sabato 8 giugno 2013

Padroni della scrittura: dieci regole universali

La scrittura online sta cambiando più rapidamente di quanto gli autori di questo cambiamento potessero prevedere.

La fruizione dei testi attraverso schermi, monitor e display ha finito col mettere sul piedistallo l'impatto finale dei testi, che poi per chi legge non è affatto finale, anzi, è la classica prima impressione.

Quando si dice che per scrivere online non è necessario avere tutte le caratteristiche dei buoni scrittori, in fondo, si dice qualcosa di vero.

Sai trovare idee?

Ma con due click nei motori di ricerca o nelle statistiche degli argomenti più cliccati si fa presto a farsele venire.

Sai strutturare bene un testo?

Ti faccio i miei complimenti, anche se con i software di oggi fare scalette e mappe è davvero un gioco da ragazzi.

Sai scrivere con scioltezza e rapidità?

Anche questa è una buona cosa, solo che chiunque abbia un sito o un blog sa bene che è normale avere in cantiere diversi testi incompleti che poi, alle prime occasioni, vedranno la luce, per cui il segreto non è più tanto il tempo di esecuzione quanto la capacità di avere testi pronti a uscire al momento giusto.

E allora che cosa resta?

Tutto ciò che riguarda quella famosa prima impressione: l'editing.

Conta molto di più una buona capacità di revisionare i testi prima di pubblicarli che il massimo dei voti nelle altre caratteristiche elencate sopra.

Un testo curato da una buona revisione arriverà dritto al lettore, sarà corretto, centrato sull'argomento, economico nel linguaggio e preciso nello stile.

Eccoti un piccolo decalogo da usare prima di cliccare su pubblica d'ora in poi.


La scrittura irresistibile

  • Sappi ciò che dici: sembrerà un consiglio assurdo, ma nella mia esperienza di coach sono abbastanza frequenti testi che si perdono per strada, perché l'autore durante il percorso di stesura si è innamorato di nuovi spunti che sorgevano, magari buoni, ma facendone un'accozzaglia incoerente; argomenti e descrizioni devono essere precisi, dev'esserci tutto il necessario e nulla di più.
  • Traccia i confini: se ti rivolgi a un tipo preciso di lettore, fai capire bene che stai escludendo gli altri tipi. È necessario. E se gli esclusi ti odieranno, vuol dire che hai fatto un buon lavoro.
  • Stringi: sia che tu debba scegliere il nome del tuo sito o del tuo blog, sia che tu debba scrivere un titolo o un incipit, datti un limite, tre parole precise che possano differenziare il tuo nome, titolo o incipit da tutti gli altri.
  • Scaletta i punti essenziali: se ancora non hai fatto la prima stesura, questo ti permetterà di scrivere un testo coeso; se l'hai già fatta ma ti sembra contorta, ristrutturare il testo nei suoi punti principali metterà ordine e lo renderà logico.
  • Scrivi per frasi: la fatica di scrivere un post, un articolo, una relazione, è solo una fantasia perversa; in realtà tu stai scrivendo una riga, quando hai finito ne scrivi un'altra, e quando anche questa è finita ne fai un'altra ancora, ma non pensare mai di scrivere tutto il testo.
  • Non trascurare la grammatica: non hai idea di quanto sia ancora potente l'effetto di un testo scritto secondo le regole e senza errori, nonostante i tentativi di sdoganare le nuove modalità di scrittura smart dei ragazzini; anzi, sono proprio loro a sentirsi inferiori davanti a un testo ben scritto.
  • Scegli le parole: almeno le parole chiave legate all'argomento di cui parli sceglile bene; anche questo lo si fa con estrema facilità, usando un dizionario di sinonimi online o l'apposita funzione contenuta nei programmi di scrittura.
  • Rileggi piano: fai sempre una rilettura lenta, lentissima, lettera per lettera del testo prima di lasciarlo andare, perché il refuso o la svista sono sempre bravi a nascondersi, gli piace proprio il brivido di essere acchiappati, come i bambini; e tu dagli questo piacere.
  • Sii atemporale: il tuo lavoro con i testi deve andare al di là del tempo; da una parte, stabilisci sessioni di scrittura limitate e precise, magari di mezz'ora per volta; dall'altra, dividi le varie fasi, dedicandoti ogni giorno a un'operazione diversa su più testi, in modo da avere nel giro di tre o quattro giorni due o tre testi pronti e corretti.
  • Dimostrami che ho torto: non è una sfida, sono sicuro che potresti trovare da ridire su ognuno di questi punti, perché la tua esperienza può contraddire le mie parole in qualsiasi momento; e allora il consiglio più grande è proprio questo, metti sempre alla prova ciò che ti viene detto di fare e fidati del risultato, in barba all'autorità di chi ti ha dato il consiglio provato come inefficace.

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