Chi scrive sa che il titolo di un testo è una sezione molto delicata, che merita riflessione e lavoro separato da tutto il resto.
C'è chi pensa si tratti di trovare le parole giuste, capaci di risucchiare l'attenzione, chi ne fa una questione di prestigio e per questo preferisce iniziare citando qualcun altro, chi gioca con la retorica e la poesia e trasforma i suoi inizi in ouvertures musicali.
Ce n'è per tutti i gusti e ognuno sceglie in base ai propri.
Ma se c'è una regola comune, valida per la maggioranza assoluta degli scrittori, essa è molto più terra terra di quanto si possa credere.
Ho detto terra terra, ma sarebbe meglio dire aria aria.
Il miglior titolo è in un respiro.
Nel senso che la sua lettura ad alta voce deve rientrare in un'unica emissione di fiato.
Prova questo:
Come fare a richiedere la detrazione del 36 % delle spese sostenute per il recupero di case di abitazione
Tutto d'un fiato non ci arrivi.
Anche se ci arrivi, metti a dura prova i polmoni.
Se anche li hai come una balena, non ti ricordi neanche il 20 % (a proposito di percentuali) delle parole importanti del titolo.
Perché se non lo puoi dire in un respiro, non puoi neanche sentirlo.
Questo non significa che non funzioni in assoluto, ma che il lettore dev'essere molto ma molto interessato per mandarlo giù.
Altro titolo, altra prova:
Come si scrive un post
Una formula sempre valida, quella con il come, valorizzata anche dal fatto che si legge in mezzo respiro e si acchiappa subito la parola importante, post.
Mentre scrivo, vedo campeggiare il mio titolo per questo post,
Il titolo ideale? Fai un bel respiro
Non è comodissimo da dire in un respiro, pur non essendo fatto che di sette parole.
Ma titoli come questo contengono un "trucco": la punteggiatura.
Il lettore è abituato a modulare la sua emissione di fiato in presenza di punti, virgole, trattini, parentesi e altri segni che - così ci hanno insegnato - rappresentano delle pause.
Quasi per riflesso, mentre lo leggi e innalzi il tono in prossimità del punto di domanda, ti fermi e puoi addirittura riprendere un piccolo sorso d'aria prima di concludere.
La scansione in due tempi da ancora più risalto alle parole titolo e respiro, la prima già molto comprensibile in un blog sulla scrittura, il che rende intrigante la seconda, cosa c'entra il respiro coi titoli?
Nell'incertezza se il titolo scelto stia o meno in una espirazione media, prova a punteggiarlo, non importa come.
Infatti, il mio funziona anche con altri segni:
Il titolo ideale: fai un bel respiro
Il titolo ideale - fai un bel respiro
Il titolo ideale (fai un bel respiro!)
Il commento ideale? Respira con calma...
Nessun commento:
Posta un commento