Indeciso se scrivere questo post qui, su www.scrivibene.com o se farne una disquisizione di comunicazione persuasiva e manipolatoria in www.studialamente.com, alla fine ho scelto di semplificare, osservando la questione da un punto di vista meramente compositivo.
Ma che stai a ddi', sarà la tua domanda di lettore...
Poiché il caro presidente Napolitano è in visita a Napoli, saltabecco tra i quotidiani online per "piluccare" qualche notizia, e trovo questo curioso pezzetto su Il Giornale in cui si dice che con l'arrivo del presidente succede il miracolo (notare la contaminatio tra sintassi italiana e dialettale, in standard diremmo accade il miracolo, a Napoli diciamo succede o è succieso...): strade e piazze pulite.
Strade e piazze pulite al mio paese è plurale, e la cosa mi rallegra.
Purtroppo - a detta dello stesso cronista - il focus si stringe alla sola Piazza Garibaldi, e va be', non è che posso pretendere la luna, adesso.
Il pezzo forte però sta in un video, che tuttavia arriva dal Corriere del mezzogiorno in cui si vedono angoli di Piazza Garibaldi effettivamente puliti, con una bella sinfonia esaltatrice, ma alle immagini in movimento vengono alternate, in sole due brevissime occasioni (talmente brevi che ho dovuto premere pause per vedere bene) le fotografie di due angoli della suddetta piazza - non gli stessi della parte video - più un'altra manciata di foto - e perché foto? Si era rotta la telecamera? - di rifiuti talmente zoomati che potrebbero essere anche quelli qua fuori, in provincia di Bergamo, e la didascalia che recita ecco com'era, senza dare prova di quando si collochi questo imperfetto del verbo essere.
Ovviamente, l'occasione di chiudere il pezzo giocando col luogo comune del miracolo, che a De Magistris non riesce mentre a Napolitano viene facile come bere un bicchier d'acqua, il cronista non poteva lasciarselo scappare.
Per inciso, sullo stesso Corriere si racconta dei cestini imballati, lungo il percorso del presidente: i cestini sono stati sigillati - a detta delle autorità - per precauzione, casomai qualcuno pensasse di usarli come fecero a Piazza della Loggia, però sembra che i miei ex concittadini siano stati costretti a macinare chilometri per buttare una carta senza imbrattare le strade (forse si erano accorti della macchina fotografica???).
Quello che entrambe le fonti non dicono è che in questo periodo Piazza Garibaldi è un cantiere aperto, si sta realizzando la fermata della metro, e quindi ha una serie di pannellature sparse qua e là, dietro le quali potrebbe annidarsi di tutto, anche se fossimo a Stoccolma (ho esagerato, diciamo a Treviso, va').
Io però, Napolitano che si addentra dietro le transenne del cantiere per andare a controllare non ce lo vedo tanto, in fondo lui napoletano lo è di fatto, quindi conosce i suoi polli.
Per gli attenti osservatori sottolineo che, linkando un video del Corriere del mezzogiorno, quelli de Il Giornale vorrebbero dire hai visto? Se lo dicono persino loro del Corriere! Poi non venite a dirci che siamo di parte!
A tutti i comunicatori: se annunciate ai lettori o agli spettatori dei vostri manufatti qualcosa, qualsiasi cosa, assicuratevi che il vostro lavoro corrisponda effettivamente a quanto avete annunciato.
Anche questa è scrittura, certo, fatta con una penna che ha esaurito l'inchiostro.
E mi raccomando: le penne sono di plastica, non le gettiamo nella munnezza generica...
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