titolo più lungo della media, ma attenzione a non trasformarlo in un mini-paragrafo.

Se io avessi scritto Titoli con due periodi: come fare un incantesimo al lettore e fargli bere un filtro d'amore per la tua scrittura avrei forse dato più poesia, pur dicendo la stessa cosa, ma avrei aumentato la difficoltà di lettura, sia per la lunghezza che per la complessità semantica.

Ricordati quindi che più delle altre tipologie di titolo, quello con la doppietta ha bisogno di una buona revisione.

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