Visualizzazione post con etichetta testo argomentativo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta testo argomentativo. Mostra tutti i post

domenica 9 dicembre 2012

Parole tra noi

Per scrivere testi convincenti ognuno deve fare il punto sulle sue abilità, esperienze e strumenti.

L'abilità è quella del mettere insieme le parole.

Le esperienze sono la somma di quante volte hai provato a metterle insieme.

Ma gli strumenti sono le parole stesse.

Immaginale come una scatola brulicante di tessere di puzzle da combinare per ottenere la figura che ti serve.

Solo che alcune di queste tessere sono più potenti di altre, più capaci di toccare e smuovere chi legge.

Innanzitutto sono parole chiare, addirittura cristalline.

Quando il lettore le incontra sa che cosa stai dicendo, sa che cosa otterrà leggendo, sa che cosa ne farà dopo.

Non deve sorprenderti questo immenso potere.

A dire il vero, sono le stesse parole che il lettore cerca quando si mette al computer e prova a orientarsi tra i motori, digitando chiavi di ricerca a caccia di informazioni.

Funzionano soprattutto per questo.

Averle sottomano è come tenere queste tessere di puzzle più potenti delle altre in una scatolina a parte, e usarle nel momento giusto.

Eccole.

venerdì 27 aprile 2012

Scrivere un tema? Fai come gli americani!

Questione di paragrafi
Scrivere un tema completo, conciso e ben focalizzato non è facile per nessuno e non sempre per questioni di capacità.

La nostra tradizione culturale italiana, infatti, ci fa concepire i testi come opere d'intelletto frutto d'ispirazione e non come un prodotto di un saggio artigianato.

Per questo, il modo stesso in cui le tracce dei temi vengono somministrate nel nostro paese è tutto centrato sul contenuto della traccia.

Ora si cita il pensiero di un grande personaggio, ora si descrive una questione di rilevanza sociale, ora si parte da una notizia riportata dai media.

Dopodiché, il testo della traccia invita lo studente a esprimere le sue riflessioni e opinioni.

Giustissimo.

Ma perché nessuno si accorge che gli studenti si chiedono anche come devono scrivere questo tema, e non solo su che cosa?

Anche se dalla fine degli anni novanta la scuola italiana ha riformato la prova d'italiano alla maturità con le famose tipologie, il lavoro sulla forma del testo è ancora disatteso: le tracce sono cambiate - quando lo sono, perché potrei testimoniare che in molte classi si continuano a dare tracce dei tempi di mio nonno! - ma poi se lo studente abbia scritto un articolo di giornale con le sue regole o un testo argomentativo con le proprie caratteristiche, o una qualsiasi altra forma testuale ben definita, è una questione del tutto sorvolata dalla maggior parte dei docenti.

Come insegnante, ho sempre trovato utilissimo far lavorare gli studenti sulle tipologie testuali perché è un lavoro che consente al docente di dispiegare a pieno la sua professionalità.

Ma non sono qui per parlare dei professori, bensì dei ragazzi.

Perché il lavoro sulle tipologie gioverebbe innanzitutto a essi.

Sapere che un articolo si compone di tre parti, che un saggio è fatto di introduzione-tesi-antitesi-argomenti tesi-argomenti antitesi-confutazione argomenti antitesi-conclusione, che l'analisi del testo si fa introducendo il contesto dell'autore per poi spiegare il pezzo prima di chiudere chiedendosi che cosa abbia ancora da dirci oggi, sapere insomma di quante parti deve comporsi il testo e che cosa ci dev'essere in ognuna delle sue parti è proprio ciò che i ragazzi vogliono sapere.

I ragazzi sono perfettamente consci dei loro eventuali limiti contenutistici, della loro arretratezza di conoscenze, della distanza d'interesse tra essi e gli argomenti proposti.

Se gli togliamo anche la possibilità di produrre un testo che abbia almeno la forma giusta, è come infierire.

giovedì 25 marzo 2010

Il testo argomentativo: viva la tesi o abbasso l'antitesi?


Introduzione
Chi sa espone, chi insegna argomenta.

Se dovessimo spiegare quanti tipi di testi in prosa, non artistici, esistono potremmo riassumere il tutto con questa frase.

Mentre il testo espositivo serve a trasferire informazioni, il testo argomentativo tenta di convincere i lettori su una certa idea, pensiero, visione ecc.

La distinzione è fondamentale, soprattutto per gli studenti alle prese con l'esame di maturità dove questo genere testuale è inserito nella prima prova scritta.

Scrivere un testo argomentativo può essere un'esperienza affascinante perché richiede un impegno personale e non soltanto l'uso di abilità.

La motivazione a scrivere un testo argomentativo dev'essere per forza "interna": non solo voglio convincere qualcuno a pensarla in un dato modo, ma io stesso ci credo e sostengo la mia posizione.

Invece un testo espositivo si può scrivere anche se l'argomento in sé non è proprio al centro dei nostri interessi, per dovere, per studio, per lavoro, ma è difficile scrivere un saggio che offre un punto di vista specifico senza che questo punto di vista non ci appartenga sul serio.

Se c'è questa motivazione si ha già un buon punto di partenza, necessario, ma non sufficiente.

Cerca nel blog