Bodhidharma disse: "Vuote e senza santità".
L'imperatore disse: "Chi mi sta di fronte rispondendomi così?".
Bodhidharma rispose: "Non lo so".
Da questo antico dialogo emerge l'essenza dello Zen, le scuole distaccatesi dal Buddhismo ortodosso giapponese, sulla scia delle scuole cinesi a loro volta ispiratesi proprio al Bodhidharma, il mitico fondatore di questa scuola di pensiero.
- L'imperatore chiede risposte, Bodhidharma non gliele da.
- L'imperatore si affida a lui, Bodhidharma lo lascia solo.
- L'imperatore ha bisogno di etichette, definizioni, Bodhidharma svicola, si scansa.
Il senso è chiaro: non ci sono maestri, non c'è una verità assoluta, nulla è dato per sempre, tutto ciò che troverai - se lo troverai - è lungo il cammino della vita.
Quanto accaduto tra il Buddhismo tradizionale e le scuole Zen si ripete oggi tra la scrittura ufficiale, quella dei libri, delle scuole, delle università, dei professori, e la scrittura online, quella dei siti, dei blog, dei forum, dei social network.
Mentre i primi si presentano come detentori di certezze granitiche, la scrittura in rete è mobile, si adatta, si modifica.