giovedì 21 ottobre 2010

le parole sono importanti: sceglile con cura!



Lunedì 18 ottobre 2010, poco dopo le 21: uno di quei momenti nei quali la vita ti presenta un bivio.

Da una parte, Il Grande Fratello, dall'altra L'Infedele.

Mentre su canale 5 andava in onda il tripudio o-scenografico dei giorni nostri, espresso in un linguaggio sdoganato e sdoganante, in cui l'italiano è soltanto un'opzione, su La7, in presenza dell'autorità di Tullio de Mauro, si discuteva sull'importanza della lingua nell'esercizio del potere.

Nel sintetizzare il pensiero del grande linguista italiano, il conduttore afferma a ragion veduta che chi riesce a imporre il proprio vocabolario ha già vinto.


Non pensare che io voglia impelagarti in un pistolotto politico: per me la politica è ancora l'arte del possibile, e non c'è miglior modo di farla se non mettere nelle mani dei cittadini gli strumenti per governare la propria vita.

I concetti espressi dagli ospiti della trasmissione sono strumenti fondamentali, sia per la comunicazione che per la civiltà.

Perciò sottolineo ancora una volta quell'affermazione, e ti faccio notare quanto sia importante per chi scrive scegliere con cura le parole.

Non per vincere, e non necessariamente per convincere, ma sicuramente per confermare il proprio diritto a esprimersi.

Puoi usare le parole che ti pare, ma nulla dovrà apparire casuale: come diceva Michele Apicella in Palombella rossa di Nanni Moretti, le parole sono importanti.

L'unico modo per evitare la casualità è programmare.

Ma possiamo programmare le parole che useremo?

Certo: con la scelta delle parole chiave.

Il tuo pezzo, articolo, saggio o post che sia, sarà imperniato su pochi concetti di base, rappresentati da alcune parole specifiche dell'argomento che tratterai.

È questo il passaggio più importante: dedica 10 minuti prima di scrivere alla scelta di quelle tre o quattro parole chiave intorno alle quali articolerai il tuo testo.

Una strategia sempre vincente, che puoi trovare ben sviluppata in Scrittura Rapida al Pc: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

Se le parole chiave scelte in anticipo ti aiuteranno a costruire un testo coerente, ancora più importante sarà individuare le parole che ti portano fuori strada.

Ogni scrittore tende, in prima stesura, a usare termini che intralciano il flusso comunicativo: parole difficili, espressioni contorte, sintassi intricata eccetera.

Tutte le volte che ti accorgi di produrre simili "mostri", prendine nota: in poco tempo costruirai la tua black list di parole ed espressioni da evitare.

Su queste due "colonne", parole chiave e black list, potrai erigere un solido "tempio" della scrittura.

E ora al lavoro.

P.S. ho detto black list invece di lista nera: se mi sente Nanni...

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