giovedì 18 marzo 2010

Una scrittura da favola...


C'era una volta un'idea.

Vagava in una testa, dopo esser spuntata da una scarica elettrica tra due neuroni.

Nel suo vagabondare non sapeva di correre un grave rischio: altre scariche sarebbero arrivate e lei sarebbe scomparsa nel nulla, per sempre, senza nessuno che l'aiutasse a uscir fuori da quello strano luogo e a trovare un posto sicuro dove stare.

A un tratto da una penna scaturì un filo d'inchiostro grazie al quale la nostra piccola idea poté planare su una grande distesa di carta.

Finalmente, un attimo di pace...

Se ne stava lì tranquilla e diceva a sé stessa "che fortuna che ho avu..." e senza che ebbe finito di dirlo ecco che iniziarono a pioverle intorno altre idee e tutte si lasciavano scivolare sulla carta lungo fili e fili d'inchiostro, un acquazzone di idee!

La nostra piccola idea non si perse d'animo e andò incontro alle sue simili per capire chi fossero e che intenzioni avessero.

Quale fu lo stupore nello scoprire che poteva andare d'accordo con alcune e con altre no!

E tutte, come lei, cercavano in quello spazio bianco la giusta compagnia di altre idee con le quali potersi legare!

Così in breve tempo, muovendosi lungo la carta le idee formarono delle famiglie e ogni volta che una nuova idea si aggiungeva al gruppo esse iniziavano tutte insieme una danza per far posto alla nuova arrivata, a volte anche cambiando tutte di posto per trovare un modo più comodo di stare insieme!

Ma ahimè, alcune idee, pur affannandosi per tutto il foglio alla ricerca della propria famiglia, alla fine restarono da sole e una grande tristezza riempiva il loro cuore: emarginate da tutte le altre si fermavano in attesa della striscia nera d'inchiostro che scendeva a eliminarle per sempre.

Eppure ogni idea cancellata sa che il suo sacrificio non è vano ma consente alle altre di proseguire più speditamente...

Le idee superstiti, compresa la nostra piccola amica, furono trasferite su una piccola scala e ognuna si trovò il gradino migliore su cui stare.

Sembrava il cast di un grande show in preparazione!

Tutte si cambiarono d'abito, ognuna si agghindò per apparire al meglio abbigliandosi con le parole più adatte alla sfilata finale, dove le idee, vestite di tutto punto, poterono essere ammirate dai lettori...


Dobbiamo ringraziare Vladimir Jakovlevic Propp per tutto ciò che ci ha detto sulle fiabe, su come sono fatte, su cosa le rende avvincenti ed eterne.

Ho scelto di "parlarne" in questo modo per lasciare a lui il giusto merito, ai lettori la scoperta del suo studio, e alle atmosfere della fiaba l'occasione di diffondersi in questo post, con l'invito per chi scrive a cimentarsi nella creazione di nuove storie...

4 commenti:

  1. Ciao Sergio!
    Quanto appoggio questo tuo post sulle fiabe! Adoro le fiabe, e ho avuto occasione di scoprire l'incredibile lavoro di Propp. Trovo che non esista nulla di altrettanto affascinante di un bel racconto, dieci minuti di magia da condividere con qualcuno, grande o piccino, o da regalare a sé stessi, perché no: ci sono storie che sono dei veri capolavori!

    Fiabe per tutte le occasioni, e fiabe per tutti, di tutti i generi: disponiamo di un patrimonio vastissimo! Un universo ricco e meraviglioso cui attingere a piene mani...

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  2. Ciao Antonella,

    mi fa piacere ciò che dici, visto che le fiabe sono il tuo "pane quotidiano" e spero di leggerne presto una con la tua firma.

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  3. ciao Sergio!
    Davvero interessante questo tuo post, non so' se volevi scrivere una presentazione delle favole o una favole vera e propria, in realtà ai fatto entrambe le cose.
    Io sono stato affascinato di più dalla favola.

    Grazie
    Giovanni Ferraro

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  4. Grazie a te Giovanni,
    il tuo sguardo da esperto è un contributo notevole che apprezzo molto.
    In bocca al lupo per i tuoi progetti.

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