mercoledì 17 aprile 2013

Scrivere: desiderio o intenzione?

Scrivo su diversi blog, come forse saprai.

Questo può far pensare che io semplicemente abbia un tale desiderio di scrivere da aver bisogno di più spazio.

Eppure, il post che stai leggendo non c'entra un bel niente con il mio desiderio di scrivere.

Se io dovessi seguire i miei desideri riguardo alla frequenza di pubblicazione dei post, ci sarebbero giorni in cui tempesterei i blog di articoli e giorni di secca tremenda.

Per fortuna, è la mia intenzionalità e non i miei desideri a determinare il mio lavoro di scrittura.

Io desidero scrivere ma non mi sento terrorizzato dal dover scrivere sempre.

Alcune volte sono distratto, altre volte la concentrazione latita, altra ancora ho poca fiducia nelle mie capacità.

Mi piacerebbe scrivere sempre e solo quando sono ispirato.

Tuttavia, è proprio il giorno in cui manca l'ispirazione a fare la differenza tra chi vuole scrivere e chi scrive.


Un grande privilegio
Innanzitutto, tieni sempre ben presente che la scrittura è un privilegio.

Se ti sfugge questo, scrivere potrà addirittura sembrarti un sacrificio.

C'è gente che darebbe l'anima per essere al tuo posto, per non sentirsi un incapace quando deve mettere giù due righe, che impiega tre giorni per scrivere una mail corretta, temendo sempre di fare brutta figura.

Leggi nei forum, nei social, guardati intorno, leggi le comunicazioni ufficiali, i volantini, i depliant, gli avvisi pubblici.

Renditi conto di quanta gente intorno a te non sa scrivere mentre tu sai farlo ma stai aspettando il desiderio.

È proprio vero allora che chi ha il pane non ha i denti?

La scrittura che non vuoi
L'unica scrittura che può fare la differenza per la tua identità è quella che non vorresti scrivere perché non senti il desiderio.

Pensa invece che cosa può fare uno scrittore capace di scrivere anche quando è poco ispirato.

Se riesce a scrivere testi decenti anche in quei momenti, che cosa inventerà mai quando si sentirà invaso dalla musa?

Proprio quando non vorresti scrivere devi tirar fuori tutto il tuo sapere, la tua bravura, la tua scaltrezza e le tue tecniche.

Le hai studiate, le hai messe a punto, le hai praticate per conoscerle a menadito.

Ora è il momento di usarle.

Smetti di decidere
Non decidere di scrivere, perché decidere è un verbo che esprime un'azione nel tempo, e tu non puoi neanche immaginare quanto tempo si prenderà il tuo cervello pigro per compierla.

La decisione - nome, non verbo - dev'essere già presa.

Esci dalla trappola del decidere.

Se proprio vuoi struggerti con il decidere se scrivere o meno, fallo in forma scritta, e questa sarà già la tua decisione ormai presa e realizzata.

2 commenti:

  1. Accidenti! Questo post mi ha trapassato la mente per conficcarsi dritto nel cuore...mi ci voleva proprio! Grazie mille per questa salutare "sferzata" e complimenti per i tuoi post sempre preziosi e illuminanti.

    Un caro saluto.
    Anna

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  2. Bellissimo blog! Nel giro di pochi minuti ho letto quattro post, e ne ho altri quindici da parte. E dire che ero entrato solo per puro caso...
    Hai dannatamente ragione quando dici che "è proprio il giorno in cui manca l'ispirazione a fare la differenza tra chi vuole scrivere e chi scrive". Mi sono messo in testa di aprire un blog sulla scrittura (sebbene abbia solo 17 anni), blog da aggiornare quotidianamente. "Dai, sarà facile: devi solo anticiparti una decina di articoli prima dell'11 Maggio" mi dicevo, "uno al giorno e prima di allora starai a posto".
    Dovrei chiedere aiuto a uno psichiatra, per questa vocina malefica. Sono passate due settimane e non ho concluso molto: due articoli quasi completi e l'idea per un racconto.
    Da oggi stesso voglio scrivere un post (o racconto, o capitolo) al giorno, infischiandomene degli impegni scolastici o familiari che potrebbero presentarsi.

    Grazie per il post e ancora complimenti!

    RispondiElimina

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