giovedì 10 giugno 2010

Commentare o non commentare sui blog?

Questo è il dilemma
Per non restare bloccati nel dilemma, impostiamolo.

Commentare sui blog dovrebbe essere una spontanea reazione alla lettura di un post: ci ha colpiti, ci ha disgustati, ci fa riflettere, ci è simpatico ecc.

Ma i commenti consentono ad altri bloggers e gestori di contenuti sul web di firmarsi e linkare il commento al proprio blog o sito.

In pratica, si crea rapidamente una "porta" di accesso in più al nostro spazio online, nella speranza che altri visitatori del blog su cui abbiamo commentato facciano clic sul nostro link e si "innamorino" di noi diventando nostri fedeli seguaci.

Ora si spiega il condizionale Commentare sui blog dovrebbe essere una spontanea reazione ecc.: in realtà non è altro che una strategia di traffico.




Traffico per dove?
Per il nostro sito, dicevamo.

Ammesso che qualcuno clicchi sul link lasciato, cosa trova da noi?

Il vero problema è il contenuto di qualità: se c'è avremo probabilmente guadagnato un futuro lettore, altrimenti ciao.

Cosa s'intende per contenuto di qualità?

Una qualità assoluta non esiste, perché non esiste un lettore unico.

Ma quando scrivi sai quanto impegno e quanta cura spendi per i tuoi lavori e l'impegno e la cura trovano sempre il loro lettore appropriato.

Una chiave importante è: scrivere per il tuo lettore e non per qualsiasi lettore.

Lo stesso vale per i commenti: scrivere per l'autore del post, per costruire un legame con lui, per stabilire un rapporto o anche per aprire un confronto.

Ma scrivere un commento solo per guadagnare un link crea più problemi che altro.

Chi sa 'sto stupido dove vuole arrivare...
Questa mitica frase di Totò, dallo sketch televisivo con Mario Castellani che trovi sopra, descrive bene il pensiero di molte persone che, leggendo i commenti sui post, decidono poi di cliccare sul link.

Infatti, per alcuni bloggers commentare sui blog significa fare una gara al primo commento da piazzare sul blog più importante, nella speranza di acquisire chissà quale visibilità.

Ma spesso questa gara al primo posto sfocia in commenti sgangherati, di nessuna attinenza né col tema del post né con i contenuti del blog di appartenenza.

Insomma, si vede subito se il commento è fatto da qualcuno che ha letto il post e per questo ha qualcosa da dire, o se è scritto da chi forse il post non lo ha neanche guardato e infarcisce di banali considerazioni lo spazio dei commenti, solo per lasciare il link.

Gli altri visitatori se ne accorgono, così cliccano per venire a vedere 'sto stupido dove vuole arrivare, per poi non tornare più.

P.S. La gran parte di questi visitatori sono quelli da un click e via - lo puoi capire bene dalle statistiche del tuo sito - e se gli chiedessi ma perché hai perso tempo a venire a visitarmi? ti risponderebbero come Totò, e che me frega, che so' Pasquale?

1 commento:

  1. Ah Sergio, come hai ragione!!!
    Personalmente trovo molto snervante quando, nel leggere i commenti ai blog che seguo, trovo quelli che assolutamente non significano nulla, perché non hanno il minimo legame con il contenuto del post! In quei momenti mi verrebbe voglia di contattare il "furbo" di turno solo per dirgli "ma ti rendi conto che ciò che fai è ridicolo e inquina la qualità delle informazioni che circolano sul web"?
    Diamine, invece di perdere tempo pubblicando commenti preconfezionati e frasi fatte varrebbe la pensa applicarsi, come dici tu, sui contenuti del proprio blog.

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