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lunedì 23 dicembre 2013

Come non essere più a corto di idee nella scrittura

Da quando ho aperto questo blog ne ho fatto una questione di principio.

Credo veramente che chiunque possa scrivere, e possa farlo anche piuttosto bene con un minimo di studio.

Ma in questi anni di divulgazione e insegnamento, dopo aver ascoltato, letto e incontrato centinaia di appassionati, curiosi, scrittori o aspiranti tali, professionisti e gente comune, ho visto che il problema più diffuso è sempre quello: non so che cosa scrivere.

Le grandi idee non arrivano sempre con facilità.

Anche chi scrive per professione ed è abituato a sentirsi sotto pressione, con le scadenze che incombono e i testi da consegnare, può trovarsi nella tua stessa condizione.

Ma lo scrittore professionale non si fa mai trovare impreparato, esattamente come l'elettricista o l'idraulico che arrivano a ripararti il guasto a casa, e ci riescono solo perché nella loro cassetta degli attrezzi c'è quell'utensile che tu non hai e che non andresti mai a comprarti pensando che tanto non ti servirà.

Spesso, la differenza tra te e loro, nel trovare l'idea di partenza, è soltanto quella: la valigetta degli attrezzi.

Con i miei migliori auguri, ecco per te il mio regalo di Natale.

E non venirmi più a dire che non hai idea di che cosa metterti a scrivere.

domenica 4 agosto 2013

Scrivere articoli: il segreto è nella struttura

Se c'è una parte dell'intero processo di scrittura funzionale che può contendere all'argomento dei titoli il podio di elemento più importante, questa è la struttura.

Preparare la scaletta, lo scheletro, l'ossatura, l'outline, insomma, chiamala come ti pare, fa la differenza tra un articolo scritto in tempi ragionevoli e uno che si perde nei labirinti dell'improvvisazione.

Se i punti in struttura sono chiari allora stendere il pezzo sarà estremamente semplice, e se non lo sono ringrazia la struttura per averti fatto capire che non era il caso di scrivere.

Come si fa una struttura?

sabato 13 ottobre 2012

Scrivere: facciamoci venire un'idea

Con questa frase nella mente, mi trovo spesso ad avvicinarmi al pc per scrivere il prossimo post.

M'illudo ogni volta di trovare la formula definitiva che risolva per sempre il problema dei problemi: avere una procedura precisa e infallibile che dalle idee mi accompagni, senza intoppi, fino alla stesura finale.

L'illusione mi pervade, che posso farci.

Perché, riflettendo su come farsi venire idee per scrivere, ci si imbatte in altre idee.

Un castello di idee, affastellato e pronto a crollare, dal quale diventa difficile uscire.

Le altre idee di cui parlo sono quelle con le quali valuto se scrivere di questo o di quell'altro.

Un processo tendenzialmente infinito, basato sul dubbio, dal quale però bisogna tirarsi fuori per non restare impantanati.

Scegliere la prossima idea è una battaglia, e i combattenti sono le tue abilità, la tua ambizione, i tuoi lettori - o quelli che immagini di avere! - e la tua anima.

Mi sono reso conto che ogni nuova idea per un articolo passa in un filtro, una specie di colino mentale, con quattro buchi.

Se l'idea riesce a passare abbastanza agevolmente in tutti e quattro i fori del filtro, allora forse vale la pena farci un post.

Ecco le quattro domande per capire se ti trovi davanti all'idea giusta per il tuo prossimo articolo.

giovedì 3 maggio 2012

Oggi scrivo di...? Questo è il problema!

Scrivi, come me, ogni giorno, o comunque diverse volte la settimana?

Allora hai un problema.

Hai più idee per i tuoi testi di quante tu ne possa realmente scrivere.

Ogni giorno zampillano idee a decine e decine, che tu non riusciresti mai a trasformare in articoli, saggi, relazioni, post.

Forse stai pensando che questo sia il problema cui accennavo.

Sbagliato.

Il problema arriva quando ti decidi a scrivere.

Allora la situazione si ribalta: all'improvviso, tutta l'eruzione di idee e argomenti su cui scrivere si ferma, il vulcano della tua mente si spegne, la lava della creatività si solidifica.

Brutto affare, vero?

Brutto, solo se parti dal presupposto che tu debba sederti a scrivere avendo già l'idea o l'argomento.

Certo, se durante gli scoppi d'inventiva giornalieri hai l'accortezza di prendere nota, tutto bene.

Se però inizi a scrivere senza una preventiva raccolta di spunti, ti tocca andare a cercarli.

Come uscire dal blocco?

Con la lettura.

mercoledì 7 marzo 2012

Non sai che cosa scrivere? Fai le pulizie!

Chiunque si dica interessato alla scrittura avrà vissuto uno di quei momenti terribili nei quali sembra che l'ispirazione sia partita per un lungo viaggio, la creatività si sia messa in aspettativa e le idee abbiano preso la tangenziale della nostra mente per non passare per il nostro centro.

Sono momenti nei quali lo scrittore può mettere in dubbio la sua sessione di lavoro, ma che dico?, la sua vocazione, anzi, sé stesso.

Chi non ci si è mai trovato è davvero fortunato.

martedì 7 febbraio 2012

Un post sui post

Se nel post precedente ho cercato di raccontare a quali condizioni essenziali può esistere la scrittura, oggi voglio completare il lavoro, scendendo nel dettaglio del singolo post.

Sebbene ogni articolo veda la luce in modo singolare e spesso profondamente diverso da tutti gli altri, ogni diversità si configura come una deviazione occasionale da un percorso che invece è più o meno sempre lo stesso, e che t'invito a provare.

Se, come accade a me, lungo questo percorso subirai la tentazione di cambiare qualcosa, fallo: è segno che la tua creatività sta emergendo.

Tuttavia, se non avessi mai iniziato a incamminarti su una strada - che può essere quella di oggi o un'altra - probabilmente la tua vena creativa avrebbe tardato a farsi sentire.

Buona passeggiata.

martedì 2 novembre 2010

Articoli in meno di mezz'ora: sette consigli

Qual è il trucco per scrivere un pezzo di 400 o 500 parole in meno di mezz'ora?

Vediamo se riesco a spiegarlo con un articolo di 400 o 500 parole scritte in meno di mezz'ora, come questo!

È stata una mia scelta seguire tre blog, ed è mia responsabilità riuscire a pubblicare articoli ogni settimana su ognuno di questi spazi.

Scrivere in poco tempo mi piace, mi piace crogiolarmi nella mia innata pigrizia, ma per stare al passo con la pubblicazione sono anche costretto a farlo.

Si dice fare di necessità virtù, ma nel mio caso è il contrario: la virtù di saper scrivere con rapidità mi è diventata necessaria.

Grazie all'esperienza maturata, ho messo a punto Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario, in cui puoi scoprire come sfruttare tutte le risorse offerte da un computer per abbattere i tempi di scrittura.

Per molte persone il testo è il risultato di un lento processo: non parlo dei puristi che inorridirebbero davanti a uno qualsiasi dei trucchi che sto per illustrarti; mi riferisco a chi vorrebbe incrementare il proprio blog ma spende ancora troppo tempo dietro a ogni post, senza per questo credere alla favola che l'ispirazione viene dal cielo.

Ma sappi che è del tutto normale impiegare delle ore per un post, anzi, i pezzi nati alla velocità di un lampo dovrebbero essere sempre in numero inferiore a quelli la cui gestazione ha richiesto più tempo.

Tuttavia, ci sono circostanze in cui sbrigarsi è vitale, perciò...

Ecco i miei consigli per un pezzo in meno di mezz'ora.

mercoledì 17 febbraio 2010

Il blocco dello scrittore: tre verità e quattro pilastri


Prima verità: chi blocca cosa?
Senza giri di parole, il blocco dello scrittore è causato dallo scrittore.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso?

Si può fare di meglio.

Ma di certo chi vuole scrivere deve uscire dal mito dell'artista ispirato dagli dei e comprendere che la scrittura raramente è arte ma normalmente è artigianato.

Quindi, chi sognava di alzarsi a mezzogiorno e pennellare qualche guizzo scrittorio pieno di estro e fantasia è meglio che si prepari ad aprire bottega tutte le mattine alle otto sperando di finire presto.

Se però metti insieme le tecniche giuste, come quelle che ti mostro nel primo capitolo di Scrittura Rapida al PC, allora trovare argomento, titolo e scaletta dei contenuti sarà molto più facile e veloce.

Seconda verità: in che modo lo scrittore si blocca da sé?

Con la fretta.

O meglio, con una cattiva gestione del tempo e delle risorse.

Questa seconda verità non piace a chi ha tempi ristretti per scrivere e consegnare i suoi lavori e si sente "ingabbiato".

Come disse Napoleone, poiché ho molta fretta vado molto piano, e considerata la quantità di storia "scritta" da lui possiamo prendere per buono questo consiglio.

Il segreto è arrivare al momento della stesura, ossia della trasformazione in frasi di tutto l'impianto di idee di un testo, già pieni di materiali e strutture, ossia cosa dire e come dirlo.

giovedì 4 febbraio 2010

Le parole chiave ovvero come strutturare un testo in cinque minuti e risparmiare tempo


Tre parole
Qualche anno fa Valeria Rossi cantava dammi tre parole, sole, cuore, amore: il tormentone era efficace perché conteneva le tre parole-chiave immancabili in un testo da canzonetta sdolcinata e la protagonista della canzone voleva sentire proprio quelle.

Non voglio invitare i lettori a produrre simili capolavori ma riflettere sull'utilità delle parole-chiave, i vocaboli nei quali si condensano i concetti fondamentali di qualsiasi argomento.

Un testo chiavi in mano
Se sto per leggere un articolo di cronaca nera potrò con ragione aspettarmi di trovare le parole rapina, arma, delitto, malvivente, omicidio, furto ecc. magari non tutte ma in buona parte.

Nello stesso modo, in un testo di psicologia probabilmente incontrerò i termini mente, persona, soggetto, psiche, terapia, emozioni, pensiero, disagio ecc.

Chiunque può fare questo stesso esperimento, pensare a un argomento e di getto elencare una mezza dozzina di parole "tipiche" di quello stesso argomento.



Da questo punto di vista, le parole-chiave corrispondono alle cose di cui ha senso parlare in un testo su un determinato tema.

Le parole-chiave aiutano anche i lettori: mentre scrivo io so già che formatterò in grassetto i termini fondamentali per evidenziarli e guidare l'attenzione di chi legge e di certo sceglierò quei termini che condensano i concetti significativi.

In questo caso le parole-chiave possono essere la prova della coerenza tra il testo e l'argomento di cui tratta.

Lavorare bene sulle parole chiave diventa determinante per scrivere un testo velocemente: se hai una lista precisa, hai già la successione degli argomenti.

L'incredibile "tesoro" delle parole chiave è custodito nel mio Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

giovedì 21 gennaio 2010

5 modi per scrivere di più lavorando di meno


Tempus fugit
Gli scrittori abili esercitano la loro abilità soprattutto nello scegliere il momento adatto per scrivere.

La vera abilità è gestire il tempo ed evitare il rischio di impantanarsi in un testo che non ne vuole sapere di prendere forma mentre le lancette continuano a girare senza tregua.

Ma una gestione accorta dei preliminari della scrittura e la volontà di dire ciò che va detto senza tanti giri possono rivelarsi armi efficacissime per scrivere meglio in meno tempo.

Da anni mi dedico alla raccolta di tutti gli espedienti migliori per riuscire a scrivere testi in un terzo del tempo necessario, e questa raccolta la puoi trovare in Scrittura Rapida al PC, un vero e proprio armamentario tecnico con tutti gli strumenti necessari ad abbattere i tempi senza ridurre la qualità.

Eccone cinque.

martedì 22 dicembre 2009

La tecnica della scrittura: stesura e revisione


La stesura e la revisione del testo completano il percorso dello scrittore.

Grazie a questi due passaggi si costruisce l'aspetto finale del testo, ciò che il lettore concretamente leggerà.

Nelle fasi precedenti - il primo processo - tutte le idee sono state collegate e strutturate in una scaletta, un piano d'azione ben preciso.

Se questo piano è stato preparato con dovizia, le ultime due fasi - il secondo processo - potranno svolgersi con scioltezza.

Un lavoro minuzioso sul primo processo vi farà provare la splendida sensazione di sentire le parole che sgorgano da sole quando vi accingete a scrivere nel secondo processo.


La stesura dovrebbe essere una sorta di traduzione in frasi - le più semplici possibili - degli schemi, degli elenchi, dei collegamenti tra idee preparati nel primo processo.

sabato 12 dicembre 2009

La tecnica della scrittura: dalle idee alla scaletta


Nel post La tecnica della scrittura: l'organizzazione ho introdotto il discorso sull'intero processo di scrittura, dividendolo in due processi:
  • il primo processo va dalle idee alla scaletta
  • il secondo processo consiste nella stesura e revisione del testo
Concentriamoci sul primo processo.

Nel blog ci sono già diversi post su come trovare idee, come elaborarle e quali tipi di scaletta organizzare quindi non mi ripeterò.

Se poi vuoi una rassegna completa, efficace e supertestata di tutte le tecniche relative all'organizzazione testuale, allora puoi trovarle in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

Mi interessa riflettere invece su come lavorare a questo processo ottimizzando al meglio le sue tre fasi:
  1. trovare idee
  2. raggruppare le idee
  3. progettare la scaletta
Ma è necessaria una premessa:

il primo processo è la parte più creativa dell'intero percorso di scrittura di un testo.

Come tale, va svolto dando ampio spazio alla parte destra del cervello, agli spunti improvvisi, all'elasticità mentale.

In una parola, alla creatività.

venerdì 11 dicembre 2009

Scrivere un tema: idee per raccogliere idee


Scrivere un tema, resta una delle attività principali del mondo scolastico, dell'istruzione e della formazione, nonostante i cambiamenti tecnologici e le "riforme", dato che la valutazione di studenti, candidati a esami e a concorsi vede ancora - per fortuna! - nella prova scritta di italiano il fondamento della preparazione.

Se non lo hai ancora fatto, prova a dare un'occhiata alle teleconferenze I segreti per la scrittura di un tema vincente, potranno esserti utili.

Così ho chiesto ai "miei" studenti di partecipare a un esperimento, in vista di questo post: io avrei dato loro una traccia per un tema di attualità - ho scelto quella del 2009 sull'anniversario della caduta del muro a Berlino - e loro avrebbero dovuto soltanto prendere nota delle idee che, nell'arco di una settimana, "senza volere" si sarebbero affacciate alla loro attenzione, evitando di "pensarci" di proposito.

Ci saremmo poi reincontrati e avremmo cercato di capire quali meccanismi mentali erano scattati per produrre proprio quelle idee in relazione alla traccia.

Il tema della raccolta di idee è oggetto di molte trattazioni di esperti della scrittura e dappertutto si suggerisce - giustamente, a mio avviso - di iniziare il lavoro di scrittura sempre dalla raccolta di idee.

Quello che non si sottolinea abbastanza è la capacità "automatica" della mente di attivarsi e andare a cercare idee pertinenti.

Tutti abbiamo fatto l'esperienza di essere colti da idee originali mentre magari pensavamo o facevamo tutt'altro (spesso con il rammarico di non avere a portata di mano un pezzo di carta per prenderne nota!).

L'esperimento di raccolta è riuscito: gli studenti sono venuti con una media di quattro idee originali a testa, quasi tutte "estemporanee" (in qualcuna si notava un pizzico di "meditazione" in più!).

giovedì 3 dicembre 2009

La tecnica della scrittura: l'organizzazione


La tecnica della scrittura è l'insieme di principi che regolano l'attività dello scrivere a prescindere dal tipo di testo scelto come obiettivo.

Che io scriva un articolo, un racconto, un regolamento - e perché no? - una poesia, attraverserò delle fasi ordinate secondo una logica basata per metà sul funzionamento della creatività e per l'altra metà sulla gestione di qualsiasi lavoro strutturato.

Quindi, scrivere è sia un'esperienza artistica sia una pratica artigianale: nel primo caso ci si prende cura di come la mente "crea" contenuti e forme, nel secondo caso si "applicano" procedure più o meno standardizzate per realizzare quegli stessi contenuti e quelle stesse forme.

La tecnica della scrittura coincide con l'esecuzione di cinque operazioni indispensabili: raccogliere le idee, raggrupparle, ordinare i gruppi, scrivere il testo, correggere il testo.


La rassegna completa di tecniche efficaci e testate per realizzare questo percorso con facilità e velocità puoi trovarla in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

venerdì 20 novembre 2009

La scaletta: organizzare le idee in modo appropriato


Preparare la scaletta è una fase importante quanto delicata del processo di scrittura.

Dopo aver raccolto idee e informazioni, è necessario strutturarle dando loro un ordine e costruendo tra esse delle relazioni significative in modo da permettere al nostro testo di raggiungere gli obiettivi prefissati.

A volte è molto semplice strutturare la scaletta delle idee usando criteri generali sempre validi come:
  • il tempo: si possono ordinare le idee da esporre in base al rapporto cronologico, dicendo prima ciò che va detto prima - o è accaduto prima - e dopo ciò che va messo dopo
  • l'appartenenza: si possono creare famiglie di idee nelle quali a una idea-madre sono collegate idee-figlie in quanto derivanti dalla prima
  • la conseguenza: si possono strutturare le idee in base al meccanismo di causa ed effetto o di antecedente e conseguente spiegando quali fatti ne hanno generati altri
Benché questi tre principi siano sempre e comunque validi, è possibile organizzare la scaletta di idee in modo mirato, a seconda del tipo di testo a cui stiamo lavorando e degli obiettivi insiti nel testo stesso.

Quali tipi di scaletta è possibile produrre?


A questa domanda ho risposto in modo davvero dettagliato in Scrittura Rapida al PC: scrivere tesi in un terzo del tempo necessario, nel quale l'intero secondo capitolo è dedicato all'organizzazione strutturale del testo.


Vediamo qualche esempio.

giovedì 8 ottobre 2009

Le fasi della scrittura: una buona gestione è tutto


Gestire le fasi della scrittura è un'abilità pratica che permette di migliorare qualsiasi testo.

La buona notizia è che come tutte le abilità si può imparare.

La cosa importante è avere la capacità di osservare il proprio lavoro dalla giusta "quota".

Molte persone usano la tecnica del buttare su carta le prime cose che saltano alla mente, nella speranza che le idee si ordinino da sole (può accadere, ma il più delle volte si fa confusione).

Altre persone hanno un blocco nell'elaborazione delle idee di partenza e non riescono a trovare lo sbocco che gli permetta di iniziare ad appoggiare la penna sul foglio e scrivere.

Altre ancora, dopo aver accumulato e strutturato idee convincenti, si lanciano nella scrittura e con molta soddisfazione alla fine tappano la propria penna senza rileggere a fondo la loro creazione.

In tutti e tre i casi, lo scrittore si focalizza troppo su una delle fasi, invece di osservarle e tenerle sotto controllo dall'alto.

Le tre fasi sono strumenti potenti per scrivere in quantità e qualità.

lunedì 28 settembre 2009

Scrivere molto con poche idee: tre è il numero perfetto!


Prima di scrivere un testo nella sua stesura, se vogliamo davvero avere il controllo di tutto il processo creativo della scrittura, è bene preparare un elenco di idee da sviluppare, per essere sicuri di avere una dose sufficiente di contenuto da argomentare.

E se le idee sono poche?

Potrebbe capitare, prima o poi, di avere una giornata no, e ritrovarsi in una crisi della creatività.

Il consiglio più diffuso è quello di rimandare la scrittura sperando che il tempo provveda per miracolo ad arricchire la nostra fantasia argomentativa.

Ma non tutti possono permettersi di aspettare: chi scrive per professione, per studio, o anche chi solo ci tiene a non lasciare vuota la propria pagina di carta o virtuale che sia, ha bisogno di tirarsi fuori dai guai... con il nostro aiuto!

Così, invece di sforzarsi a trovare "nuove" idee, impariamo a "moltiplicare" le idee che abbiamo!

Come procedere?

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