Immagina che alla fine di questo post tu possa rendere davvero la tua scrittura più efficace, solo grazie all’aver imparato la potenza di due paroline, e aver anche compreso perché siano così influenti.
Ebbene, le due parole sono nel periodo che hai appena letto, in bella mostra, con tutta la loro forza.
Sai trovarle?
Se non riesci, allora leggi e le scoprirai.
L’importanza del “tu”
Il primo paragrafo di questo post funziona perché contiene un ingrediente speciale.
Su chi è incentrata la prima frase?
Hai notato come mi sia ben guardato dall’usare io o me nell’iniziare?
In un certo senso, la prima frase è tutta tua, grazie a quel tu.
Ad alcune persone potrà apparire assurdo che un mezzo come il blog, quasi sempre usato come piattaforma per l’autoespressione, quasi di tipo diaristico, possa invece essere efficace se e solo se si concentra totalmente sul lettore.
Ma se tu scrivi per costruire relazioni con gli altri ogni tuo testo dovrebbe avere il lettore al centro.
sabato 27 novembre 2010
martedì 16 novembre 2010
Come va' con la scrittura? - Prima parte
Nessuna sicurezza
Quando ti chiedi se stai scrivendo cose di qualità avverti subito un alone di incertezza.
Sì, ci sono molti fattori oggettivi per stabilire la "correttezza" di un testo, ma quando cerchi di capire se il tuo pezzo è "buono" ti rendi conto che qualità fa rima con soggettività.
Sai bene poi che una cosa è la qualità e un’altra il successo, e che spesso scopri la differenza tra i tuoi gusti personali e quelli dei tuoi lettori.
A proposito di lettori: qui in rete, un blog che si basi davvero solo sui post ha bisogno di mesi e mesi per mettere su un seguito di un centinaio di persone, magari poi una ventina sono amici e parenti, di cui tre o quattro accettano a scatola chiusa qualsiasi cosa tu proponga, perché ti amano.
Meglio allora pensare che scrivi per tutti e nessuno.
Ma questo ti riporta nel mondo delle opinioni, dove tutti (me compreso) ti dicono fai così, no, è meglio se fai così, hai provato a… eccetera.
Se le regole mancano, i segnali per capire l’andamento della tua scrittura abbondano.
Tutto sta a notarli, e io voglio indicartene qualcuno.
Ecco i primi dieci.
Quando ti chiedi se stai scrivendo cose di qualità avverti subito un alone di incertezza.
Sì, ci sono molti fattori oggettivi per stabilire la "correttezza" di un testo, ma quando cerchi di capire se il tuo pezzo è "buono" ti rendi conto che qualità fa rima con soggettività.
Sai bene poi che una cosa è la qualità e un’altra il successo, e che spesso scopri la differenza tra i tuoi gusti personali e quelli dei tuoi lettori.
A proposito di lettori: qui in rete, un blog che si basi davvero solo sui post ha bisogno di mesi e mesi per mettere su un seguito di un centinaio di persone, magari poi una ventina sono amici e parenti, di cui tre o quattro accettano a scatola chiusa qualsiasi cosa tu proponga, perché ti amano.
Meglio allora pensare che scrivi per tutti e nessuno.
Ma questo ti riporta nel mondo delle opinioni, dove tutti (me compreso) ti dicono fai così, no, è meglio se fai così, hai provato a… eccetera.
Se le regole mancano, i segnali per capire l’andamento della tua scrittura abbondano.
Tutto sta a notarli, e io voglio indicartene qualcuno.
Ecco i primi dieci.
sabato 13 novembre 2010
Esame di maturità: come partire col piede giusto
Prendere subito nota
Non c'è cosa peggiore, quando sei lì, all'esame di stato, che iniziare a scrivere di getto il tema, senza riflettere, per poi scoprire che non sai più come andare avanti o, peggio, che tutto ciò che hai scritto non ti piace e ti tocca ricominciare da capo.
La frustrazione di quei momenti può raggiungere livelli inauditi e riprendersi a quel punto non è affatto facile.
Di questo ho parlato nella scorsa teleconferenza Scrivere di getto, pericoli da evitare, soluzioni per usare bene il tempo a disposizione, che ora puoi scaricare in mp3 iscrivendoti in questa pagina.
Un segreto che può davvero dare la giusta spinta al tuo tema è fare in modo di scrivere la sua versione definitiva avendo già un sacco di materiale da cui trarre spunto.
In pratica, dobbiamo evitare quella frase deleteria e pessimistica che molti studenti pronunciano: non so cosa scrivere!
Come sarebbe a dire che non sai cosa scrivere?
Ti sei guardato bene intorno?
Ti ricordo che per la tipologia B le tracce ti forniscono già un sacco di materiale: passi di libri, articoli, saggi, testi web scritti da fior di esperti in materia ti possono aiutare ad avere una base solida da cui iniziare.
Ma sono materiali utili anche le tracce stesse: le tracce sono fatte di parole concatenate tra loro, quindi se per ogni parola sei in grado di sviluppare due o tre righe, e questi gruppetti di righe le metti in sequenza così come ti dice la traccia ecco che hai già una pagina di tema pronta, una tecnica a colpo sicuro che trovi in tutti i suoi dettagli all'interno di Scrivitemi, il nuovo, definitivo, corso per imparare a scrivere un tema di sicuro successo.
Quello che invece voglio che tu capisca subito è che i documenti della tipologia B, le tracce di ogni tipologia, e tutte le idee, gli spunti, i pensieri, anche i più strampalati dovessero venirti in mente mentre leggi le tracce, tutto questo è materiale che vale oro!
Il tuo obiettivo, mentre leggi le tracce, è renderti conto di quanto materiale già hai davanti agli occhi per costruire il tuo tema, materiale già scritto o idee che da sole, mentre leggi, sgorgheranno dalla tua mente.
Non dovrai fare altro che annotarle su carta, perciò renditi conto di quanta roba già hai davanti!
Mentre leggi, tieni a portata di mano carta e penna, sia per evidenziare, sottolineare, suddividere, spuntare le parole che stai leggendo, sia per annotare tutto ciò che ti passerà per la testa.
Credimi, se non segni subito le idee puoi mettere la mano sul fuoco che esse spariranno per sempre e tu ti ricorderai che ne avevi avute ma non ricorderai di preciso quali fossero.
A quel punto il rammarico potrebbe deprimerti.
Invece, segna tutto ciò che si affaccia alla tua attenzione senza distinzioni, solo in seguito valuterai quali note conservare e quali eliminare.
Andiamo a scoprire in dettaglio che tipo di note potrai prendere.
Non c'è cosa peggiore, quando sei lì, all'esame di stato, che iniziare a scrivere di getto il tema, senza riflettere, per poi scoprire che non sai più come andare avanti o, peggio, che tutto ciò che hai scritto non ti piace e ti tocca ricominciare da capo.
La frustrazione di quei momenti può raggiungere livelli inauditi e riprendersi a quel punto non è affatto facile.
Di questo ho parlato nella scorsa teleconferenza Scrivere di getto, pericoli da evitare, soluzioni per usare bene il tempo a disposizione, che ora puoi scaricare in mp3 iscrivendoti in questa pagina.
Un segreto che può davvero dare la giusta spinta al tuo tema è fare in modo di scrivere la sua versione definitiva avendo già un sacco di materiale da cui trarre spunto.
In pratica, dobbiamo evitare quella frase deleteria e pessimistica che molti studenti pronunciano: non so cosa scrivere!
Come sarebbe a dire che non sai cosa scrivere?
Ti sei guardato bene intorno?
Ti ricordo che per la tipologia B le tracce ti forniscono già un sacco di materiale: passi di libri, articoli, saggi, testi web scritti da fior di esperti in materia ti possono aiutare ad avere una base solida da cui iniziare.
Ma sono materiali utili anche le tracce stesse: le tracce sono fatte di parole concatenate tra loro, quindi se per ogni parola sei in grado di sviluppare due o tre righe, e questi gruppetti di righe le metti in sequenza così come ti dice la traccia ecco che hai già una pagina di tema pronta, una tecnica a colpo sicuro che trovi in tutti i suoi dettagli all'interno di Scrivitemi, il nuovo, definitivo, corso per imparare a scrivere un tema di sicuro successo.
Quello che invece voglio che tu capisca subito è che i documenti della tipologia B, le tracce di ogni tipologia, e tutte le idee, gli spunti, i pensieri, anche i più strampalati dovessero venirti in mente mentre leggi le tracce, tutto questo è materiale che vale oro!
Il tuo obiettivo, mentre leggi le tracce, è renderti conto di quanto materiale già hai davanti agli occhi per costruire il tuo tema, materiale già scritto o idee che da sole, mentre leggi, sgorgheranno dalla tua mente.
Non dovrai fare altro che annotarle su carta, perciò renditi conto di quanta roba già hai davanti!
Mentre leggi, tieni a portata di mano carta e penna, sia per evidenziare, sottolineare, suddividere, spuntare le parole che stai leggendo, sia per annotare tutto ciò che ti passerà per la testa.
Credimi, se non segni subito le idee puoi mettere la mano sul fuoco che esse spariranno per sempre e tu ti ricorderai che ne avevi avute ma non ricorderai di preciso quali fossero.
A quel punto il rammarico potrebbe deprimerti.
Invece, segna tutto ciò che si affaccia alla tua attenzione senza distinzioni, solo in seguito valuterai quali note conservare e quali eliminare.
Andiamo a scoprire in dettaglio che tipo di note potrai prendere.
Etichette:
esame di maturità,
esame di stato,
note,
tema
Iscriviti a:
Post (Atom)