martedì 5 gennaio 2010

Tre libri in cambio di un post


Ho appena strappato il foglio con i titoli di tre libri cercati con vana speranza.

Poi mi ricordo di quanto è importante per chi scrive studiare i titoli - di qualsiasi cosa, di libri, articoli, post, film, trasmissioni ecc. - per

trarre ispirazione

e soprattutto

comprendere i principi base per crearne altri

Così da certosino ricompongo il foglio lacerato e leggo sul puzzle per ricavare spunti.

A spasso nel tempo... del racconto


Chi ha visto American Beauty di Sam Mendes ricorderà come tutto inizi dalla fine, con la voce narrante del protagonista già morto.

Si è parlato tanto dei contenuti sociologici di questo film ma non abbastanza di questa invenzione narrativa: in pratica noi vediamo - anzi, rivediamo - l'ultimo anno di vita del protagonista proprio dai suoi occhi perché si dice che in punto di morte tutti rivediamo "il meglio di" noi stessi.

Quindi, ciò che avviene prima lo vediamo dopo e viceversa, ciò che vediamo per due ore in realtà dura due secondi.

Scrivere richiede una particolare abilità: viaggiare nel tempo.


Vediamo più in dettaglio quanti modi ci sono per farlo.

lunedì 4 gennaio 2010

Il titolo è tutto, ma il sottotitolo non scherza!

La porta di ingresso
I titoli sono la porta di ingresso davanti alla quale il lettore si chiede se entrare o meno.

Ci sono porte aperte, porte socchiuse, porte a cui bussare, porte senza porta, solo con la cornice.

Ogni titolo dei nostri testi spinge il lettore a reagire in modo diverso.

Il titolo di questo post, per esempio, anticipa al lettore l'argomento e la struttura base del post che sta per leggere.

Questo vuol dire che il titolo può guidarti mentre scrivi, poiché fornisce una sorta di riassunto stringato degli argomenti di cui tratterai.

Per questo stabilirlo prima a volte rende più veloce il processo di scrittura, come ti mostro in Scrittura Rapida al PC: scrivere testi in un terzo del tempo necessario.

Dunque, ora il lettore, grazie al titolo, si è "affacciato" nel testo.

Ma non basta che lui metta il piede dentro.

Le altre porte di casa
Ci sono case in cui entri e ti trovi in un piccolo atrio angusto dal quale non capisci la "strada" da fare.

Ci sono anche case aperte, senza porte interne, senza tramezzi, open space nei quali la tua fantasia prova a disegnare i possibili percorsi e mentre stai tentando di passare nei trenta centimetri tra un divano e una libreria il padrone di casa ti dice "no, di qua!".

I sottotitoli permettono al lettore di scorrere immediatamente la mappa del testo e decidere se leggerlo tutto per davvero (cosa rara nel web) o "piluccare" laddove troverà parole allettanti.

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