lunedì 21 novembre 2011

Come svegliarsi dall'incubo del foglio bianco

Il bianco di un foglio - o di una pagina elettronica - che non si riempie in alcun modo di idee, parole, frasi e testi è veramente l'incubo ricorrente degli scrittori.

Nessuno di noi, amanti della penna e dei tasti, si salva da questa sciagura.

A chi tocca, però, dare la sveglia dall'incubo?

Sempre a noi, ovvio.

Nonostante l'immacolato terrore, dobbiamo spremerci e iniziare a macchiarlo d'inchiostro o a pigiare le letterine sui pulsanti.

Un impegno da onorare con fede: la fede nel testo che verrà.

Detta così, è proprio dura.

Siamo sicuri che solo l'impegno sia necessario?

Non c'è nulla che possiamo fare al fine di scongiurare tutto questo biancore che periodicamente dobbiamo affrontare?

Se il foglio bianco ti riempie di terrore troppo spesso, ci sono esattamente tre cose che non stai facendo a dovere.



Non leggi
La scrittura non arriva come i temporali, all'improvviso.

Anzi, lo fa, e lo fa ogni morte di papa, esattamente come i temporali improvvisi.

Qui stiamo parlando di scrivere bene, e per scrivere bene tu devi conoscere bene l'argomento del quale occuparti.

Come puoi farlo?

Devi leggere, devi ascoltare, devi guardare, devi ricercare, e devi anche fermarti a pensare.

Ognuna di queste attività richiede un minimo di tempo.

Ognuna può cominciare solo se tu ti concedi di praticarla.

Non è incredibile come Internet porti nelle case delle persone valanghe di parole da leggere e che nello stesso tempo le statistiche indichino che i lettori sono in calo di continuo?

Va bene, i lettori sono in calo perché la lettura è stata in parte superata da altri media.

Tu però non sei un lettore, sei uno scrittore e in quanto tale devi leggere.

C'è una bella differenza e la prima ad accorgersi di quando leggi è proprio la tua pagina che, da bianca, inizia subito a macchiarsi di parole.

Chissà perché...

Non prendi nota
Aspetti il momento stabilito per mettere penna su carta?

Non ci siamo.

Le idee volano - come le parole - e vanno assolutamente fermate.

Soprattutto, annotare ti consente di fare subito brevi liste delle idee fondamentali su ogni argomento.

Ti basta questo per impostare il tuo prossimo testo e aggirare quel candore malefico della pagina bianca, che si ritroverà vergata senza rendersi conto di come tu abbia fatto.

Fregala, scrivendo sul tuo bloc notes quando ti capita.

Non partecipi
Hai presente Joyce, quando in Ulisse si mette a scrivere ogni minimo pensiero di Leopold Bloom senza neanche usare la punteggiatura perché tanto anche i pensieri sono un flusso continuo?

Ecco, non puoi avere migliore dimostrazione di questa.

Ma... dimostrazione di che cosa?

Del fatto che se in teoria è possibile scrivere su tutto ciò che passa nella testa d'una persona, allora tutto ciò che puoi vivere è un potenziale materiale su cui scrivere.

Tutte le esperienze in cui potrai imbatterti celano in sé stesse i semi dei tuoi prossimi testi.

Non stare ad aspettare che germoglino, lo faranno indipendentemente dalla tua volontà.

Quello che devi fare è continuare ad andare in giro per il mondo e vivere altre esperienze, raccogliere altri semi, preparare altre fioriture.

Conversare con gli amici, con i parenti, discutere con i tuoi cari, mandare un vaffa nel traffico a qualcuno, fare un bel pranzo domenicale interminabile o bere un caffè frettoloso.

Nel conto finale della tua creatività ci finisce tutto questo e tanto altro ancora.

A patto che tu viva.

Allora  sì che la pagina bianca diventerà il tuo sogno.

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