Visualizzazione post con etichetta Aristotele. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Aristotele. Mostra tutti i post

giovedì 17 febbraio 2011

I quattro elementi della scrittura



Avrei voluto intitolare questo post Il fascino dei quattro elementi, perché questa incredibile intuizione dei filosofi presocratici sui quattro elementi ha veramente dell'incredibile.

Ma questo è un blog di scrittura, per cui non mi dilungherò su essi più del necessario al mio scopo: usare i quattro elementi, acqua, terra, aria e fuoco, come modello per una scrittura efficace.

Ma dicevo del fascino: da Empedocle, che nel V secolo li definisce le radici di ogni cosa, passando per Ippocrate che li associa alla bile gialla e nera, al sangue e al flegma, per arrivare ad Aristotele che da quattro li fa passare a cinque e - con un grande salto, come dice Mogol - per finire con Piergiorgio Odifreddi che giustamente fa notare come essi corrispondano agli stati della materia - liquido, solido e gassoso - e all'energia (il fuoco) che li condiziona.

Visto che questo "esercito di menti" sostiene che praticamente tutto ciò che ci circonda - noi compresi - deriva dalla "danza" di questi quattro elementi, la scrittura non ne andrà esente, quindi...

giovedì 27 maggio 2010

Tre approcci per amare, allevare e dominare il testo


Da un commento a un post
Lunedì 24 commentavo un post di Luisa Carrada su Il blog del Mestiere di Scrivere, intitolato L'editing da oriente a occidente, nel quale parla in modo suggestivo su come intendere l'editing e la produzione di un testo.

L'autrice fa un riferimento indiretto ad Aristotele e alla dispositio latina, che per il grande filosofo greco coincideva con l'oikonomia.

In senso etimologico, l'oikonomia è la gestione della casa, quindi gestire l'editing di un testo - conclude la Carrada - è come amministrare una dimora.

Da questa suggestione, ho commentato ricordando che Aristotele, nella Politica, parla di tre relazioni basilari dell'economia casalinga:
  1. la relazione marito-moglie, basata sull'amore
  2. la relazione padre-figlio, basata sull'educazione
  3. la relazione padrone-schiavo, basata sul dominio
Può, quindi, un testo essere amato come una moglie, allevato come un figlio e dominato come uno schiavo?

In questi tre giorni successivi, il piccolo commento ha continuato a "parlarmi" fino a trasformarsi nell'idea per questo post.

Perché le tre relazioni, a mio parere, corrispondono a grandi linee a tre approcci alla scrittura, che implicano tre atteggiamenti operativi e che sfociano in tre testi molto differenti.

venerdì 30 aprile 2010

Disporre gli argomenti: qualche consiglio dall'antichità


L'aspetto più importante di un testo
L'ordine degli elementi.

Lo dico senza alcun dubbio.

Se hai l'argomento più interessante ma non lo disponi nel modo giusto metti a rischio l'efficacia del tuo testo.

Ho detto disponi proprio perché la dispositio era uno dei cinque pilastri della retorica classica.

La difficoltà maggiore nell'ordinare
Dare ordine all'argomento non coincide di preciso con lo strutturare il testo.

Strutturare significa assegnare a ogni parte un ruolo semantico, per esempio quando diciamo che ogni testo dovrebbe avere una introduzione, uno sviluppo e una conclusione.

Nel mio Scrittura Rapida al PC ti mostro le otto strutture tipiche dei testi di scrittura funzionale, e come usarli per stabilire il contenuto giusto per il tuo articolo, velocizzando enormemente la tua scrittura.

Ordinare ha piuttosto a che fare con la pragmatica, cioè con l'effetto da provocare in chi legge.

Per questo i classici dividevano gli argomenti in tipologie pragmatiche:
  • argomenti per impressionare
  • argomenti per convincere
  • argomenti per emozionare
L'ordine di questi tre punti non è casuale ma è quello giusto per un testo che faccia effetto.

Cerca nel blog