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mercoledì 29 luglio 2015

Le fondamenta della scrittura

Vuoi scrivere storie brevi?

Vuoi fare articoli per pubblicizzare prodotti?

Vuoi fare il reporter?

Vuoi darti alla poesia?

Vuoi arricchirti scrivendo?

Vuoi sfornare romanzi?

Vuoi costruire manuali d'uso?

Vuoi darti ai blog?

Vuoi scrivere... insomma, scrivi pure quello che ti pare.

Non sono certo io a doverti sciorinare adesso le quintalate di modi e tipologie di scrittura che circolano nel mondo e che la tecnologia non ha affatto ridotto, bensì ha moltiplicato oltre la misura.

E sono tutti modi diversi tra loro.

Anzi, più vuoi specializzarti, più ti accorgi che le regole peculiari di ogni tipologia di scrittura sono molto, ma molto diverse.

Come quando guardi alla storia di altre forme comunicative, la pittura, per esempio, e provi a far scorrere nella tua memoria un mosaico romano, un'icona religiosa, un ritratto rinascimentale, un esperimento impressionista.

Quanto sono diversi, e quante storie differenti ci sono dietro, ad aver generato quelle differenze.

Eppure, a guardare meglio, si scorgono anche caratteristiche simili, punti di contatto, fattori comuni.

Hanno a che fare con le regole base della percezione, con quelle della creatività, con la tecnica compositiva.

Sono le ossa, gli organi, i tessuti, che danno vita a corpi differenti se visti da fuori, ma con un'anima comune alla base.

E lo stesso vale per chi scrive.

Perciò, scegli pure dall'elenco sovrastante a quale forma di scrittura dedicarti, ma ricordati sempre di tenere in considerazione queste raccomandazioni di seguito.

Ti permetteranno di tenere saldo il timone, e soprattutto di non oscillare tra un tipo e l'altro di scrittura, attribuendo sempre al genere scelto il merito o la colpa di ciò che scrivi o di ciò che proprio non ti riesce di buttare giù.

mercoledì 6 maggio 2015

Scrittura ed evoluzione: al meglio non c'è mai fine

Dove sta andando la scrittura?

Non parlo della capacità di mettere in parole informazioni, concetti, racconti e sentimenti, no.

Intendo proprio dire la scrittura, ossia il codice che utilizziamo per comunicare attraverso i testi.

A richiamare l'attenzione, nei giorni scorsi, un'immagine circolata attraverso la rete, di origine ispanica  anche se qualcuno in Italia l'ha fatta girare mettendoci il suo logo sopra - la puoi vedere cliccando qui - che attraverso una linea del tempo mostra le tappe della scrittura nella storia umana.

sabato 13 settembre 2014

Il riposo dello scrittore

Quando la scrittura - funzionale o creativa - assume un peso rilevante nella tua vita, non porta solo un grande piacere.

Poiché è una cosa meravigliosa da fare, che ci fa star bene, giustamente cerchiamo di portarla avanti con impegno, consapevoli a volte di doverci anche forzare, pur di mantenere l'appuntamento con lei.

La scrittura però è una cosa viva, è pratica ma è fatta di respiri, è un compito ma anche un'esperienza, serve a dare risposte ma ha bisogno di tempo per far emergere le domande giuste.

Tra il lavoro, gli impegni familiari, le faccende domestiche, a volte ritagliare o aggiungere tempo per scrivere vuol dire arrivare a sentirci come uno straccio strizzato.

Dove stiamo sbagliando?

Nella fiducia.

È evidente che se domani dobbiamo consegnare una relazione di lavoro dobbiamo farla oggi, e altrettanto evidente che se non puliamo oggi quella cucina ci troveremo a mangiare sporcizia, stasera.

La scrittura, invece, non ha nessun rapporto necessario con l'immediatezza, mentre ha una condicio sine qua non: il riposo dello scrittore.

Prima delle tecniche, dei consigli, dei manuali e dei corsi di scrittura, e dello scrivere risme su risme, la cosa fondamentale per avere subito un miglioramento nell'esperienza dello scrivere è riposare.

venerdì 18 aprile 2014

Essere scrittore o fare lo scrittore?

Per chi si occupa di scrittura le parole sono o dovrebbero essere fondamentali.

Quando le parole non sono precise, non lo sono nemmeno le definizioni, e quindi si crea confusione, una confusione che permea chi scrive e chi legge, provocando crisi d'identità.

La rete ha cambiato molto: non è che prima non si potesse scrivere, ma farsi leggere non era così semplice; oggi invece con internet è molto più facile intercettare lettori più o meno interessati agli argomenti dei quali ci occupiamo scrivendo.

Comunemente si pensa a uno scrittore come a qualcuno che scrive qualcosa come libri, poesie, storie, notizie, resoconti, riflessioni.

Se però andiamo dietro a ogni singolo genere di scrittura, agli stili, alle tecniche, alle correnti e al tipo di destinatario, saranno più le differenze che i punti in comune, e ci sembrerà ci siano troppi modi per pensare alla scrittura.

Quando ci sono troppe cose, a volte, è come se non ce ne fosse nessuna.

Bisognerebbe trovare qualcosa che definisca gli scrittori al di là della forma e della modalità della loro espressione.

Possibile?

Quanti tipi di scrittori ci sono?

martedì 31 dicembre 2013

Un 2014 pieno di scrittura

Ci siamo, da domani tutte le promesse per migliorare la tua vita, che hai fatto e che aggiungerai fino alla mezzanotte, dovranno diventare realtà.

Paura?

Se hai fatto questi errori nel formularle, ti capisco.

Quali errori?

Il primo è prometterti dei risultati invece di prometterti dei cambiamenti di abitudine.

Una cosa è dire da domani voglio pesare la metà, un'altra è dire da domani mangerò dolci solo una volta la settimana.

Il secondo errore è esagerare nell'ottimismo.

Una cosa è dire da domani voglio risparmiare il 30 % del mio stipendio, un'altra è dire da domani metto da parte 10 € la settimana.

Se nel 2014 vuoi vedere un sensibile miglioramento nella tua scrittura, nella tua produttività, allora devi partire con un obiettivo sostenibile e realistico.

sabato 30 novembre 2013

Scrivi meno, scrivi meglio

Il titolo deriva in realtà da un altro invito simile: mangia meno, mangia meglio.

Le indagini di mercato ci dicono che i quintali di cibo acquistato e sprecato - vuoi perché non si finisce di mangiarlo, vuoi perché va a male prima ancora di consumarlo - sono in aumento.

E l'aspetto peggiore riguarda la qualità di questo cibo: surgelati, merendine, confezioni in genere.

Prodotti che quasi sempre non nutrono davvero, e pesano sul conto finale per oltre la metà dell'importo.

Che cosa c'entra con la scrittura tutto questo?

Se è bene ridurre la lunghezza dello scontrino con il quale usciamo dal supermercato, fa altrettanto bene moderare la lunghezza dei nostri testi.

Esiste una regola infallibile per sapere quanto dev'essere lungo un articolo o un post per il web.

Una regola così apparentemente banale che finisce sempre per essere messa da parte.

Sì sì, anche da me, e devo farci molta attenzione.

Ora la enunciamo.

Dunque... un articolo o un post dovrebbero essere lunghi... lo stretto necessario.

Troppo ovvia?

E sono proprio le cose ovvie che, quando ci stanno sotto il naso, scompaiono dalla nostra vista.

E per chi scrive, questo è un grosso - anzi, lungo - problema.

Perché la scrittura è uno di quei domini nei quali vale senz'altro l'adagio che il meno vale di più.

Purtroppo, non è per niente facile tenersi a dieta mentre si scrive, e spesso tendiamo a impiattare dei testi che sono delle vere abbuffate di parole.

Alcune nutrono, ma tutto il resto va in ciccia.

mercoledì 28 agosto 2013

Il vero successo nella scrittura

Scrivere è una faticaccia.

Puoi immaginare tutti quelli che si mettono davanti al computer per buttare giù qualcosa che sia degno di essere condiviso sulla rete: da incubo.

E non sto parlando della qualità: perché scrivere qualcosa che poi valga anche la pena leggere, una volta che la rete ce l'ha messa davanti, è un evento da festeggiare.

Con queste tre frasi potrei anche chiuderla qui e usarle come commiato dalla scrittura online.

Ma dopo quattro anni di presenza in rete, tra ebook, videocorsi, seminari e centinaia di post, per non parlare delle varie forme in cui comunico online, sedermi a scrivere diventa sempre più un momento di autoriconoscimento, libero da scopi altri, soprattutto se oltre a scrivere rifletto sulla scrittura stessa, come faccio in questo blog.

Scrivere professionalmente non mi basta più, è diventata una questione di onestà, nel tentativo di non separare me stesso che scrive da me stesso che esiste e basta.

E a distanza di tempo, mi è più facile tentare di ricavare dalla mia esperienza un po' di consigli.

Consigli che do innanzitutto a me stesso, per ricordarmi che cosa ho imparato post dopo post, ma con l'auspicio che possano esserti utile, sulla strada della tua scrittura online.

mercoledì 15 maggio 2013

Come la magia del circo può contagiare la tua scrittura


Venghino, signore e signori!

Sono ancora incantato dalla mia ultima visione del circo, uno spettacolo che come pochi è in grado di rapire del tutto la mia attenzione.

Quando però mi sento così attratto, le antenne mi si drizzano perché so che mi sono imbattuto in qualche esperienza che può insegnarmi qualcosa sulla comunicazione.

E visto che questo blog cerca di sviscerare tutti i modi con cui rendere attraente, affascinante, coinvolgente e irresistibile la comunicazione scritta, ecco che anche quelle tre o quattro cosucce che rendono il circo così magico possono tornare utili anche a chi scrive.

domenica 23 dicembre 2012

In vacanza dalla scrittura? Giammai!

Sebbene io scriva da molti anni, non finisco di stupirmi di quanto diventi difficile farlo nei periodi in cui scrivo di meno, e di quanto invece mi riesca più semplice quando scrivo di più.

In pratica, l'abilità di scrittura si può dire che cresca in maniera esponenziale con la quantità di scrittura.

Se però ritieni la tua attività di scrittura un lavoro, potrebbe coglierti la tentazione di approfittare del Natale e di tutto il resto come di una vacanza dallo scrivere.

In fondo, andiamo in vacanza dal lavoro, è giusto prenderci la dovuta pausa anche dalla penna o dalla tastiera.

Un pensiero facile, ma con qualche ombra da prendere in seria considerazione.

In realtà, proprio le vacanza - di Natale o legate a qualsiasi altro periodo - sono proprio l'ideale per aumentare la quantità di tempo e di energia da dedicare alle tue pagine.

Anche per chi vuole scrivere su Internet e ci tiene a essere ai primi posti delle pagine nei motori di ricerca, la regola vale doppia.

Durante l'estate scorsa, per i miei blog, ho scritto una media di tre o quattro post a settimana, perché ovviamente avevo tempo libero da dedicare alla scrittura.

I risultati però erano evidenti: non solo le visite erano aumentate, ma i miei post comparivano sempre ai primissimi posti della prima pagina relativa nella ricerca su Google.

Appena gli altri impegni hanno ridotto la frequenza dei miei post, inevitabilmente ho visto calare le visite e le posizioni.

È normale e non bisogna farsene un cruccio.

Ma la regola resta confermata: se non approfitti delle vacanze per scrivere, perdi un'occasione d'oro.

Perché?

lunedì 12 novembre 2012

Cinque domande per ottenere il massimo dalla tua scrittura

Non saprei dire quante volte, nella mia vita, mi sono seduto a scrivere senza tuttavia arrivare a mettere la parola fine.

È vero che a me piace lavorare suddividendo la procedura di scrittura in tante fasi differenti, quindi non è che finisco un post tutte le volte che ci lavoro.

Spesso, realizzo pezzetti di post differenti e in capo a qualche giorno li completo.

Perché le idee fluttuano, mutano, si precisano o si sfocano, e il lavoro non è mai univoco.

Però ci sono tante occasioni nelle quali, pur lavorando per fasi, io non riesco a ottenere il massimo dalla mia seduta di scrittura.

Col passare degli anni ho capito meglio come funziona questa disfunzione, così ho messo a punto le domande giuste per capire se la prossima volta che mi siederò a scrivere riuscirò a completare quanto mi sono prefissato.

Sono cinque domande semplici che hanno la capacità di farti tornare in mente tutto il necessario, l'impalcatura che deve reggere il tuo lavoro di scrittura e che ti permetterà di portare a termine almeno quel singolo appuntamento con la scrittura che hai programmato.

Cinque domande, cinque pulsanti per controllare se è il caso di ripensarci meglio oppure se puoi dire con certezza che sarà una seduta all'insegna della produttività.

sabato 6 ottobre 2012

Scrivere come Michelangelo: tre ispirazioni

Michelangelo Buonarroti.

Non c'è bisogno di scrivere altro, dopo questo nome e cognome.

Si fa prima a dire quante persone non conoscono almeno per sommi capi chi sia quest'artista simbolo dell'ultimo grande periodo della cultura italiana (perché nel XVII secolo la produzione artistico-letteraria si perde in un tripudio di sensi per impressionare che genereranno poi una reazione a freddo dettata dal vento illuminista).

Ed è giusto pensare che dai grandi dobbiamo trarre importanti lezioni.

Sì, anche noi che scriviamo modesti blog per pochi lettori affezionati, possiamo farci una domanda pregna di significato.

Che cosa possiamo imparare dalle opere di un grande artista?

Quali stimoli possiamo derivare dalla contemplazione del suo genio?

Che cosa ha da dirci Michelangelo prima di accingerci a battere i tasti e pubblicare l'ennesimo testo?

sabato 14 luglio 2012

3 idee per fare la rivoluzione dentro di te

Visto che oggi ricordiamo la presa della Bastiglia, forse il modo migliore di festeggiare è portare quell'atmosfera dentro di noi.

Come?

La scrittura è una pratica e, come tutte le pratiche, può facilmente irrigidirsi e scimmiottare se stessa.

Così, la persona veramente abile si accorge dei momenti in cui s'impantana e riesce a trovare il modo di tirarsi fuori trascinandosi per i suoi stessi capelli, come fa il barone di Münchhausen.

Forse le tre idee qui di seguito potranno suggerirti il modo di operare questa magia su di te.

Perciò, se la tua creatività ti sembra in stallo e se avverti stanchezza nella tua pratica di scrittura, applica queste tre strategie per tirartene fuori.

Non devi necessariamente applicarle tutte, può darsi benissimo che solo alcune calzino alla perfezione su di te.

Così come è possibile che alcune idee funzionino meglio in certe aree della tua vita e del tuo lavoro, mentre altre trovano la loro ragion d'essere in contesti differenti.

L'importante è che oltre a leggerle tu provi ad applicarle, a trasformarle in realtà.

In due parole, a cambiarti.

lunedì 21 maggio 2012

Il promemoria di ogni blogger

Dopo le Cinque riflessioni da fare prima di bloggare e I 10 comandamenti per non impazzire di blogging, visto che non c'è due senza tre, voglio chiudere questa mini-serie sul fare blog con alcuni pensieri generali sul blogging che ti potranno essere utili oggi, domani, tra un anno e per sempre, per tutta l'esistenza del tuo blog.

Ricordati che il blog, a prescindere dal tema, resta un progetto di scrittura, alla pari di un romanzo o di un diario.

La differenza però non è di poco conto: c'è bisogno di uno sforzo costante per far crescere i tuoi post e di conseguenza il seguito di lettori.

Perciò, tieni sempre a disposizione questo promemoria in quattro meditazioni fondamentali per ogni blogger:

domenica 13 maggio 2012

I 10 comandamenti per non impazzire di blogging!



 Dopo le Cinque riflessioni da fare prima di bloggare, vediamo come puoi organizzare la tua azione di blogger, riuscendo nell'impresa senza tuttavia sfinirti.

Il blogging, infatti, può diventare invasivo e pervasivo, togliere tempo ed energie alle altre aree della tua vita che - consentimi - sono sicuramente più importanti: famiglia, lavoro, passioni (certo, se queste si riversano nel blog, tanto meglio!).

Con questo decalogo, puoi tenere sempre sotto controllo la tua attività di scrittura online, produrre abbastanza da trarne soddisfazione, e avere il tempo di rimanere un essere umano, senza trasformarti in una macchinetta sforna post.

  1. Tu sei l'argomento - Non farti fregare dal fatto che scrivi di pesca, di energia nucleare o di numismatica. Quando scrivi, limitati a farlo su ciò che di quell'argomento ti tocca veramente. Il resto è contorno.
  2. Scrivi secondo l'urgenza - Sì, urgenza forse è un termine spaventoso, ma intendo dire che devi scrivere di ciò che t'interessa nello stesso periodo in cui scrivi. Se ti riprometti di fare un post su un argomento x, magari la prossima settimana, sette giorni dopo non hai nessun obbligo di mantenere quella promessa, perché magari c'è una questione fresca che t'interessa di più. Programmare è un conto, scrivere il futuro e costringersi a rispettarlo è un altro conto (molto più salato).
  3. Usa il tuo mondo - Da dove prendere spunto, per i post? Da ciò che ti circonda: butta l'occhio su un giornale, fai un giro rapido in tv, osserva i cartelloni pubblicitari, ascolta i discorsi della gente in treno, naviga a casaccio per cinque sani minuti (non di più!) su internet e vedrai che qualcosa salta fuori. Non devi ogni volta andare alla biblioteca laurenziana per avere una fonte valida.
  4. Ascolta le voci - Non è un invito all'esoterismo ma alla lettura dei tuoi colleghi. Se apri un blog oggi, di sicuro ne esiste già almeno uno sullo stesso tema. Vai, leggi, comprendi di che cosa parla e come ne parla. Poi fai sentire la tua voce. Rispetto per chi ne parla già, differenza da chi ne parla già.
  5. Archivia - Ci sono spunti che arrivano all'improvviso e che devi assolutamente fermare su un pezzo di carta, su un file nel pc, su una lavagna, 'ndo te pare, ma registra le idee che spuntano da sole. Allo stesso modo, quando fai una ricerca sull'argomento, è probabile che tu non scriva su tutto ciò che hai trovato. In quel caso, conserva il materiale frutto della ricerca, per prossimi spunti. L'archivio è un'invenzione antica come gli esseri umani, ce l'avevano già gli egiziani. Se pensi di essere meglio di loro, costruisci una piramide e poi ne riparliamo.
  6. Scrivi due volte - Nessuno ti obbliga a scrivere un post di mille parole. Meglio farne uno di trecento e... un altro ancora! Il post che stai leggendo nasce alle 17.45 dell'11 maggio, ma lo pubblicherò dopodomani. Scrivi pezzi più brevi, scrivi due volte, conserva e tieni pronto per la pubblicazione.
  7. Usa la tecnologia - Qui ho ben poco da dirti, se non di andare sulla pagina delle risorse gratuite e scaricare i miei special report in cui troverai strategie, scorciatoie, trucchetti e modi produttivi di usare computer e internet per scrivere meglio e più velocemente.
  8. Programma in anticipo - Non è una regola che contraddice la numero 2, ma la integra. Se hai archiviato idee volanti, materiali di ricerca e hai anche scritto post in sovrannumero, allora puoi permetterti di stabilire addirittura il programma di pubblicazione settimanale. Ovviamente, comandi tu: se vuoi trasgredire al tuo stesso programma ne hai piena facoltà.
  9. Sii realista - Così integriamo la regola precedente. Se il programma fatto non è realizzabile perché oggi hai bucato o si è rotta la lavatrice o hai preso l'influenza, non costringerti alla scrittura di quel post che avevi programmato sulla storia dell'organizzazione sociale delle formiche. Limitati a scrivere un posterello su Le formiche nella crime fiction citando i film e i serial in cui questi simpatici insetti compaiono, magari scrivendo solo due righe e linkando i video da youtube. Il tuo tempo è prezioso.
  10. Tieni pronto il piano B - Se i numi avversi sembrano accanirsi e ti è praticamente impossibile scrivere anche uno straccetto di testo, prova a proporre un post dal passato, a scrivere una riga di commento al post di qualcun altro che poi linkerai, a pubblicare una foto con didascalia e basta. In realtà, la tua dignità non ti permetterà mai di ricorrere al piano B, ma sapere che c'è ti darà più sicurezza.
Hai in mente qualcosa per allungare quest'elenco?

Aggiungi i consigli che ritieni importanti scrivendoli nei commenti!

mercoledì 7 marzo 2012

Non sai che cosa scrivere? Fai le pulizie!

Chiunque si dica interessato alla scrittura avrà vissuto uno di quei momenti terribili nei quali sembra che l'ispirazione sia partita per un lungo viaggio, la creatività si sia messa in aspettativa e le idee abbiano preso la tangenziale della nostra mente per non passare per il nostro centro.

Sono momenti nei quali lo scrittore può mettere in dubbio la sua sessione di lavoro, ma che dico?, la sua vocazione, anzi, sé stesso.

Chi non ci si è mai trovato è davvero fortunato.

mercoledì 29 febbraio 2012

Il mensile di Scrivibene: Febbraio 2012

Senza più aspettare!
Questa la grande novità da farti conoscere, prima di presentarti i post di questo mese appena trascorso.

Dal mese di marzo ognuno dei corsi di www.scrivibene.com è a download immediato!

Questo significa:
  • scaricare subito sul tuo computer tutto il materiale compreso nel corso!
  • scegliere che cosa guardare e quando, senza dover aspettare la settimana successiva!
  • pagare di meno, perché il servizio di supervisione d'ora in poi sarà effettuato solo se tu lo richiederai!
Tutti i corsi, nessuno escluso, ormai hanno questa caratteristica: clicca subito qui per scegliere quello giusto per te!

A Febbraio abbiamo parlato di...

L'indispensabile per scrivere
Il problema non è decidere di dedicarsi alla scrittura.

Se scrivi abitualmente, lo sai di tuo: hai già fatto questa scelta, la scintilla è già scoccata, il flirt è avviato.

Il problema è tenere vive le condizioni necessarie per continuare a dirsi scrittori, per far sopravvivere questo amore.

Ogni tanto fa bene rinfrescarsi la memoria con le cose veramente indispensabili, e le trovi in questo post.

E come si fa?
Se il post linkato nel paragrafo precedente affronta le condizioni basilari per scrivere, in questo articolo parliamo invece più concretamente di come farlo.

Ecco per te i nove passi fondamentali per andare dal pensiero quasi quasi scrivo un testo alla sua realizzazione definitiva.

1, 2, 3, 4, 5... et voilà!
Cinque sono le operazioni determinanti per trasformare quanto affermato precedentemente in realtà.

Perché la teoria senza la messa in pratica non fa che affaticare il cervello e indebolire la creatività.

E i cinque passi concreti per scrivere post che durano nel tempo e ti fanno guadagnare la fiducia dei lettori, li trovi qui.

Perdersi in un bicchiere...
Anzi, in una multinazionale delle bibite.

La Coca Cola ha paura di www.cocacolla.it, il blog artistico più originale dell'ultimo anno, e così li diffida dal proseguire l'attività.

Gli autori hanno scelto di non combattere il gigante sul suo terreno ma promettono di continuare a diffondere contenuti intriganti in altra forma.

Clicca qui per conoscere i dettagli di questa storia "sgasata".

Scrivo per te!
O almeno, ognuno di noi, professandosi scrittore, dovrebbe avere bene in mente a chi si rivolge.

Le parole si fanno più umane, le frasi più avvolgenti, il senso più stringente, quando vedi il lettore davanti a te.

Non farti fregare dalla genericità: leggi qui quant'è importante trovare la persona che leggerà i tuoi testi.

Trovare il proprio lettore e tenerselo stretto

Quante volte hai letto l'invito a scrivere testi coinvolgenti e persuasivi?

Sì, mi ci metto anch'io: quante volte ti ho cantato questa canzone?

Ma io parlo, parlo... ma di che cosa?

Si fa presto a dire testi coinvolgenti e persuasivi, basta non dire la cosa più importante: coinvolgenti e persuasivi PER CHI???

Una delle prime regole della scrittura professionale è conoscere il proprio lettore, e non è per niente facile scrivere testi fatti apposta per piacere a qualcuno in particolare.

Non è solo questione di argomento: certo, se scrivo di polizze o di robot da cucina presumo di rivolgermi a persone in cerca di assicurazione e aspiranti cuochi, ma non basta.

Affinché quelle persone sottoscrivano la polizza o decidano di darsi alla preparazione di dolci bisogna che si identifichino con il testo letto.

Come si può essere sicuri che la magia avvenga?

mercoledì 1 febbraio 2012

Otto cose delle quali non puoi assolutamente fare a meno

Ma riducendola all'osso, 'sta scrittura, proprio nuda e cruda, su che cosa si basa?


Perché ho sempre la sensazione che mi perda dei pezzi?


Non esiste un elenco di condizioni necessarie e - soprattutto - sufficienti perché finalmente la "mia" scrittura veda la luce?

Se queste domande sono transitate almeno una volta nella tua testa, rallegrati.

Infatti, non solo devi gioirne perché sono segno di una gran voglia di scrivere, cosa amabile e rispettabile.

Ti trovi anche davanti al post che scarnifica la scrittura, al testo che ti fornisce l'anello mancante, alla lista che esaurisce ogni to do before your writing.

Leggi e agisci.

mercoledì 28 dicembre 2011

Il 2011 di Scrivibene

Avere la tua attenzione è una grande soddisfazione per me.

Grazie per avermi seguito.

Ecco per te una rassegna del meglio di quest'anno trascorso insieme.

L'ispirazione divina
Che cosa accadrebbe se adattassimo i Dieci Comandamenti biblici alla nostra amata scrittura?

A partire da questo stimolo creativo, ecco un decalogo utile, efficace e persino divertente per non commettere "peccati" di scrittura.

Scrivere da presocratici
Dopo i Dieci Comandamenti, un altro caposaldo della cultura antica: i quattro elementi.

Esiste una scrittura che sia come l'acqua, il fuoco, la terra, l'aria?

In che modo questi elementi possono costituire un ingrediente stimolante e creativo per pensare, costruire e realizzare i nostri testi?

Scoprilo in questo post.

Peggio di così...
A volte funziona molto di più spiegare quali sbagli evitare che tentare di spiegare quali mosse giuste compiere.

In questo ottalogo, la ricetta per fallire a colpo sicuro con la tua scrittura.

Leggila ma non provare a eseguirla, perché funziona.

Non dire gatto...
Se non l'hai nel sacco, dice il detto.

Poiché nel sacco della mia vita di gatti ne ho tre, posso dirlo senza timore di smentita.

E mai avrei pensato ai gatti come maestri di scrittura, finché non ho provato a scrivere questo post e a riflettere sul nesso tra il mio rapporto con loro e quello con i lettori.

Miao.

Il segreto dell'urna
Dopo le elezioni amministrative della scorsa primavera, tutto il paese ha potuto riflettere sugli effetti - positivi e nefasti - di un certo tipo di comunicazione e anch'io l'ho fatto in questo articolo.

Da come andò la competizione elettorale, si può trarre una lezione importante da spendere anche nel campo della scrittura, su come la semplicità e la chiarezza paghino sempre, a dispetto dei tentativi di manipolazione.

Le parole dell'amore
Il lessico dei sentimenti è molto potente e utilizzarlo per costruire testi di tutt'altro argomento, condendoli di metafore e similitudini appropriate, può risultare travolgente.

Per questo, anche per noi scrittori funzionali, un piccolo dizionario amoroso può diventare una chiave decisiva per scardinare l'attenzione del lettore.

Oltre il blocco
Un argomento sempre molto gettonato, ritorna in questo post su come superare il blocco dello scrittore.

Non è un problema che si possa risolvere una volta e per sempre, siamo esseri abitudinari e l'assuefazione ci coglie anche per le tecniche creative, così periodicamente abbiamo bisogno di nuovi stimoli e nuove strategie.

Parola di Chuck
Una lezione di giornalismo, etica, realismo e personalità, non da un Pulitzer o da una prima firma di quotidiano, bensì dal più irriverente scrittore statunitense, Chuck Palahniuk che nelle prime pagine di Ninna Nanna pone un serio dilemma per chiunque voglia cimentarsi nella scrittura dei fatti.

Un invito alla lucidità, irrinunciabile.

Chiedete e vi sarà dato
Nella maggior parte dei casi, il motivo per cui gli altri non ti danno ciò che vuoi sta nel fatto che non glielo chiedi.

È vero anche il contrario: la maggior parte delle volte che chiedi, gli altri rispondono dando.

Vale anche nella comunicazione scritta?

Clicca subito qui per leggere il post e scoprirlo.

Il vantaggio di leggere
In ogni testo non dovrebbe mai mancare, per il lettore, un concreto vantaggio acquisibile alla fine della lettura.

Sono i vantaggi a muovere la motivazione delle persone.

Per questo, se vuoi scoprire come invogliare i lettori a visitare le pagine che desideri, a cliccare sui link che gli dai, a fare la mossa che tu vuoi indurli a fare, allora non puoi assolutamente perdere questo articolo: clicca qui.

Dove vanno i linguaggi
Alla deriva, come i continenti.

Lo dimostra la storia delle lingue e lo puoi constatare se ascolti e leggi con attenzione quanto viene prodotto in giro dalle persone.

Che una lingua si trasformi è un fenomeno naturale accettabile.

Quando però il cambiamento linguistico è indice del cambiamento delle persone, allora i risvolti si fanno più seri, come nei casi citati in questo post.

Regalo di Natale
Una procedura concreta per scrivere articoli e post, passo dopo passo, efficace e rapida?

Ho pensato sarebbe stato un buon regalo natalizio per tutti i lettori.

Anche se Natale è passato, puoi ancora venire a scartare il tuo regalo, cliccando qui.

lunedì 21 novembre 2011

Come svegliarsi dall'incubo del foglio bianco

Il bianco di un foglio - o di una pagina elettronica - che non si riempie in alcun modo di idee, parole, frasi e testi è veramente l'incubo ricorrente degli scrittori.

Nessuno di noi, amanti della penna e dei tasti, si salva da questa sciagura.

A chi tocca, però, dare la sveglia dall'incubo?

Sempre a noi, ovvio.

Nonostante l'immacolato terrore, dobbiamo spremerci e iniziare a macchiarlo d'inchiostro o a pigiare le letterine sui pulsanti.

Un impegno da onorare con fede: la fede nel testo che verrà.

Detta così, è proprio dura.

Siamo sicuri che solo l'impegno sia necessario?

Non c'è nulla che possiamo fare al fine di scongiurare tutto questo biancore che periodicamente dobbiamo affrontare?

Se il foglio bianco ti riempie di terrore troppo spesso, ci sono esattamente tre cose che non stai facendo a dovere.

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