Una mente creativa sopravvive a qualunque genere e tipo di cattiva educazione.
Mi chiedo se Anna Freud con questa frase si riferisse "anche" all'educazione impartitale da papà Sigmund o solo a quella ricevuta dai ragazzi di cui si occupava.
Ma in entrambi i casi c'è qualcosa - la creatività, appunto - che rischia di essere soffocata e che si può riportare all'aria proprio regredendo al famoso e trito bambino che è in noi.
Allora, se sei davanti al computer e lo schermo è bianco ormai da più di cinque minuti, oppure la pagina a righe del tuo quaderno è stata a malapena occupata in alto a sinistra da una parola incerta e poi più nulla, forse è il caso di chiedere al tuo io del passato come uscirne.
E cosa volevi fare, in questo passato?
Giocare.
Bene: perché non ricominci?
Unisci i puntini
Hai presente la Settimana Enigmistica e le sue innumerevoli imitazioni, quando ti presentano quel riquadro con i puntini da collegare?
Li percorri trepidante e dopo quattro o cinque tratti hai quasi capito del tutto la figura che ne uscirà.
Puoi fare lo stesso con la scrittura.
Scegli due o più argomenti a caso e prova a tracciare i possibili collegamenti tra essi.
Se io ti dicessi infanzia-creatività-scrittura pensi riusciresti a scrivere un post più o meno come questo?
Capovolgi il mondo
Salve, sono il paragrafo di un post sulla creatività e la scrittura.
Mi è stato assegnato il ruolo di rappresentante del cambiamento di prospettiva.
È una tecnica creativa molto potente, sai?
In pratica, ti metti nei panni di qualcun altro o qualcos'altro e provi a vedere l'oggetto della tua attenzione dal punto di vista di quel qualcun altro o di quel qualcos'altro.
Per esempio, invece di essere tu a scrivere paragrafi - un po' come pensa di fare Sergio Cima adesso con me - potresti lasciare che i paragrafi guidino i tuoi pensieri e le tue parole - come in realtà sto facendo io con lui che come sempre si illude di poter controllare tutto - fino a scoprire che cambiando gli occhi scompaiono i blocchi (Tie', ho fatto pure la rima...).
Le porte della percezione
Sono infinite, potremmo dire.
Di solito scrivi usando gli occhi o le orecchie?
Fai discorsi razionali o ti lanci in ardite scorribande emotive?
Prepari scalette a elenco o ti diverti a disegnare nuvolette da collegare a grappolo?
Il modo in cui gestisci le informazioni è già informazione, nel senso che dà forma ai dati che hai davanti.
Passa da un senso all'altro, usa un atteggiamento mentale inconsueto, sperimenta una tecnica che hai sempre evitato.
Fare cose diverse dal solito?
Si chiama sfida.
Ed è molto eccitante.
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