Quando si parla di curiosità si può intendere l'emozione verso qualcosa che all'improvviso attira la nostra attenzione, o l'oggetto di quest'attenzione, le cose curiose.
Cammino per strada, sento degli strani rumori dietro un angolo, e mi affaccio a curiosare: ho seguito l'emozione.
Vado al mercato dell'usato, sapendo che troverò un sacco di cose inusuali, quindi curiose, a vedere se una di esse acchiapperà il mio interesse: ho cercato l'oggetto.
Come scrittore di blog, cerco di capire anche che cosa muove la curiosità di chi legge.
A mio parere, l'esperienza del lettore su internet somiglia più alla seconda accezione del termine curiosità che alla prima.
Perché è vero che di tanto in tanto ci imbattiamo per puro caso in pagine alle quali arriviamo seguendo percorsi non preventivati, e allora seguiamo l'emozione.
Però, la maggior parte del tempo passato in rete, lo impieghiamo cliccando sui siti che già conosciamo, nei quali sappiamo che in media troveremo sempre qualcosa di interessante, e allora cerchiamo direttamente l'oggetto.
Spero tu non scriva online per lettori che capitano per puro caso sulla tua pagina, ma che tu abbia creato un blog o un sito con un lettore ben preciso in mente, al quale interessa il tuo stesso argomento.
Se dunque il lettore si comporta come una persona che scava tra cianfrusaglie, alla ricerca della cosa curiosa che faccia al caso suo, che cos'è che gli fa scegliere quell'oggetto tra tanti?
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martedì 9 luglio 2013
Come funziona la curiosità
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domenica 30 dicembre 2012
Cinque passi per non arenarsi nella scrittura
Per chi ha a che fare con la scrittura in maniera abituale, per lavoro o anche solo per passione, alcune sfide tornano in maniera ricorrente, e la gara sta tutta nel trovare le soluzioni migliori per vincere ognuna di queste sfide.
In tutti questi anni, le persone che si sono rivolte a me per migliorare la loro abilità nello scrivere, hanno girato e rigirato attorno a tre grandi questioni:
In tutti questi anni, le persone che si sono rivolte a me per migliorare la loro abilità nello scrivere, hanno girato e rigirato attorno a tre grandi questioni:
- come iniziare
- come tagliare ciò che è di troppo in un testo
- come concludere
Sembrano tre questioni distinte, ma in realtà si comportano come sintomi dello stesso problema che affranca gli scrittori.
Il problema è non comprendere appieno quello che stai cercando di ottenere con il tuo prossimo testo.
Non preoccuparti, è il caso di seguire quel vecchio adagio che recita mal comune mezzo gaudio, perché siamo in tanti a patire le conseguenze di questa incomprensione di fondo.
Voglio salutarti e rinnovarti l'invito a seguire Scrivibene anche per il 2013, suggerendoti una procedura che aggiungerà chiarezza ai tuoi obiettivi e quindi alla tua scrittura.
Ti permetterà anche di dare il calcio d'inizio a un nuovo progetto, facendo leva solo sugli elementi davvero necessari, per cui saprai esattamente che cosa accadrà dopo e come dovrai realizzarlo.
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domenica 22 aprile 2012
Tutti possono scrivere bene: una procedura di ferro!
Come nelle ricette di cucina, che ti spiegano passo dopo passo che cosa usare e come usarlo per ottenere un certo piatto, così nella scrittura dovresti avere la tua ricetta per ottenere sempre un testo leggibile e di qualità.
Il pregio delle buone ricette di cucina, infatti, è che ti aiutano a organizzarti, a preparare per bene tutti gli ingredienti e le attrezzature e, soprattutto, ti dicono con che cosa attaccare prima e che cosa fare dopo, perché ogni ingrediente e base avrà i suoi tempi.
Un esempio banalissimo: se vuoi fare la pasta in casa è inutile che tu metta l'acqua a bollire prima di farla, perché altrimenti quando avrai finito di impastare, stendere e dare forma alla tua pasta l'acqua nella pentola sarà ridotta della metà.
Anche quando scrivi il tuo testo, soprattutto se un testo funzionale, informativo, la ricetta che usi è fondamentale per ottimizzare i tempi, organizzare i dettagli, gestire le tue energie.
Perciò, se stai sempre a tagliuzzare e a riscrivere i tuoi testi, è il momento di adottare una procedura di ferro che ti permetta di avere sempre ben chiaro il messaggio da trasmettere e che ti mostri la strada più rapida ed economia per arrivarci.
Tra i miei corsi puoi senz'altro trovare il metodo giusto per imparare tutto ciò che ti serve per portare a livelli eccellenti la tua scrittura e approfondire tutto ciò che puoi leggere in questo e altri post.
La nostra serie Tutti possono scrivere bene inizia proprio da qui.
Oltre a leggere la procedura, clicca pure sui links per approfondire ognuno dei punti!
Il pregio delle buone ricette di cucina, infatti, è che ti aiutano a organizzarti, a preparare per bene tutti gli ingredienti e le attrezzature e, soprattutto, ti dicono con che cosa attaccare prima e che cosa fare dopo, perché ogni ingrediente e base avrà i suoi tempi.
Un esempio banalissimo: se vuoi fare la pasta in casa è inutile che tu metta l'acqua a bollire prima di farla, perché altrimenti quando avrai finito di impastare, stendere e dare forma alla tua pasta l'acqua nella pentola sarà ridotta della metà.
Anche quando scrivi il tuo testo, soprattutto se un testo funzionale, informativo, la ricetta che usi è fondamentale per ottimizzare i tempi, organizzare i dettagli, gestire le tue energie.
Perciò, se stai sempre a tagliuzzare e a riscrivere i tuoi testi, è il momento di adottare una procedura di ferro che ti permetta di avere sempre ben chiaro il messaggio da trasmettere e che ti mostri la strada più rapida ed economia per arrivarci.
Tra i miei corsi puoi senz'altro trovare il metodo giusto per imparare tutto ciò che ti serve per portare a livelli eccellenti la tua scrittura e approfondire tutto ciò che puoi leggere in questo e altri post.
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lunedì 4 gennaio 2010
Il titolo è tutto, ma il sottotitolo non scherza!

I titoli sono la porta di ingresso davanti alla quale il lettore si chiede se entrare o meno.
Ci sono porte aperte, porte socchiuse, porte a cui bussare, porte senza porta, solo con la cornice.
Ogni titolo dei nostri testi spinge il lettore a reagire in modo diverso.
Il titolo di questo post, per esempio, anticipa al lettore l'argomento e la struttura base del post che sta per leggere.
Questo vuol dire che il titolo può guidarti mentre scrivi, poiché fornisce una sorta di riassunto stringato degli argomenti di cui tratterai.
Per questo stabilirlo prima a volte rende più veloce il processo di scrittura, come ti mostro in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.
Dunque, ora il lettore, grazie al titolo, si è "affacciato" nel testo.
Ma non basta che lui metta il piede dentro.
Le altre porte di casa
Ci sono case in cui entri e ti trovi in un piccolo atrio angusto dal quale non capisci la "strada" da fare.
Ci sono anche case aperte, senza porte interne, senza tramezzi, open space nei quali la tua fantasia prova a disegnare i possibili percorsi e mentre stai tentando di passare nei trenta centimetri tra un divano e una libreria il padrone di casa ti dice "no, di qua!".
I sottotitoli permettono al lettore di scorrere immediatamente la mappa del testo e decidere se leggerlo tutto per davvero (cosa rara nel web) o "piluccare" laddove troverà parole allettanti.
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sabato 28 novembre 2009
la formattazione ovvero come accompagnare per mano il lettore

Formattare vuol dire elaborare l'aspetto visivo di un testo per indirizzare lo sguardo di coloro che lo leggeranno.
Sebbene le esigenze di formattazione siano nate in seno alla letteratura scientifica e in generale a quella espositivo-informativa, qualsiasi testo - anche un racconto - potrebbe essere formattato usando in modo consapevole e significativo le possibilità offerte da questo trattamento.
Poiché la formattazione agisce creando differenze all'interno del testo, la mente del lettore tende ad attribuire significati a queste differenze.
Perciò la formattazione partecipa da protagonista all'effetto comunicativo del testo.
Ogni testo può essere formattato a tre livelli base: la struttura, il contenuto e il ritmo.
- la struttura: gli elementi strutturali minimi sono il titolo - o i titoli - i paragrafi e gli elenchi. Formattare a questo livello significa dividere e organizzare in modo preciso l'alternarsi di questi tre tipi di elementi.
- Il contenuto: per "contenuto" in questo caso si intende l'interno degli elementi strutturali e non il significato. All'interno dei titoli, dei paragrafi e degli elenchi è possibile creare differenze significative facendo uso di virgolette, corsivi e grassetti.
- Il ritmo: detto anche "respiro" del testo, è determinato dalle misure dei paragrafi, ossia dalla loro lunghezza in righe e dalle spaziature.
Esistono trattazioni esaurienti e di ottima qualità sia online che offline, per questo mi focalizzerò su alcune regole di immediata applicazione lasciando alla ricerca - e alla volontà - dei lettori ulteriori approfondimenti.
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