è l'anima del senno,
e il parlar troppo un fronzolo esteriore,
il mio discorso sarà molto breve.
Lo dice Polonio alla madre di Amleto nella tragedia di Shakespeare, e sebbene il personaggio sia messo in cattiva luce dall'autore,
Farò dunque come Polonio-Shakespeare,
Se vuoi annoiare il tuo lettore
E se
Naturalmente, se stai scrivendo un testo accademico forse alcune parole e alcune costruzioni sintattiche ti saranno indispensabili.
In tutti gli altri casi però una sana e saggia brevità
Per revisionare il tuo testo riducendone la lunghezza, usa questi strumenti.
Meno parole, meno caratteri
Se usi un programma di video-scrittura,
Alcune versioni di tali programmi offrono
Se stai lavorando su altri supporti - come questo sul quale scrivo io -
Punta alle parole, lavora sulla frase
Non è così semplice abbreviare,
Ma l'errore più grande è
In realtà, dovrai lavorare frase per frase, e
Solo così
Ecco alcuni consigli su dove buttare gli occhi:
- Lavora sull'emozione: sostituisci parole generiche con parole specifiche, soprattutto
quandosehanno a che fare con iesprimono sentimenti; aggettivi come buono, cattivo, facile, difficile, strano, normale, e tutti gli altri termini basici indicanoun grado diuna genericità da sistemare,a volteriscrivendo l'intera frase e quindi approfittandone per abbreviarla. - Usa i sinonimi: sia nei programmi per scrivere che online esistono risorse
in grado di offrirti all'istantecon caterve di sinonimi per potenziare o alleggerireopportunamenteil tuo testo; usali. - Usa un solo aggettivo per ogni nome: spesso sono gli aggettivi a fregarci, perché
conla loro caricaci permettonopermette - mentre buttiamo giù il testo - di riempirlo superando le incertezze; alla fine però si possono rivelaretroppopesanti; sescopri di avernene hai usati troppicerca di ridurliriduciliusandocon questo criterio. - Usa un nome migliore al posto di una coppia nome-aggettivo:
grazie aicon i dizionaridi cui parlavo prima,potraitroverai sempretrovareun nome specificoin grado diper sostituire il significatoche volevi dare aggiungendo unaggiunto dall'aggettivo;in questo modocosìavrai risparmiatorisparmierai il cinquanta per cento delle parole. - Ragiona nello stesso modo con verbi e avverbi: se l'aggettivo collabora col nome, l'avverbio fa altrettanto col verbo; e se puoi trovare nomi in grado di fare a meno degli aggettivi,
quasi sempretroverai dei verbi capaci di camminare sulle proprie gambe senza avverbi accanto; se proprio non puoi farne a meno, ricorda che esistono avverbi - per esempio quelli in -mente - in grado di sostituire locuzioni avverbiali, e quindi coppie, terne o addirittura sfilze di parole; ricorda anche che gli avverbi in -mente sono anche i più brutti e pesanti, perciòquandose puoi tagliali via. - Usa la forma attiva: nel novanta per cento dei casi, la forma attiva è più breve di quella passiva,
per il semplice fatto chepoiché la costruzione passiva italiana utilizza l'ausiliare e quindi c'è sempre una parola in più; in aggiunta, la forma attiva è anche più comprensibile ed efficace.
Di quanta saggezza abbiamo bisogno?
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