Avrei voluto intitolare questo post Il fascino dei quattro elementi, perché questa incredibile intuizione dei filosofi presocratici sui quattro elementi ha veramente dell'incredibile.
Ma questo è un blog di scrittura, per cui non mi dilungherò su essi più del necessario al mio scopo: usare i quattro elementi, acqua, terra, aria e fuoco, come modello per una scrittura efficace.
Ma dicevo del fascino: da Empedocle, che nel V secolo li definisce le radici di ogni cosa, passando per Ippocrate che li associa alla bile gialla e nera, al sangue e al flegma, per arrivare ad Aristotele che da quattro li fa passare a cinque e - con un grande salto, come dice Mogol - per finire con Piergiorgio Odifreddi che giustamente fa notare come essi corrispondano agli stati della materia - liquido, solido e gassoso - e all'energia (il fuoco) che li condiziona.
Visto che questo "esercito di menti" sostiene che praticamente tutto ciò che ci circonda - noi compresi - deriva dalla "danza" di questi quattro elementi, la scrittura non ne andrà esente, quindi...