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domenica 4 agosto 2013

Scrivere articoli: il segreto è nella struttura

Se c'è una parte dell'intero processo di scrittura funzionale che può contendere all'argomento dei titoli il podio di elemento più importante, questa è la struttura.

Preparare la scaletta, lo scheletro, l'ossatura, l'outline, insomma, chiamala come ti pare, fa la differenza tra un articolo scritto in tempi ragionevoli e uno che si perde nei labirinti dell'improvvisazione.

Se i punti in struttura sono chiari allora stendere il pezzo sarà estremamente semplice, e se non lo sono ringrazia la struttura per averti fatto capire che non era il caso di scrivere.

Come si fa una struttura?

sabato 5 gennaio 2013

Scrivere nuovi testi è facile...

Se sai come farlo, potremmo dire parafrasando la nota serie di manuali per smettere di...

La realtà però è ben diversa.

Internet è come un enorme stanzone nel quale riecheggiano voci affastellate, e trovare una porzione d'aria libera nella quale far risuonare la tua voce in modo originale è quasi impossibile.

Questo non deve farti mollare prima del tempo.

C'è infatti un modo molto facile per scrivere nuovi testi anche quando ti sembra di non avere nuove idee.

Il modo più facile per creare nuovi contenuti è riciclare le informazioni esistenti.

Forse non ti farà diventare un grande scrittore, ma ti permette di vedere gli stessi argomenti sotto una nuova luce, e scorgere modi inusitati di presentarli.

Sebbene tutti - anch'io - predichino affinché si faccia lo sforzo di scrivere qualcosa di nuovo, nella nostra vita privata amiamo tornare sempre agli stessi contenuti.

Leggiamo e rileggiamo gli stessi libri, amiamo film che rivedremmo centinaia di volte senza mai stancarci.

Oppure, facciamo il pelo a un argomento, sparandoci tutto ciò che è stato scritto e detto attorno allo stesso, consumando informazioni esposte in modi differenti ma sempre sullo stesso contenuto.

Io ti auguro di cuore di avere qualche guizzo nuovo, in questo 2013, che ti possa dare la soddisfazione di dare alla luce contenuti originali.

Ma un anno è lungo, e non sempre sarai capace di scrivere la novità.

C'è però un mare di gente che ancora non ti ha letto, che ancora non è capitata sulle tue pagine, e che quest'anno s'imbatterà nei tuoi post, nei tuoi articoli, nei tuoi libri.

Ci sarà chi non conosce per niente l'argomento di cui ti occupi, e quindi ti troverà nuovo.

Ci sarà chi - per tua sfortuna - ha già letto le stesse cose dette nello stesso modo da qualche altra parte, e allora passerà sul tuo testo indifferente.

E ci sarà chi conosce l'argomento di cui parli, ma che non se l'è mai sentito raccontare così bene come forse tu riuscirai a fare, provando e riprovando a parlarne.

Se non sempre ti è possibile scrivere su nuovi contenuti, sarà sempre possibile per te scrivere nuovi testi, cioè nuove strutture, organizzazioni, linee espositive e narrative.

Se anche un solo lettore, espertissimo del tuo stesso argomento, troverà nel tuo testo un modo più semplice, e quindi comprensibile, di parlarne, allora avrai fatto centro, pur con un argomento riciclato.

Ecco una breve ma efficace lista dei sistemi per riscrivere i tuoi contenuti e magari trovare una nuova voce per raccontarli:

lunedì 4 gennaio 2010

Il titolo è tutto, ma il sottotitolo non scherza!

La porta di ingresso
I titoli sono la porta di ingresso davanti alla quale il lettore si chiede se entrare o meno.

Ci sono porte aperte, porte socchiuse, porte a cui bussare, porte senza porta, solo con la cornice.

Ogni titolo dei nostri testi spinge il lettore a reagire in modo diverso.

Il titolo di questo post, per esempio, anticipa al lettore l'argomento e la struttura base del post che sta per leggere.

Questo vuol dire che il titolo può guidarti mentre scrivi, poiché fornisce una sorta di riassunto stringato degli argomenti di cui tratterai.

Per questo stabilirlo prima a volte rende più veloce il processo di scrittura, come ti mostro in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

Dunque, ora il lettore, grazie al titolo, si è "affacciato" nel testo.

Ma non basta che lui metta il piede dentro.

Le altre porte di casa
Ci sono case in cui entri e ti trovi in un piccolo atrio angusto dal quale non capisci la "strada" da fare.

Ci sono anche case aperte, senza porte interne, senza tramezzi, open space nei quali la tua fantasia prova a disegnare i possibili percorsi e mentre stai tentando di passare nei trenta centimetri tra un divano e una libreria il padrone di casa ti dice "no, di qua!".

I sottotitoli permettono al lettore di scorrere immediatamente la mappa del testo e decidere se leggerlo tutto per davvero (cosa rara nel web) o "piluccare" laddove troverà parole allettanti.

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