mercoledì 27 ottobre 2010

La scrittura superiore: tre ingredienti necessari

Tutto si può migliorare, anche la scrittura.

Ma c'è miglioramento e miglioramento, e io voglio cercare quel miglioramento che può portarci più avanti di tutti gli altri.

È facile dire che per scrivere un buon testo bastano tre "ingredienti":

  1. trovare un buon argomento
  2. conoscere bene il lettore
  3. avere sufficiente abilità

Questi tre "ingredienti" si acquisiscono col tempo: leggere questo post non li farà nascere magicamente davanti a te.

I post, infatti, sono più adatti a fornire quegli "additivi segreti" per portare il tuo testo da buono a superiore.

Prendi il tuo miglior testo - o quello che tu reputi tale - e sottoponilo a un riesame in base a questi principi.

Poi torna qui e scrivi nei commenti che cosa è cambiato.


Fai lavorare insieme il bambino e l'adulto
E falli lavorare in quest'ordine: la creazione e la stesura falle fare al bambino che è in te.

Questo perché i bambini sono veri, spontanei e sinceramente interessati.

Se il tuo testo avrà queste tre caratteristiche sarà già un ottimo punto di partenza.

Poi fa' entrare in scena l'adulto che è in te e permettigli di revisionare il tutto: dalla correttezza linguistica alle finezze stilistiche, rendi il tuo testo più comprensibile che puoi, non lasciare che i lettori debbano interpretare ciò che il tuo bambino ha detto (si sa, i bambini a volte usano un linguaggio figurato, non è facile comprenderlo subito).

La notte porta consiglio
Per notte intendo qualsiasi momento buono per appoggiare la testa sul cuscino a dormire, dedicarsi alla cucina o al giardino, andare a spasso col cane, insomma…

Qualsiasi cosa capace di far scemare l'eccitazione di aver prodotto un testo va bene.

Ma come, dirai, sono così felice per la riuscita e tu vuoi negarmelo?

Proprio così: quell'eccitazione può farti vedere cose che non esistono, per esempio che hai scritto il più grande testo degli ultimi cinquant'anni.

Se lascerai passare un certo tempo i tuoi occhi riusciranno a trovare i luoghi del testo da sfrondare e quelli da arricchire, i termini da cassare e le frasi da valorizzare.

In viva voce
da quando uso il software per la dettatura vocale ne sono ancora più convinto: solo la lettura ad alta voce può darti la prova definitiva sulla qualità del testo.

Non parlo necessariamente del ritmo del discorso: è un parametro difficile da valutare soprattutto per chi è alle prime armi.

Parlo del fiato: leggendo ad alta voce ti accorgerai subito se le frasi sono troppo lunghe, dunque leggibili a fatica, perciò poco digeribili.

In questo, il software è un vantaggio: poiché non posso parlare troppo a lungo, sono costretto in partenza a costruire sentenze relativamente brevi.

Ma puoi farlo lo stesso con un'attenta rilettura.

Se vuoi "diamo anche i numeri": fatta eccezione per articoli e preposizioni, 20-25 parole per frase è un numero accettabile.

A proposito di numeri, visto che tre  è il numero perfetto, questi tre principi hanno anche tre pregi:

  1. funzionano sempre
  2. con qualsiasi testo
  3. per qualunque scrittore

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