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sabato 16 marzo 2013

Guida ai paragrafi in tre mosse

Tutte le nostre tastiere sono dotate di questo meraviglioso tasto capace di far scorrere il testo in lavorazione e piazzando quegli a capo che una volta, con la macchina da scrivere, si ottenevano con la leva di metallo.

Hai mai pensato a quante volte il tuo dito ci cade sopra mentre scrivi?

E soprattutto, sei consapevole che ogni volta che lo pigi stai creando un nuovo paragrafo?

Un paragrafo non è altro che una porzione di testo delimitata dal punto e a capo.

Anche la riga qui sopra lo è, e questa stessa frase.

Suppongo dunque che tutti sappiano che cos'è e che sia capitato di scriverne.

Quando però scriviamo per qualcuno, il modo in cui gli porgiamo i paragrafi diventa determinante e capace di influenzare la sua stessa voglia di leggere.

Ti sarà capitato di aprire un libro e vedere un paragrafo che copre in realtà tutta la pagina come un unico blocco di testo.

Oppure, è facile incontrare testi che hanno paragrafi calcolati, tutti della stessa lunghezza, e se il contenuto non li regge rischiano di generare monotonia.

Ci sono poi paragrafi che contengono idee magari interessanti, ma senza essere supportati da un contesto, quindi li leggi e non capisci perché dovresti prenderli in considerazione.

O ancora, testi fatti di paragrafi che non riesci proprio a mettere in correlazione tra loro, pur comprendendoli e magari apprezzandoli uno per volta.

sabato 28 novembre 2009

la formattazione ovvero come accompagnare per mano il lettore


Formattare vuol dire elaborare l'aspetto visivo di un testo per indirizzare lo sguardo di coloro che lo leggeranno.

Sebbene le esigenze di formattazione siano nate in seno alla letteratura scientifica e in generale a quella espositivo-informativa, qualsiasi testo - anche un racconto - potrebbe essere formattato usando in modo consapevole e significativo le possibilità offerte da questo trattamento.

Poiché la formattazione agisce creando differenze all'interno del testo, la mente del lettore tende ad attribuire significati a queste differenze.

Perciò la formattazione partecipa da protagonista all'effetto comunicativo del testo.

Ogni testo può essere formattato a tre livelli base: la struttura, il contenuto e il ritmo.
  1. la struttura: gli elementi strutturali minimi sono il titolo - o i titoli - i paragrafi e gli elenchi. Formattare a questo livello significa dividere e organizzare in modo preciso l'alternarsi di questi tre tipi di elementi.
  2. Il contenuto: per "contenuto" in questo caso si intende l'interno degli elementi strutturali e non il significato. All'interno dei titoli, dei paragrafi e degli elenchi è possibile creare differenze significative facendo uso di virgolette, corsivi e grassetti.
  3. Il ritmo: detto anche "respiro" del testo, è determinato dalle misure dei paragrafi, ossia dalla loro lunghezza in righe e dalle spaziature.
Esistono trattazioni esaurienti e di ottima qualità sia online che offline, per questo mi focalizzerò su alcune regole di immediata applicazione lasciando alla ricerca - e alla volontà - dei lettori ulteriori approfondimenti.

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